È grande, e difficile da colmare, il vuoto che la morte di papa Francesco lascia a tutti, credenti e non credenti. In particolare a coloro che sentono come un'emergenza la questione della pace. 

Le sue ultime parole sono state, ancora una volta, un appello perchè si fermino le armi e cessino le stragi che, come quelle perpetrate quotidianamente a Gaza, il papa ha definito "ignobili".

Dopo l'incontro ufficiale tra il vice-presidente americano Vance e il segretario di Stato cardinale Parolin (in cui, secondo il linguaggio diplomatico ciascuno ha espresso le proprie opinioni su temi controversi quali guerre, migrazioni ecc.) si affaccia un interrogativo: può essere che le parole pronunciate da un uomo grande e umile negli attimi estremi della sua vita abbiano toccato il cuore di un uomo di potere?