In occasione della Marcia Perugia Assisi della Pace e della Fraternità 2016 #PerugiaAssisi

La Marcia Perugia-Assisi è anche un atto per ricordare al governo italiano che è necessario impegnarsi per la pace non solo a parole, ma anche con azioni coerenti.

Purtroppo in questi anni assistiamo all’acquisto di 90 bombardieri F35, alcuni dei quali saranno dotati delle nuove bombe nucleari all’idrogeno B61-12, dislocati in territorio italiano e capaci di colpire direttamente Mosca. Questo avviene nonostante una mozione parlamentare della Commissione Difesa che ne ha chiesto il dimezzamento (24/9/2014) e nonostante che l’Italia abbia firmato il Trattato di Non Proliferazione.

Assistiamo all’espansione delle vendite italiane di armi (oltre 8 miliardi € nel 2015), inviate anche a paesi in guerra: è il caso della fornitura di bombe RWM all’Arabia Saudita e dei 28 Eurofighter al Kuwait, ambedue paesi impegnati nel conflitto dello Yemen. Questo avviene nonostante la legge 185/90 vieti le esportazioni di materiale bellico a paesi in guerra (art. 1, comma 6) e non ci sia alcun mandato ONU alla coalizione a guida saudita.

Assistiamo alla pressante richiesta nei confronti dell’UE di stanziare ulteriori fondi per l’industria delle armi, ma non per la sua riconversione (prevista anche dalla legge 185/90).

Questa è anche l’occasione per chiedere vera coerenza ai nostri rappresentanti politici.

 

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Maurizio Simoncelli
Vicepresidente IRIAD
maurizio.simoncelli@archiviodisarmo.it