Marcia - Stop Rearm Europe: “Siamo oltre 440 sigle. Il 21 giugno in piazza a Roma contro il riarmo”

 

Dal ‘die in’ attorno al Colosseo, al Media center mobile fino al donne iraniane contro la guerra: prende forma il corteo. Appuntamento a Porta San Paolo (Piazzale Ostiense) a Roma alle ore 14 di sabato 21 giugno: percorso del corteo e info logistiche

 

 

“Abbiamo superato le 440 adesioni alla manifestazione nazionale ‘Stop rearm europe – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’ che si il 21 giugno si terrà a Roma partendo da Porta San Paolo (Piazzale Ostiense) alle ore 14 per concludersi al Colosseo, dove è previsto un grande flash mob: un ‘die in’ durante il quale tutti partecipanti saranno invitati a stendersi per terra con un sudario accompagnati dalla registrazione dei bombardamenti su Gaza, per rendere visibile, con i nostri corpi, il genocidio ancora in atto del popolo palestinese e la morte e la devastazione che portano tutte le guerre”. Lo annunciano i promotori italiani promotori italiani della Campagna europea “Stop Rearm Europe” Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia, in vista del corteo di sabato prossimo 21 giugno che si terrà in occasione del vertice Nato a L’Aja, che proprio in quei giorni proporrà all’Italia e all’Ue di aumentare le spese per il riarmo fino al 5% di Pil.

 

“Siamo una marea di persone e organizzazioni che da sempre e ogni giorno lottano per disarmare il nostro Paese, l’Europa e il mondo, per fermare tutte le guerre e i conflitti, le occupazioni, le ingiustizie, lo sfruttamento, il patriarcato, la repressione, per la democrazia, il lavoro, i diritti, la giustizia sociale e climatica e la pace. Ciascuno a suo modo, ciascuno con i suoi strumenti. Ma questo è un momento troppo tragico e pericoloso: per impedire la guerra globale, abbiamo bisogno di unire le forze, mettere insieme ciò che ci unisce, riconoscerci gli uni con gli altri e lottare insieme”.


“In questi giorni il cardinale Matteo Zuppi, nella sua introduzione alla sessione straordinaria del Consiglio Episcopale permanente della CEI, ha ribadito il no della Chiesa Cattolica a tutti i livelli al Piano Rearm Europe. Una presa di posizione molto importante, per la nostra lotta. Ha inoltre annunciato la sua partecipazione al nostro corteo anche il movimento delle donne iraniane ‘Donna vita libertà’ per dire che la guerra di Israele contro l’Iran non è in loro nome. Lo grideremo insieme in piazza: il loro ‘not in my name’ è anche il nostro. Inoltre la Rete #NoBavaglio per la libera informazione realizzerà durante la manifestazione un media center itinerante, che fornirà la diretta del corteo, in collegamento con radio, media e social, creando un network con tutte le realtà editoriali indipendenti che vorranno aderire”, concludono.

 

 

IL CORTEO: IL PERCORSO E IL FLASH MOB FINALE AL COLOSSEO
 

PERCORSO 
Partenza PORTA SAN PAOLO (Piazzale Ostiense) – PIAZZA DI PORTA SAN PAOLO – VIALE DELLA PIRAMIDE CESTIA – PIAZZA ALBANIA – VIALE AVENTINO – PIAZZA DI PORTA CAPENA – VIA DI SAN GREGORIO – arrivo COLOSSEO (Via Celio Vibenna, angolo via Claudia)

Die-in – Porta con te un lenzuolo bianco
Ci stenderemo a terra, con il suono dei bombardamenti girato a Gaza per rendere visibile, con i nostri corpi, il genocidio ancora in atto del popolo palestinese e la morte e la devastazione che portano tutte le guerre

 

GLI INTERVENTI DELLE RETI E ORGANIZZAZIONI

Brevi interventi dei rappresentanti delle reti e organizzazioni associative, politiche, sindacali aderenti si svolgeranno durante il corteo, dal camion di apertura. Gli interventi saranno ripresi, registrati e trasmessi in diretta.


Le organizzazioni che intendono proporsi per intervenire scrivano a Elena Mazzoni: ellykurt@yahoo.it 

Tenete presente che siamo 400 aderenti + i promotori, e che il corteo non è infinito, quindi auto-regolatevi, per favore. Ci sono molti altri modi per evidenziare i propri contenuti nel corteo.

LE CONCLUSIONI

Non ci sarà un palco, la parte conclusiva della manifestazione si svolgerà sul camion di apertura. Le conclusioni saranno molto brevi:

1 intervento di 3 minuti per Ferma Il Riarmo (letto da una attivista giovane)
1 intervento di 3 minuti per gli altri promotori di Stop Rearm Europe (letto da una attivista giovane)
1 collegamento di 2 minuti con la coordinatrice di Stop Rearm Europe Katerina Anastasiou che sarà a L’Aja per la manifestazione in occasione del vertice Nato,
1 intervento di 4 minuti di Omar Suleiman (Comunità Palestinese della Campania, co-promotrice della manifestazione “Tutti giù per terra di Napoli" che è stata spostata per convergere a Roma),
1 intervento di 4 minuti di Francesca Fornario, e altri due brevi interventi di personalità/artisti in via di conferma.

ps: altri esponenti palestinesi parleranno ovviamente parlare dal camion durante il percorso del corteo;
ps 2: la scelta di un palco “leggero” risponde alla scelta di rappresentare anche in questo modo lo stile e la metodologia della convergenza (il più possibile orizzontale, non gerarchica, aperta).