Archivio Disarmo ha qualcosa da dire sulle missioni di peacekeeping?
Roma, 6 luglio 2020
Archivio Disarmo ha qualcosa da dire sulle missioni di peacekeeping?
Vogliamo rassicurare l'on. Billi (Lega), preoccupato dal vocabolo "disarmo" che denomina il nostro Istituto
Il 25 giugno 2020 le Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato hanno ascoltato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e della Difesa, Lorenzo Guerini, sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali di peacekeeping. La decisione della presidenza della Commissione Esteri della Camera di raccogliere il parere di esperti e centri studi, tra cui Archivio Disarmo, è stata pesantemente criticata dall’ on. Simone Billi della Lega. "Siamo qui a parlare di missioni internazionali e abbiamo saputo della proposta della maggioranza di audire l'Archivio Disarmo - si indigna il deputato - che è una enorme contraddizione in termini, audire quelli che non vogliono soldati italiani e non li vogliono a supporto della pace nelle zone martoriate dalla guerra". Preliminarmente - allo scopo di rassicurare l'on. Billi, preoccupato dal vocabolo "disarmo" che denomina il nostro Istituto - ricordiamo che esso descrive l'azione di porre un limite e ridurre la quantità di armamenti in dotazione a un paese o a una coalizione di paesi, tipicamente sulla base di trattative multilaterali e in seguito al raggiungimento di appositi accordi. Un termine tecnico, quindi, presente in tutti i tavoli della diplomazia e delle istituzioni politiche nazionali e internazionali, compresa la storica agenzia federale degli Stati Uniti denominata appunto ACDA - Arms Control and Disarmament Agency; così come è attivo presso il Ministero degli Esteri italiano un Ufficio Disarmo e Controllo degli armamenti. Passando poi dall'aspetto nominale a quello sostanziale, tanto chi detiene il delicato compito del controllo parlamentare quanto il semplice cittadino interessato ai temi di politica estera che già non ne fosse a conoscenza, può, prima di preoccuparsi, informarsi sulla natura e l'attività del soggetto di cui si parla - l'Archivio Disarmo, appunto - atto oggi particolarmente facilitato dal libero accesso online alle fonti. Chi lo effettua riscontra le informazioni che seguono. L'Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo (in sigla IRIAD), fondato a Roma nel 1982, si occupa di ricerca e divulgazione sui temi strategici e internazionali con particolare riferimento al disarmo e controllo degli armamenti e alla soluzione nonviolenta dei conflitti, mediante l'applicazione ad essi dei metodi di analisi propri delle scienze sociali. Tra questi temi, a partire dal 1992 Archivio Disarmo ha iniziato a occuparsi, intuendone la rilevanza e novità, delle operazioni di peacekeeping, rese possibili nel nuovo scenario post-guerra fredda. Senza preconcetti, il che non esclude l'esercizio delle facoltà critiche, i ricercatori di Archivio Disarmo hanno posto il peacekeeping ai primi posti dell'attività di analisi, compresa la ricerca sul campo, in teatri di crisi in cui hanno operato contingenti italiani sotto l'egida di Onu, Nato, Unione Europea ecc. Mantenendo la propria indipendenza di giudizio ed esplicitando il proprio riferimento valoriale verso soluzioni alternative all'uso della forza, i ricercatori di Archivio Disarmo hanno sempre operato con l'autorizzazione delle Entità sopra citate, oltre ovviamente delle Istituzioni politiche e militari del nostro Paese. Frutto di tale attività sono le iniziative promozionali, l'organizzazione e la partecipazione a convegni, la realizzazione di studi effettuati, in conto proprio e su incarico di Istituzioni italiane ed Europee in materia di peacekeeping:
- 5 Rapporti di ricerca, dei quali due per il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (2007 e 2015), uno per il Museo Storico Italiano della guerra di Rovereto (2008), due in forma di autonomo Difebarometro (1995 e 1996);
- 7 articoli sul periodico mensile "Sistema Informativo a Schede" (dal 2018 IRIAD Review);
- 31 pubblicazioni scientifiche, di cui: 8 libri, 16 saggi su volumi, 7 articoli su rivista.
- A ciò si aggiungono: la co-direzione del Programma U.E. COST (European Cooperation in Science and Technology) Action IS0805 "New Challenges of Peacekeeping and the European Union's Role in Multilateral crisis Management";
- L'organizzazione del Convegno internazionale "EU and Multilateral Peace Operations” (Roma, 2012), oltre alla partecipazione a numerosi convegni e conferenze internazionali;
- L'organizzazione del Convegno "La riforma dell'ONU: problemi del disarmo e degli interventi di pace" (Roma, 1994), che ha visto la partecipazione dell'allora Sottosegretario generale delle Nazioni Unite con delega alle operazioni di peacekeeping, Kofi Annan;
- Dal 2018 è partner del network EU Non-Proliferation and Disarmament Consortium.
Nel 1992, in occasione dell'VIII edizione del Premio Archivio Disarmo-Colombe d'oro per la pace, la Colomba internazionale è stata conferita ai quattro osservatori della Forza europea di interposizione caduti nella guerra di Croazia. Coerente con la sua impostazione, l’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo è sempre disponibile a confrontarsi con tutte le opinioni e a condividere, con chiunque ne faccia richiesta, i risultati del proprio lavoro di ricerca. L’auspicio è di una sempre maggiore partecipazione sui temi internazionali e strategici adeguata alla crescente importanza degli stessi, in particolare oggi in un frangente che mostra l’irrazionalità di una sicurezza basata sugli armamenti.
Ufficio stampa:
Claudia Lamonaca
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