Martedì

29

Sta accelerando l'avanzata russa in diverse direzioni. Soprattutto sul fronte sud, dove quattro punte attaccanti stanno procedendo verso nord con una inusitata velocità. La prima è arrivata ad Yasna Polana, la seconda una decina di chilometri a est ha preso il controllo di Bohoiavlenka, la terza ancora alcuni chilometri più ad est è alle porte di Yelytavetivka. Complessivamente il fronte di attacco russo è su oltre quindici chilometri e non sembra incontrare particolare resistenza. L'ultima zona di attacco nell'area è verso Kurakhove. In pratica tutto il fronte sud è in movimento.

Proseguendo verso nord, anche la zona di Kurakhiva è minacciata di accerchiamento, con Hirnyk sotto controllo russo e soprattutto Novodmytrivka già sotto attacco e parzialmente controllata, ed i russi, avendo completamente sotto controllo Selydove, possono concentrare maggiori forze sia verso sud che verso nord, dove Pokrovsk è a meno di quattro chilometri dal fronte. Non risultano avanzate russe nè a Toretsk (dove anzi gli ucraini pur quasi circondati hanno riconquistato alcuni isolati) nè a Chasiv Yar, mentre Siversk è al centro di un semicerchio che si avvicina sempre di più alla città.

Come già segnalato nei giorni scorsi, più a nord i russi proseguono invece con l'avanzata lungo la riva sinistra del fiume Oskol a sud di Kruhliavkivka, dalla quale sembra che gli Ucraini si stiano ritirando. Le variazioni di controllo territoriale sono assai rilevanti. I russi avanzano di nuovo a Vovchansk, anche se molto lentamente. Per la quarta volta gli ucraini attaccano il territorio russo una ventina di chilometri ad ovest della zona  invasa ad agosto, ed anche questa volta sono respinti con pesanti perdite al di là del confine. L'area russa ancora sotto controllo ucraino, circa metà di quella iniziale, è teatro di scontri durissimi con le brigate ucraine d'elite lì intrappolate.

I rumors sulla presenza di truppe coreane del nord stanno avendo via via sempre più spazio sui media occidentali, che ormai danno per assodato che esse siano presenti nel saliente di Kursk, cioè sul territorio russo invaso dagli ucraini. Prima la Nato, poi il Pentagono, infine la Von der Layen hanno ripreso la notizia come scontata (comunque, almeno la Nato e il Pentagono, sempre facendo riferimento esclusivo ai "documenti" dei servizi segreti sudcoreani, che al momento sono sempre quelli iniziali, definiti dalla stessa ISW americana "non verificabili e non conclusivi"). Siamo sempre in attesa di qualche conferma indipendente, o di qualche altro documento probante e significativo.

Domenica 

27

Continua l'avanzata russa in diversi punti del fronte, in particolare Selidova è pressoché totalmente in controllo russo. La sensazione generale è che la resistenza Ucraina sia sempre meno convinta. Salvo a Toresk, dove un contrattacco ucraino ha rallentato i russi, soprattutto a nord diversi villaggi e cittadine sono passate in controllo russo. È stato respinto un altro tentativo ucraino di penetrare in territorio russo a ovest di Kursk, mentre nel residuo territorio russo invaso aumenta la minaccia di accerchiamento. Viene costantemente rilanciata la notizia della presenza sul fronte di truppe nordcoreane, con successivi comunicati sempre delle stesse fonti (servizi ucraini e sudcoreani), che vengono ripresi da altre fonti occidentali. Tuttavia, pur rilanciandola anch'essa, anche l'americana ISW ammette che nessuna fonte neutrale o nuova documentazione conferma tali notizie. Continueremo a seguire questa importante vicenda per capire se ha qualche fondamento reale o è pura disinformazione.

Martedì 

22

Situazione sui diversi fronti, da Nord verso Est e poi Sud. Sud di Kursk, territorio russo. Il paese di Malaya Loknya sta per essere raggiunto sia da nord che da ovest dalle forze russe, lasciando un considerevole numero di forze ucraine a rischio di accerchiamento. Lentamente procede anche il ritorno russo nei territori a sud di Sudzha, mentre Sverdiklovo a ovest è ancora in controllo ucraino. Totalmente cancellato il nuovo tentativo ucraino di penetrare in territorio russo a fine settembre, più a ovest della zona di combattimento. Nord di Karkov. L'area attorno a Vovchansk occupata dai russi continua a vedere attacchi e contrattacchi su un territorio ormai ridotto ad un deserto di macerie. Recentemente i russi hanno riguadagnato qualche posizione, occupando quasi totalmente la sponda nord del fiume Vovcha. Kupiansk: piccoli guadagni territoriali russi, fronte sostanzialmente stabile.Kruhliakivka, all'inizio dell'ampio Krasnopil's'ke, vede un'insistito attacco russo che da molti giorni si propone di raggiungere il grande corso d'acqua, dividendo di fatto in due il fronte ucraino. In questi giorni gli attacchi russi sembrano aver avuto successo. Siversk. L'importante piazzaforte e centro logistico è attaccata da nord, dove i russi hanno preso il paese di Nevske, anch'esso su un importante bacino , e stanno occupando i territori adiacenti in direzione sud, da Sud, dove è stato occupato Pereizne e procedono verso Nord, e di fronte. I russi si sono molto avvicinati alla città vera e propria. Continua la battaglia casa per casa a Toretsk. Costanti avanzamenti russi verso Myrnohrad, la cui periferia sud è occupata da giorni. E' l'ultimo insediamento a est prima di Pokrovsk, che anche da sud vede i russi avvicinarsi occupando Lysivka. Ancora combattimenti per il centro di Selydove, e soprattutto continua la battaglia verso Kurakove ed il tentativo ucraino di mantenere Kurakivka nonostante il rischio di accerchiamento e la presa di Zoriane, adiacente a est. I russi hanno occupato Katerinivka e procedono lentamente ma senza grande opposizione verso ovest. Qualche buontempone (?!) ha issato una bandiera nordcoreana su un insediamento in zona contestata a sud di Selydove.

Domenica

20

In questi giorni non ci sono eventi particolarmente significativi, fermo restando il trend degli ultimi mesi: continua la riduzione del territorio russo invaso dagli ucraini il 7 agosto, con un crescente rischio per le numerose brigate ucraine ancora presenti, di rimanere imbottigliate. Continua a ritmo abbastanza lento il progresso russo in diverse direzioni nel Donbass e a nord (Kupiansk, Siversk, Toretsk, Selydove).

Molti media del nostro paese e non solo riportano come certa la notizia che truppe nordcoreane partecipano alla guerra a fianco dei russi, in particolare nel saliente di Kursk.

Trovo interessante il processo con cui tale "notizia" è pervenuta ai nostri media. Negli ultimi giorni si sono succeduti comunicati in tal senso dalle seguenti fonti:

  • i servizi ucraini, una settimana fa annunciano la morte di alcuni ufficiali coreani in un bombardamento, senza alcun riscontro; successivamente i servizi sudcoreani, lanciano l'affermazione che 12000 soldati coreani sono in procinto di andare a Vladivostok;
  • il notiziario dell'istituto ISW, che è espressione diretta di ambienti dei servizi USA e che dal febbraio 2022 è la fonte primaria per la gran parte dei nostri giornalisti;
  • Infine, sui siti che si occupano della guerra stanno avendo una grande diffusione due filmati estremamente confusi e non geolocalizzati né datati.

Tuttavia, esaminando il comunicato dell'ISW, lo stesso non esprime alcuna certezza. Afferma infatti nel report del 18/10/24:

"South Korea's National Intelligence Service (NIS) reported that North Korea transferred roughly 1,500 North Korean special forces to eastern Russia, where they are reportedly training before deploying to participate in Russia's war against Ukraine.

(…) A number of sources provided footage purporting to substantiate these intelligence reports. The footage appears consistent with reports of North Korean troop deployments to Russia but does not independently validate the intelligence reports.

(...) Ukrainian outlet Suspilne, along with Vox Ukraine's fact-checking project VoxCheck, reported that they could neither confirm nor deny that the soldiers in the footage are North Korean as the speech in the video is hard to hear and there are no clear external signs to indicate that the soldiers are North Korean.[7] The Ukrainian Center for Strategic Communications (Stratcom) posted additional footage on October 18 reportedly showing Russian forces outfitting North Korean troops with Russian uniforms and equipment at the Sergeevka training ground.[8] ISW cannot independently verify the presence of North Korean troops in either of the videos and cannot verify the location of the second video."

Cercheremo di seguire la vicenda per verificarne l'attendibilità. Al momento non esiste alcuna conferma indipendente. 

Giovedì

17

Avanzata significativa russa a Makiivka che, se confermata significherà il taglio in due del fronte ucraino a causa del lago che da quel villaggio prosegue per decine di chilometri verso sud. Siversk è investita da tre lati, Toretsk per metà sotto controllo russo, come Selydove. L'invasione in territorio russo sotto Kursk è sempre più ridotta, ormai a meno della metà dell'area occupata inizialmente. Inizia a Kiev un tentativo di chiamare alle armi anche la generazione 18/25 anni, per la disastrosa situazione delle perdite sui diversi fronti. Intanto Zelensky presenta di nuovo il suo piano per la vittoria. 

 Domenica    13  

Ancora combattimenti nella zona a sud di Kursk invasa dagli ucraini, dove in un territorio sempre meno esteso operano ancora circa 16 brigate ucraine di cui molte di elite. Dal 7 Agosto ad oggi le perdite in uomini e mezzi degli ucraini, in quella che è diventata una potenziale sacca fin dalla seconda settimana di Agosto, sono di quantità impressionanti, oltre 150 carri armati e forse 1500 tra blindati e trasporti truppe, diversi sistemi patriot , centinaia tra pezzi di artiglieria e lanciamissili, per tacere delle decine di migliaia di soldati morti o feriti. Certamente anche i russi hanno subito considerevoli perdite nella zona, ma hanno prima contenuto e poi iniziato a respingere l'attacco senza distogliere forze dal fronte principale, dove al contrario hanno aumentato la pressione approfittando dell'assenza di tutte le forze usate dagli ucraini nella tentata invasione. Da oltre tre settimane , a fronte della controffensiva russa che punta da ovest e da est per circondare l'intera sacca, gli ucraini hanno tentato un altro sconfinamento in territorio russo a ovest dell'area invasa, ma sono stati anche lì respinti con grandi perdite , praticamente rimanendo sempre chiusi entro pochissimi chilometri dal confine. Ora anche quel tentativo appare terminato nel nulla.

Quello che già ai primi di Agosto pareva un azzardo insensato (all in con una coppia di dieci, si disse a quel momento) in effetti è ormai evidentemente una delle peggiori sconfitte ucraine dall'inizio della guerra, che ha  consentito solo di fornire titoli sensazionalistici ai nostri media e di "vendere" al mondo un altro pò di speranze di vittoria e di esaltazione guerresca. Nessuno degli obbiettivi che a suo tempo si ipotizzavano per la sconsiderata scelta dell'apertura di un nuovo fronte è stato neppure sfiorato.

Sul fronte principale il ritmo delle avanzate russe appare rallentato da un paio di giorni, forse per i necessari raggruppamenti, ma comunque vede sempre la stessa situazione generale: penetrazioni sempre consolidate dei russi in direzioni diverse, con un crescente rischio per gli ucraini di creazione di sacche. E nessun contrattacco ucraino di qualche rilevanza.

Va segnalato che , per la seconda o forse terza volta dalla fine del 2023, i russi hanno tentato una settimana fa un assalto meccanizzato a livello di battaglione, impegnando grandi numeri di mezzi corazzati di fronte a Pishchane, ma anche questa volta quel tipo di attacco si è rivelato fallimentare e si sono ritirati con grandi perdite. Da allora hanno ricominciato con la solita tattica più sistematica e prudente anche su quel punto del fronte.

 Mercoledì    9  

Il quadro generale non cambia, ma sulla parte più a nord del fronte c'è una forte accelerazione delle avanzate russe in 4 direzioni, tutte attorno a Siversk. Era un tratto del fronte stabile da oltre un anno, che improvvisamente pare stia cedendo . Di fronte a Pishchane da giorni si susseguono battaglie importanti, con i russi che sono stati più volte respinti anche con perdite significative, ma sono ora assai vicini alla sponda del Krasnopil's'ke, lago lungo circa 50 chilometri formato dall'Oskol. Mancano poche centinaia di metri e nel caso di ulteriore passo avanti tutte le formazioni ucraine a nord e sud di Kruhliakivka, villaggio posto all'inizio del lago, sarebbero in gravi difficoltà di rifornimento.

Ma la situazione con lo sviluppo più rapido è a Siversk, investita a nord, al centro e a sud. Anche Toretsk, penultima fortezza della iniziale linea fortificata ucraina, è per metà sotto controllo russo da ieri.

Con ritmi appena più lenti, a sud di Pokrovsk i russi avanzano e stanno occupando parte di Selydove e di Hirnyk,  minacciando di circondare un considerevole gruppo di forze ucraine, seppure non lo hanno già fatto. Avanzano più lentamente sopra Robotyne e sulla riva del Dnpr, nonchè a sud di Karkiv. La zona russa invasa dagli ucraini il 7 Agosto , ormai ridotta a due terzi, la situazione appare fondamentalmente stabile, anche se gli scontri continuano incessantemente.

La mappa ISW continua ad essere fondamentalmente affidabile, anche se mostra i progressi russi con notevole ritardi rispetto alle mappe di osservatori neutrali.

 Lunedì    7  

La notizia più importante di oggi è che, dopo quasi due anni, i russi sono avanzati lungo il Dnpr.

A sud di Zaporizhia , in una zona dove il fronte era statico praticamente dall'inizio della guerra,  è in corso un attacco attraverso una diga, che segue un lungo periodo di intensi bombardamenti in quell'area. Prevedibilmente ciò anticipa l'apertura di un altro fronte di combattimento molto più a sud ovest dell'attuale linea di combattimento.

Continua in diverse zone l'avanzata russa, di villaggio in villaggio, senza particolari accelerazioni ma non c'è segno che gli ucraini possano  stabilizzare il fronte, anche perchè le loro migliori brigate sono ancora impegnate nella zona di territorio russo  a sud di Kursk occupata il 7 agosto, che si sta lentamente restringendo.

 Lunedì         2     

Nel confermare il quadro generale , con i russi all'attacco in diverse direzioni del fronte principale, conquistando ogni giorno qualche villaggio o qualche area fortificata, va segnalata la fine della battaglia di Vuhledar, durata in realtà oltre due anni di logoramento senza progressi da parte russa, ma che in poco più di quindici giorni ha visto una delle più grandi sconfitte degli ucraini, con la perdita -pare- forse totale della 72^ brigata (unità di elite)ed un grandissimo numero di prigionieri. Assieme a Adviika e Bakhmut, Vugledar costituiva una linea di piazzaforti munitissime, che erano il perno operativo dell'intero fronte ucraino nel Donbass. Rimane in mano ucraina solo, più a nord Siversk, che sta per essere investita dai due lati dall'avanzata russa.

Nella zona di Kursk l'invasione in territorio russo del 7 Agosto, fermata già dopo una settimana, è sempre teatro di scontri molto duri. La zona russa occupata si sta riducendo lentamente, e la distanza tra le due punte di contrattacco russo, a ovest e est, è ormai assai ridotta. Sverdiklovo e Plekovo, i villaggi raggiunti dai russi a ovest e ad est, distano infatti una quindicina di chilometri, e lo spazio tra di essi è l'unica via di collegamento tra le forze ucraine impegnate in Russia e le proprie retrovie, con un'unica via di grande comunicazione, la H 07 che in territorio russo diventa P200.

Da mesi ormai gli ucraini conducono radi contrattacchi, e sempre più spesso cedono interi villaggi in pochissime giornate di combattimento. Il ritmo della guerra sta lentamente accelerando.