Roma, 4 aprile 2025

Giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle mine e l'assistenza all'azione contro le mine 

Il 4 aprile si è celebrata la XX Giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle mine e l'assistenza all'azione contro le mine. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2005, questa ricorrenza costituisce un’importante occasione per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulla persistente minaccia rappresentata dalle mine antiuomo e dagli ordigni bellici inesplosi, e per promuovere l’impegno globale volto alla loro eliminazione definitiva, nonché al sostegno delle vittime.

Nel 2024, l’International Campaign to Ban Landmines (ICBL) ha identificato un totale di 55 regioni contaminate da anti-personnel landmine (APM) ed explosive remnants of War (ERW). Nello stesso anno, 5 Paesi hanno fatto uso di mine antipersona: Corea del Nord, Iran, Myanmar, Russia e Ucraina. I primi quattro ne sono anche produttori; l’Ucraina è l’unico ad aver ratificato la Convenzione di Ottawa. Diversi gruppi armati non statali hanno impiegato mine antipersona in Colombia, Egitto, Gaza, India, Myanmar, Yemen e nella regione del Sahel. Tra il 1999 e il 2024, le persone colpite da APM/ERW sono state 159.445, delle quali 45.959 uccise e 109.270 ferite. Tra il 2023 e il 2024, sono state coinvolte 5.159 persone, 1.983 sono state uccise e 3.663 ferite. Al Myanmar, primo Paese per vittime da APM (1.003), seguono la Siria e l’Afghanistan rispettivamente con 933 e 651 caduti. Tra il 2023 e il 2024, l’84% delle persone colpite dalle APM sono civili (4.335). Il personale militare coinvolto ammonta a 809 unità; mentre sono 15 le vittime tra gli addetti alle operazioni di bonifica. I minori di 18 anni coinvolti sono stati 1.498 (pari al 37% del totale), di cui 470 uccisi e 994 feriti.

Di fronte a questa emergenza umanitaria, molti Paesi e organismi internazionali hanno intensificato gli interventi di bonifica e di assistenza alle popolazioni colpite. La Svizzera, ad esempio, ha adottato un nuovo Piano d’Azione per la Lotta contro le Mine, in linea con la Strategia di Controllo degli Armamenti e di Disarmo 2022–2025, che sostituisce la precedente Strategia Antimine 2016–2022. Con lo scoppio della guerrra in Ucraina, il 18 marzo del 2025, i ministri della Difesa di Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia hanno dichiarato l'intenzione di abbandonare la Convenzione di Ottawa per "rafforzare il fronte Orientale della NATO". A questi Paesi, il primo aprile del 2025, ha fatto seguito la Finlandia.

In occasione della Giornata Internazionale, le Nazioni Unite e le organizzazioni partner rinnovano con forza il loro appello alla comunità internazionale affinché: si rafforzi il sostegno finanziario e logistico ai programmi di sminamento e di assistenza alle vittime, vengano promosse iniziative di educazione al rischio nelle comunità esposte, con l’obiettivo di prevenire ulteriori incidenti e salvare vite umane, e si intensifichi la cooperazione internazionale per il raggiungimento di un mondo libero dalle mine, in conformità con gli impegni sanciti dalla Convenzione di Ottawa.

In questo delicato periodo storico, la Giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle mine e l'assistenza all'azione contro le mine ha bisogno di essere occasione di riflessione sulle gravi conseguenze umanitarie derivanti dall’uso di questi ordigni al fine di riaffermare la volontà condivisa di costruire un futuro più sicuro, equo e libero dalle mine per tutte le popolazioni del pianeta.