Acque calde bagnano la Groenlandia

di V. Barbieru

A seguito dell’elezione di Donald Trump, la Groenlandia è tornata al centro dell’attenzione mediatica internazionale a causa delle dichiarazioni del nuovo Presidente.Prenderemo la Groenlandia al 100%” ha dichiarato Trump in un’intervista alla NBC, aggiungendo che c’è una “buona possibilità che potremmo farlo senza l'uso della forza militare", ma "non escludo nulla”. Un interesse non nuovo: risale al 2019 la proposta di acquisto fatta durante la prima presidenza Trump alla premier danese Mette Frederiksen, che stroncò immediatamente il progetto dichiarando: “La Groenlandia non è in vendita”. 

Se da un lato non è possibile fare previsioni sul futuro dell’isola e sugli equilibri geopolitici che nasceranno negli anni ad avvenire, si possono fare considerazioni non rassicuranti sulla situazione climatica attuale e sui cambiamenti geografici che negli ultimi decenni hanno travolto la Groenlandia. Dallo studio condotto dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) in un solo anno (2023-2024) l’isola ha perso 55 gigatonnellate di ghiaccio e di neve. Dal 1992, la Groenlandia ha perso più di 5 trilioni di tonnellate di ghiaccio, causando un innalzamento del livello del mare. A tal proposito gli scienziati della Durham University e dell'Ohio State University nel loro recente articolo Increased crevassing across accelerating Greenland Ice Sheet margins hanno studiato i mutamenti nella conformazione dei ghiacciai e della loro distribuzione sull’isola tramite rilevamenti satellitari. Stando ai dati ottenuti, a causa dell’innalzamento delle temperature globali, i mari si sono innalzati di 1,4 cm; con questi ritmi esiste un rischio concreto che entro il 2100 si possa arrivare a uno stravolgimento tale da giungere a un livello di circa 30 cm totali. Risale al 2013 lo studio A greener Greenland? Climatic potential and long-term constraints on future expansions of trees and shrubs in cui si è ipotizzato uno scenario nuovo per la Groenlandia: una terra sempre più verde, a causa del progressivo scioglimento dei ghiacciai con la conseguente diffusione della foresta boreale in nuove aree dell’isola. Dai dati di Nature Climate Change in Groenlandia sono ormai comparsi 1620 chilometri di nuove coste e, al contempo, sono emerse 35 nuove isole, di cui 29 appartenenti alla Groenlandia.

Nonostante gli evidenti pericoli che la Groenlandia e il Pianeta stanno correndo, lo scioglimento dei ghiacciai dell’emisfero boreale è visto come una risorsa piuttosto che una minaccia. Nuove rotte commerciali potrebbero nascere in seguito alla riduzione della calotta glaciale e al contempo nuove miniere. I pescatori groenlandesi si sono dovuti spostare sempre più a nord a causa dell’aumento delle temperature per portare avanti le loro attività di pesca, ma non sono mancati casi di disoccupazione o addirittura di suicidi. Data la grande disponibilità di preziose risorse quali uranio, petrolio, oro, diamanti e rubini, la Groenlandia sta diventando sempre più oggetto di attenzioni da parte delle principali potenze mondiali. Così mentre le temperature si alzano e i ghiacciai si sciolgono, l’uomo decide di ignorare, per ora, la sfida ecologica preferendo crescenti rilanci sulla sfida politica e militare. E le acque, sempre più calde, continuano a bagnare l’isola.