Rapporti di ricerca
Archivio Disarmo realizza rapporti di ricerca nel campo della sicurezza, del commercio di armamenti, dei conflitti armati, della gestione non violenta delle controversie, ecc., quando commissionati e/o finanziati da Istituzioni, imprese, enti ed organizzazioni internazionali, nazionali e locali che li necessitano per le loro attività (informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica, decisioni politiche, strategie aziendali responsabili, ecc.)
In questa sezione, ove possibile, essi sono resi gratuitamente e liberamente accessibili al pubblico.
- Nel 2025 è stato realizzato il progetto di ricerca "Per una diplomazia di pace. La minaccia della guerra russo-ucraina e la prospettiva della pace". Il Rapporto propone una Road Map per la pace in Ucraina, articolata in quattro fasi e fondata sul principio della riduzione dell'uso della forza e sul controllo degli armamenti. Si parte con un cessate il fuoco totale e immediato, ratificato dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU e garantito da una Missione di peacekeeping internazionale anche con Paesi BRICS (Brasile e Cina si erano dichiarati disponibili). Seguono i negoziati di pace, condotti sotto l'egida delle Nazioni Unite più un rappresentante dell’Ucraina e l’Alto rappresentante della Politica Estera e di Sicurezza della UE. In una scala di complessità, la Road Map prevede misure umanitarie, economiche, di sicurezza degli impianti nucleari. Al culmine dei negoziati di pace si collocano la definizione dello status dei territori contesi e le garanzie per la sicurezza e sovranità dell'Ucraina. Si propone poi una nuova architettura di sicurezza europea, fondata sulla cooperazione multilaterale nello spirito di Helsinki e sul modello di una OSCE completamente rinnovata. Infine, un'effettiva riabilitazione post-bellica presuppone la ricostruzione non soltanto dei danni materiali, ma anche la rielaborazione dei traumi sociali e psicologici della guerra, puntando su programmi di reintegrazione dei combattenti, educazione alla pace e coinvolgimento attivo della società civile nella prospettiva "People-to-People". Clicca qui per consultare il rapporto completo in inglese
- Nel 2025 si è tenuto l'evento conclusivo del progetto "La scuola del BenEssere. Ricerca-azione per la prevenzione della violenza tra pari". Durante, l'evento sono stati presentati i dati dei risultati dell'indagine conoscitiva del bullismo e del cyber-bullismo nel territorio di Roma. Dall’analisi dei dati emerge che, sia alle elementari sia alle medie, la forma di bullismo maggiormente diffusa consiste in offese, parolacce, insulti o prese in giro per l’aspetto fisico o per il modo di parlare. Il rapporto dei giovani con le nuove tecnologie evidenzia una netta predominanza nell’impiego dello smartphone rispetto agli altri dispositivi elettronici. Nonostante i benefici che queste offrono in termini di socializzazione e informazione, gli intervistati dichiarano di passare molte ore al giorno davanti ai dispositivi elettronici per condividere principalmente messaggi, foto e video.
- Nel 2024 è stato realizzato il progetto di ricerca I Nuovi Italiani nella diocesi di Roma, commissionato dalla Diocesi di Roma. La ricerca si propone di analizzare la costruzione dell’identità e l'inclusione dei giovani di “seconda generazione” nella comunità romana. Attraverso focus group e interviste approfondite, viene esaminata la relazione dei giovani con background migratorio con la cultura d’origine e quella italiana, per comprendere come essi vivano una “doppia appartenenza” culturale.
- Nel 2023 è stato realizzato il progetto di ricerca VALUTARE LA PACE. L'opinione pubblica araba di fronte agli "accordi di Abramo", promosso dal MAECI. Ci si è concentrati sulle valutazioni personali ed individuali dei cittadini arabi nei confronti dei cosiddetti "accordi di Abramo" attraverso lo studio di sondaggi d'opinione e dei social network. Nel numero di novembre 2023 di IRIAD Review (Medio Oriente: pace e guerra, politica e opinione pubblica) è uscito un aggiornamento della ricerca.
- Nel 2020 è stato realizzato il progetto di ricerca La questione delle armi letali autonome (Lethal Autonomous Weapons Systems LAWS) e le possibili azioni italiane ed europee per un accordo internazionale in materia, promossa dal MAECI in collaborazione con USPID - Unione degli Scienziati Per Il Disarmo ONLUS. La ricerca ha fatto il punto sullo sviluppo e sull’utilizzo delle armi autonome (Lethal Autonomous Weapons Systems LAWS) e sulle possibili azioni italiane ed europee per un accordo internazionale in materia, fornendo una panoramica delle implicazioni legali, di sicurezza ed etiche legate allo sviluppo e all’utilizzo di questi sistemi di arma.
- Nel 2018-2019 è stato effettuato il rapporto di ricerca Il drone comprimario o protagonista? L'immagine dei velivoli senza pilota nei mass media e nell'opinione pubblica realizzato nell'ambito delle attività dell'European Forum on Armed Drones e della collaborazione con Rete Italiana Disarmo.
- Nel 2018 è stata effettuata la ricerca Il traffico illecito di armi piccole e leggere (SALW Small Arms and Light Weapons) nel Mediterraneo allargato, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La ricerca ha affrontato il fenomeno della diffusione illegale delle armi piccole e leggere (SALW, Small Arms and Light Weapons), che l’azione internazionale, in particolare con il PoA - Programme of Action to Prevent, Combat and Eradicate the Illicit Trade in Small Arms and Light Weapons in All Its Aspects dell’ONU, sta cercando di contrastare. Inoltre è stato esaminato l’utilizzo del cosiddetto dark web, attraverso il quale passa il commercio clandestino on line, che si pone anch’esso come mezzo per i traffici illegali.
-
Nel triennio 2017-19, in collaborazione con la Rete Disarmo e con il sostegno di Open Society Foundations (OSF), è stato realizzato il Progetto di ricerca denominato Action on Armed Drones in Italy sulle implicazioni strategiche e politiche dei droni armati. La ricerca è stata articolata in due fasi. La prima fase si è conclusa con la pubblicazione del rapporto di ricerca “Droni militari: proliferazione o controllo?” che ha analizzato le potenzialità e i rischi collegati all’utilizzo dei droni, gli aspetti giuridici in merito all’utilizzo di droni aerei in ambito civile e in compiti di pubblica sicurezza e la rappresentazione dei droni civili e, principalmente, militari all’interno del discorso pubblico in Italia. La seconda fase si è conclusa nel 2019 con la pubblicazione del rapporto di ricerca "I droni nella stampa e nell'opinione pubblica" che ha analizzato i risultati di emersi dall'indagine svolta su un campione rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni, per genere, età e area geografica. Il sondaggio ha indagato il livello di informazione e gli atteggiamenti dell'opinione pubblica italiana sulle armi a controllo remoto (droni) e su quelle potenzialmente autonome (LAWS, Lethal Autonomous Weapons)(vedi anche "I droni nella stampa e nell'opinione pubblica").
- Nel 2015 è stata realizzata la ricerca L’Italia nei teatri di crisi e di post-conflitto. L’immagine del nostro paese come security provider all’estero. È stata effettuata un’analisi del contenuto di articoli internazionali concernenti il ruolo dell’Italia nella gestione delle crisi con particolare riferimento a due teatri nei quali vi è una rilevante presenza italiana: l’Afghanistan e il Libano. È stata utilizzata una content-analysis di tipo qualitativo in merito alle caratteristiche strutturali degli articoli, ai temi trattati e ai frame interpretativi utilizzati, alla visibilità di specifici attori (istituzionali e non), al giudizio sull’Italia, sulle relative politiche/azioni e/o sugli attori. Ricerca promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
- Nel marzo 2015 si è conclusa l’Azione quadriennale COST Action IS0805 - “New Challenges of Peacekeeping and the European Union’s Role in Multilateral Crisis Management”, nell’ambito del Programma COST (European Cooperation in Science and Technology). L’obiettivo è stata la diffusione dei risultati della ricerca in tema di peacekeeping e gestione delle crisi internazionali, attraverso un network che ha coinvolto i maggiori esperti sul tema, provenienti da oltre 20 Istituti di ricerca e Università in Europa. Nell’ambito del progetto ad IRIAD è stato affidato il coordinamento di uno dei tre Working Groups: “Peacekeeping in the field”.
-
Nel 2008 Cristiano Orlando ha curato il rapporto di rierca Geopolitica delle risorse energetiche nell'est Europa con la supervisione scientifica di Maurizio Simoncelli. La ricerca ricostruisce e delinea il mutamento in atto degli equilibri internazionali agli inizi del nuovo millennio, i problemi di forte dipendenza energetica dell’UE e la rinascita politico-economica di Mosca, che sta riscoprendo la sua identità eurasiatica.
- Dal 1995 al 2013, in collaborazione con SWG, è stato realizzato Difebarometro, Osservatorio permanente su politiche della sicurezza, opinione pubblica e istituzioni militari. Il questionario, rivolto a un campione rappresentativo della popolazione italiana è articolato in una sezione permanente e in una sezione dedicata a temi di politica militare particolarmente attuali.