La Repubblica di Macedònia, in macedone: ????????? ????????j?, è uno Stato della penisola balcanica nell'Europa sud-orientale. La Repubblica comprende solo una parte della regione geografica della Macedonia, la maggior parte del territorio ha una conformazione montuosa ed aspra con bacini profondi e valli. Lo stato è composto principalmente da due gruppi etnici, il 50% macedone di lingua madre slava meridionale (detto appunto macedone) e l’albanese che rappresenta circa il 40% della popolazione. Una curiosità riguarda la Grecia che non ha mai riconosciuto il nome della Macedonia ritenendolo indicativo dell’antica Macedonia ellenica. I greci indicano perciò questo stato con la sigla FYROM, Former Yugoslav Republic of Macedonia.

Principali attrazioni della Macedonia sono la capitale Skopje e il lago Ohrid dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1979, questo lago è ritenuto essere uno dei più antichi della Terra. La sua nascita risale a più di un milione di anni fa, la datazione è stata effettuata da un team internazionale di cui ha fatto parte anche un gruppo italiano guidato da Giovanni Zanchetta, Università di Pisa. La ricerca è partita nel 2013 con il carotaggio dei fondali e si è conclusa nel 2014 con la pubblicazione dei risultati sulla rivista Eos.

La cucina macedone riflette le influenze della cucina mediterranea e di quella mediorientale, soprattutto quella turca. Le tradizioni culinarie sono a base di carne, cucinata in mille modi e accompagnate da una gran varietà di salse. L’ajvar, una delle più consumate, è preparata con i peperoni rossi sott’olio, queste si preparano nel mese di settembre, mercati e case si riempiono di sacchi di peperoni e nell’aria se ne diffonde il profumo mentre vengono grigliati. I dolci sono molto apprezzati e si fa sentire fortemente l’influenza turca, la ricetta che vi presentiamo deriva proprio dalla Turchia e si tratta dei tulumba della pasta fritta o al forno bagnata in un dolce sciroppo. Il tutto è accompagnato dal caffè turco, da bere con calma e nei cui fondi per tradizione è possibile leggere il futuro. 


Ingredienti    

Per la pasta

250 ml acqua

50 ml olio

150 gr farina 00

3 uova

1 pizzico di sale

Per lo sciroppo

400 gr zucchero

200 ml di acqua

1 limone


Preparazione 

In una casseruola mettere l’acqua con l’olio e il sale e portare ad ebollizione, abbassare la fiamma ed unire in una volta sola la farina. Mescolare bene e con forza perché si formerà una sorta di polentina molto consistente, fare cuocere per circa 5 minuti a fiamma media, sempre mescolando. Togliere dal fuoco e mettere in un recipiente per fare intiepidire. Se avete una planetaria inserite il composto nella ciotola e con la frusta K cominciate a far girare aggiungendo un uovo alla volta, non mettere il successivo finché il precedente non sarà completamente assorbito. Se avete delle fruste elettriche lavorate come con la planetaria, se non avete nulla di questo potete tranquillamente lavorare l’impasto prima con le mani e poi con la frusta a mano. Dovrete ottenere una crema spessa, lucida e corposa. Accendete il forno a 180°C, su una placca da forno dressate l’impasto con un sac à poche munito di bocchetta frisata larga, formate dei filoncini lunghi 10 cm, distanziateli bene perché si gonfieranno molto in cottura. Fate cuocere in forno caldo per circa 25-30 minuti o finché saranno ben dorati. Nello stesso tempo preparate lo sciroppo, in una casseruola unite zucchero acqua e il limone a fettine, portate ad ebollizione e fate cuocere per 10 minuti a fiamma alta.  Mettete i tulumbi nello sciroppo e fateli riposare per 2 o 3 ore, passato questo tempo scolateli dallo sciroppo e serviteli. Solitamente i tulumbi sono fritti in olio bollente ma questa versione sta recentemente venendo apprezzata perché più salutare.


La situazione in Macedonia 

Ribelli albanesi combattono dall'inizio del 2001 nella zona settentrionale della Macedonia. Si autodefiniscono National Liberation Army (Nla). Chiedono una nuova costituzione macedone, maggiori diritti per gli albanesi e la mediazione internazionale. Il 22 gennaio 2001 un attentato contro la polizia macedone a Tearce viene rivendicato per la prima volta dall’Esercito di liberazione nazionale (Uck). Da febbraio 2001 risultano numerosi gli scontri e le tensioni provocati dall’Uck nella zona nord-occidentale della Macedonia. I guerriglieri rivendicano l’indipendenza dei territori a maggioranza albanese e l’annessione ad un Kosovo indipendente. Le forze politiche che rappresentano in Parlamento gli albanesi chiedono l’introduzione in Macedonia del bilinguismo nelle scuole e nelle istituzioni e posti riservati nell’amministrazione pubblica sia a livello locale, sia nazionale.

Il 12 aprile 2001 il Segretario di Stato statunitense Colin Powell incontra il Presidente della Repubblica macedone Boris Trajkovski. Powell promette aiuti militari per preservare l'integrità dello Stato (50 milioni di dollari e tre aerei-spia senza pilota), ma chiede anche ai macedoni di aprire la strada al dialogo con le minoranze. Nato, Ue e Stati Uniti esercitano una forte pressione nei confronti dei guerriglieri dell’Uck per far cessare gli attacchi, tenuto conto che il nuovo governo di unità nazionale comprende anche partiti di etnia albanese e che esso intende fare concessioni alla popolazione albanese. I guerriglieri dell’Uck sono fra l’altro accusati di utilizzare i civili come scudi umani.

Il 12 giugno 2001 il governo macedone approva un piano di pace che prevede il disarmo dell’Uck sotto il controllo della Nato. Gli scontri però continuano. Il 24 giugno, dopo tre giorni di bombardamenti ad Atracinovo, il responsabile della sicurezza dell’Ue, Solana, ottiene la dichiarazione congiunta di una tregua tra governo macedone e Uck. I ribelli vengono evacuati su mezzi Nato. Il 9 agosto i partiti macedoni slavi e albanesi trovano un’intesa in vista dell'accordo di pace conclusivo. Il 13 agosto 2001, il Presidente macedone e i leader dell'Uck e dei partiti albanesi, alla presenza del Segretario Generale della Nato Robertson, del rappresentante dell’Ue, Solana, e di altri esponenti europei ed americani, firmano finalmente un documento d’intesa. 

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