Lo Sri Lanka, conosciuta fino al 1972 come isola di Ceylon ed oggi ufficialmente Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka, è un’isola del subcontinente indiano, anche detta “la lacrima dell’India” per via della forma a goccia e della vicinanza alla costa indiana. Il Paese fa parte del Commonwealth delle Nazioni, un’organizzazione governativa formata da 53 Stati membri facenti precedentemente parte dell’impero britannico.

Gastronomicamente risente fortemente dell’influsso dell’India, a causa della posizione geografica, del Portogallo e dell’Olanda, per l’occupazione dei suoi territori rispettivamente nel XVI e XVII secolo. Dal 1796 fu anche parte dell'impero coloniale inglese, la cui cultura ha contribuito a rendere la cucina cingalese molto variegata.

Nella preparazione del cibo si fa largo uso di spezie, tipico il curry nelle sue innumerevoli varianti arricchite da frutta (mango, ananas, cocco, ecc.) che li rende particolarmente profumati. Il cocco è molto diffuso nel paese e viene utilizzato per ricette dolci e salate. Il latte di cocco e l’acqua di cocco, infatti, si usano sia come bevande sia per cucinare i cibi come il kakuluo: granchio bollito in latte di cocco e curry.

Ogni piatto è accompagnato dall’immancabile riso che può essere semplicemente bollito o, come nel lambrais, prima bollito e dopo cotto in forno sopra foglie di banano. Le pietanze vengono servite con sottaceti e sambal, una pasta di cocco grattugiato, cipolle, peperoncino e succo di lime.

Molto diffusa è la cucina di strada. Centinaia di piccoli locali e bancarelle servono “short eats” di cui i cingalesi sono ghiotti. Più sono piccanti, più sono apprezzati.

La ricetta qui proposta è il  "coconut roti". Il roti è il pane tipico dell’isola, non lievitato, simile alle piadine e cotto in padella. Questa variante è a base di farina di cocco, meglio se cocco grattugiato fresco, anche se non facilmente reperibile in occidente.

Ingredienti 

400 gr farina 00
85 gr di cocco secco grattugiato
200 ml di latte di cocco
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio di semi
acqua q.b.
1 cipolla fresca
1 peperoncino fresco

Preparazione

Per prima cosa far rinvenire il cocco nel latte di cocco fino ad ottenere un composto compatto senza liquido in eccesso. Lasciare riposare per una ventina di minuti.

Setacciare la farina in una ciotola e unite il sale, la cipolla e il peperoncino tritati finemente. Per un gusto più delicato è possibile evitare di aggiungere questi ultimi due ingredienti o uno di essi.

Unire l’olio, il cocco ed impastare il composto. Poco alla volta versare l’acqua tiepida fino ad ottenere un impasto morbido, compatto e consistente, da lavorare facilmente con le mani.

Formare dieci palline e schiacciarle allo spessore di pochi millimetri, operazione quest'ultima da svolgere con le mani unte di olio.

Infine scaldare una padella antiaderente sul fuoco e cuocere il pane per circa due minuti a lato. Deve essere ben dorato da entrambi i lati.

E' preferibile servirlo caldo, ma è molto gustoso anche se consumato freddo. Si conserva per un paio di giorni.


La situazione nello Sri Lanka

Nel 1948 lo Sri Lanka divenne indipendente con l’adesione al Commonwealth, ma intorno alla metà degli anni cinquanta cominciarono a farsi sentire le difficoltà economiche come conseguenza delle epoche coloniali.

Il malcontento della popolazione portò nel 1956 alla vittoria politica di Salomon Bandaranaike con un governo nazionalista e progressista. Nel 1959 fu assassinato e nell’anno successivo la moglie condusse il suo partito, lo Sri Lanka Freedom Party, ad un'altra vittoria divenendo la primo ministro donna della storia.

Dal 1965 al 1970 lo stato si trovò sotto un governo conservatore ma la Bandaranaike tornò alla guida dell’esecutivo nel 1970 formando una coalizione con il partito comunista e quello trockista e il 22 maggio 1972 proclamò la Repubblica di Sri Lanka.

L’economia rimase per lungo tempo uno dei problemi principali di questo paese, tanto che nel 1977 nacque il Liberation Tigers of Tamil Eelam (LTTE o Tigri Tamil) gruppo militare comunista e nazionalista intenzionato a creare uno stato sovrano socialista.

Il 4 ottobre 1978 il paese venne rinominato Repubblica democratica socialista dello Sri Lanka, mentre nel 1993 le Tigri Tamil uccisero il presidente Premadasa con un attentato suicida. In quell'anno iniziarono le azioni terroristiche del gruppo che portarono allo scoppio di una lunghissima guerra civile.

Nel maggio 2009 le Tigri Tamil, dopo essere state accerchiate durante uno scontro con l’esercito regolare, si arresero e il loro leader e fondatore Prabhakaran venne ucciso. Dall’inizio del conflitto si contano più di 85.000 morti.

Il 26 dicembre 2004 uno tsunami ha devastato le coste orientali e meridionali del Paese, il bilancio si aggira intorno alle 41.000 vittime.

A fine agosto 2011, lo Sri Lanka ha revocato lo stato di emergenza, in vigore quasi ininterrottamente da decenni, sostituendolo con una legge sulla prevenzione del terrorismo (Prevention of Terrorism Act – PTA), che di fatto prolunga la legge marziale e introduce norme finalizzate a: confermare la messa al bando delle Tigri Tamil e di tutte le organizzazioni politiche ad essa legate; continuare la detenzione senza accusa né processo di sospetti suoi membri; mantenere sotto controllo militare il territorio; limitare la libertà di sciopero e di stampa.

Il tragico corollario sono numerose violenze para-governative e ripetute violazioni dei diritti umani contro attivisti, sindacalisti, associazioni e giornalisti indipendenti.

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