Settembre 2024
Venerdì 27 |
Dal fronte solo conferme della lenta ma non minimale avanzata russa in diverse direzioni. Vuhledar è circondata e ne è stata chiesta la resa, ed era l'ultima delle roccaforti ucraine sul fronte del Donbass pre escalation del conflitto. Molto rilievo invece va dato alla modifica della dottrina russa sull'impiego di armi nucleari, si continua a sottovalutare incredibilmente la capacità e la volontà russa di esprimere la propria potenzialità militare. Fino all'assurdo che la Polonia (che non possiede,e neppure lontamente può costruire ,armi nucleari), ha risposto alla Russia che nel caso le userebbe anche lei. Se da un lato le narrazioni fantasiose dell'occidente sono sempre più evidentemente favole smentite, il totale irrealismo dei responsabili politici europei comincia a superare ogni soglia di sopportazione, insistendo a sfidare le linee rosse che la Russia continua a porre. Più prudenti (sapendo forse meglio di cosa si parla) gli americani, che tuttavia insistono a stanziare miliardi di dollari in armamenti (miliardi che peraltro che rimangono in casa, essendo americane le aziende produttrici). Eppure l'esperienza della guerra in Ucraina sta proprio a dimostrare che, superandole, la Russia non esita a mettere in atto le contromisure che ritiene più consone, esattamente come fece di fronte alla prospettiva ormai alle porte dell'allargamento della Nato a quel paese. Intanto diverse fonti affidabili fanno ritenere che 4 (quattro) F16 sono stati distrutti nei loro hangar dai missili kinzal russi. Con quello abbattuto (o caduto) a fine Agosto sarebbero 5 su 6. |
Domenica 22 |
Nonostante sul campo ci siano quotidianamente sviluppi significativi, la situazione generale è sempre la stessa. Le direttrici di attacco russe si moltiplicano (Nord di Robotyne, verso Velyka Novositka, attorno a Vuhledar, a nord e sud di Pokrovsk, a Toretsk, a nord e sud di Siversk, a Nevske, a nord di Karkov, e su tutta l'area della spedizione ucraina in Russia a sud di Kursk, ormai ridotta a circa il 50% di quella del 14 agosto), segnando ovunque progressi significativi. Attacchi ucraini a depositi di munizioni russi in un raggio di alcune centinaia di chilometri dal fronte hanno risultati visibili e molto pubblicizzati. Di contro la situazione sul campo appare sempre più sull'orlo del collasso, anche se la capacità di resilienza degli ucraini è ancora significativa. |
Giovedì 19 |
La tendenza generale della guerra non si è modificata. I russi sul fronte principale continuano ad avanzare in diverse direzioni, ad un ritmo impensabile fino a un paio di mesi fa, anche se comunque con la consueta prudenza e via via consolidando le aree occupate. Gli Ucraini non riescono a stabilizzare il fronte. L'avventura dell'invasione in Russia nella zona di Kursk appare ormai segnata, il contrattacco russo ha già eroso una parte consistente dei territori occupati di sorpresa nella seconda settimana di Agosto, soprattutto procedendo da ovest verso est su un fronte di parecchi chilometri. Il rischio di un gigantesco accerchiamento appare non così lontano. Anche il tentativo ucraino di una nuova penetrazione in Russia ad ovest del fronte di kursk sembra abortito. C'è un ricorso continuo e crescente da ambedue le parti ad armi avanzate dal basso costo di produzione, droni di vario tipo, robot terrestri d'attacco, aerei senza pilota, moto fuoristrada. Se in queste condizioni il presidente ucraino parla di "piano per la vittoria" è evidente che ci stiamo avvicinando alla situazione di rottura, con l'escalation e l'estensione del conflitto con intervento direttto della Nato da una parte e l'inizio di reali trattative dall'altra. |
Mercoledì 11 |
È già in pieno svolgimento il contrattacco russo nella zona della penetrazione ucraina a sud di Kursk. Dopo le pesantissime perdite inflitte ai reparti ucraini penetrati in russia ed alle loro riserve, e lo stallo geografico delle ultime due settimane, i russi hanno sfondato il fronte sul lato occidentale, riguadagnando molto territorio ma soprattutto mettendo in crisi le unità ucraine lì ammassate, minacciate di accerchiamento. La scommessa ucraina di creare problemi ai russi invadendone una zona poco difesa non solo è fallita dopo una settimana, ma a distanza esatta di un mese si sta rivelando disastrosa(mossa disperata, come molti avevano detto fin dal 7 Agosto). Continua infatti intanto l'avanzata russa sul fronte principale, appena rallentata dai rinforzi inviati in tutta fretta . Ora agli ucraini tocca la difficilissima decisione di ritirarsi velocemente dall'area di Kursk , con un drammatico colpo al morale, oppure gettare altre unità nella sacca che si inizia ad intravvedere. La velocità e costanza delle avanzate russe (e ritirate ucraine) fa pensare un un esercito ucraino ai limiti della capacità di resistenza, incapace di stabilizzare le zone del fronte dove i russi esercitano uno sforzo offensivo. I russi avanzano verso Kolisnykivka, Siversk, Chasiv Yar, Toretsk, Selidove, Hirnik, Vuhledar, e persino nelle isole del basso corso del Dnpr, alternando massicci bombardamenti e rapide puntate offensive, con una modalità completamente diversa dal passato anche recente, che dimostra una perduta capacità di resistenza degli ucraini. Le dichiarazioni bellicose che continuiamo a sentire soprattutto in Europa appaiono sempre più insensate. Si fanno programmi di rilancio dell'industria bellica per fornire ancora armi agli ucraini nei prossimi anni, quando appare chiaro che, tra gigantesche perdite subite, riottosità ad ulteriore mobilitazione, cedimento del morale e soprattutto crescente divario materiale e tecnico i tempi di questa assurda guerra iniziano ad accorciarsi ed il momento per cercare una pace che non sia una resa incondizionata è forse già passato. Restano i tentativi dei circoli bellicosi occidentali e degli ucraini di Zelensky ,sempre più disperati, di allargare la guerra direttamente alla Nato, con risibili operazioni di propaganda (i droni russi sulla Lituania (!!) e sulla Romania), pericolose tentazioni di provocazione (colpire centrali nucleari o città russe) tese a provocare reazioni scomposte da parte russa, proclami di future vittorie o allarmi di future invasioni. L'economia in crisi, lungi dall'essere quella russa, è in modo sempre più evidente quella europea. Le sanzioni hanno funzionato in senso opposto, il prestigio internazionale occidentale è ai minimi storici, terribilmente aggravato dall'ignobile massacro che continua in Palestina. La tenuta sociale di molti paesi europei è in crisi. L'effetto della realtà del fronte di guerra inizia a far emergere la falsità di innumerevoli narrazioni e fantasie propagandistiche che ci hanno accompagnato in questi 30 mesi. |
Lunedì 9 |
L'attacco ucraino in territorio russo è definitivamente cessato ed iniziano i primi contrattacchi russi. |
Martedì 3 | La situazione generale del fronte non è cambiata nell'ultima settimana. Continua la presenza ucraina in territorio russo senza particolari variazioni territoriali, continua l'avanzata russa nelle zona centrale del fronte in diverse direzioni e con un ritmo più spedito rispetto al passato, tanto che si profilano almeno tre potenziali sacche di considerevoli dimensioni, la cui evoluzione può avere grande importanza nel prossimo futuro. (Seversk, Hirnyk e Vuhledar). |