Storico aggiornamenti
Cronologia guerra:
2024
OTTOBRE
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Nel confermare il quadro generale , con i russi all'attacco in diverse direzioni del fronte principale, conquistando ogni giorno qualche villaggio o qualche area fortificata, va segnalata la fine della battaglia di Vuhledar, durata in realtà oltre due anni di logoramento senza progressi da parte russa, ma che in poco più di quindici giorni ha visto una delle più grandi sconfitte degli ucraini, con la perdita -pare- forse totale della 72^ brigata (unità di elite)ed un grandissimo numero di prigionieri. Assieme a Adviika e Bakhmut, Vugledar costituiva una linea di piazzaforti munitissime, che erano il perno operativo dell'intero fronte ucraino nel Donbass. Rimane in mano ucraina solo, più a nord Siversk, che sta per essere investita dai due lati dall'avanzata russa.
Nella zona di Kursk l'invasione in territorio russo del 7 Agosto, fermata già dopo una settimana, è sempre teatro di scontri molto duri. La zona russa occupata si sta riducendo lentamente, e la distanza tra le due punte di contrattacco russo, a ovest e est, è ormai assai ridotta. Sverdiklovo e Plekovo, i villaggi raggiunti dai russi a ovest e ad est, distano infatti una quindicina di chilometri, e lo spazio tra di essi è l'unica via di collegamento tra le forze ucraine impegnate in Russia e le proprie retrovie, con un'unica via di grande comunicazione, la H 07 che in territorio russo diventa P200.
Da mesi ormai gli ucraini conducono radi contrattacchi, e sempre più spesso cedono interi villaggi in pochissime giornate di combattimento. Il ritmo della guerra sta lentamente accelerando.
SETTEMBRE
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Dal fronte solo conferme della lenta ma non minimale avanzata russa in diverse direzioni. Vuhledar è circondata e ne è stata chiesta la resa, ed era l'ultima delle roccaforti ucraine sul fronte del Donbass pre escalation del conflitto.
Molto rilievo invece va dato alla modifica della dottrina russa sull'impiego di armi nucleari, si continua a sottovalutare incredibilmente la capacità e la volontà russa di esprimere la propria potenzialità militare. Fino all'assurdo che la Polonia (che non possiede,e neppure lontamente può costruire ,armi nucleari), ha risposto alla Russia che nel caso le userebbe anche lei.
Se da un lato le narrazioni fantasiose dell'occidente sono sempre più evidentemente favole smentite, il totale irrealismo dei responsabili politici europei comincia a superare ogni soglia di sopportazione, insistendo a sfidare le linee rosse che la Russia continua a porre. Più prudenti (sapendo forse meglio di cosa si parla) gli americani, che tuttavia insistono a stanziare miliardi di dollari in armamenti (miliardi che peraltro che rimangono in casa, essendo americane le aziende produttrici).
Eppure l'esperienza della guerra in Ucraina sta proprio a dimostrare che, superandole, la Russia non esita a mettere in atto le contromisure che ritiene più consone, esattamente come fece di fronte alla prospettiva ormai alle porte dell'allargamento della Nato a quel paese.
Intanto diverse fonti affidabili fanno ritenere che 4 (quattro) F16 sono stati distrutti nei loro hangar dai missili kinzal russi. Con quello abbattuto (o caduto) a fine Agosto sarebbero 5 su 6.
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Nonostante sul campo ci siano quotidianamente sviluppi significativi, la situazione generale è sempre la stessa.
Le direttrici di attacco russe si moltiplicano (Nord di Robotyne, verso Velyka Novositka, attorno a Vuhledar, a nord e sud di Pokrovsk, a Toretsk, a nord e sud di Siversk, a Nevske, a nord di Karkov, e su tutta l'area della spedizione ucraina in Russia a sud di Kursk, ormai ridotta a circa il 50% di quella del 14 agosto), segnando ovunque progressi significativi.
Attacchi ucraini a depositi di munizioni russi in un raggio di alcune centinaia di chilometri dal fronte hanno risultati visibili e molto pubblicizzati.
Di contro la situazione sul campo appare sempre più sull'orlo del collasso, anche se la capacità di resilienza degli ucraini è ancora significativa.
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La tendenza generale della guerra non si è modificata. I russi sul fronte principale continuano ad avanzare in diverse direzioni, ad un ritmo impensabile fino a un paio di mesi fa, anche se comunque con la consueta prudenza e via via consolidando le aree occupate. Gli Ucraini non riescono a stabilizzare il fronte.
L'avventura dell'invasione in Russia nella zona di Kursk appare ormai segnata, il contrattacco russo ha già eroso una parte consistente dei territori occupati di sorpresa nella seconda settimana di Agosto, soprattutto procedendo da ovest verso est su un fronte di parecchi chilometri. Il rischio di un gigantesco accerchiamento appare non così lontano.
Anche il tentativo ucraino di una nuova penetrazione in Russia ad ovest del fronte di kursk sembra abortito.
C'è un ricorso continuo e crescente da ambedue le parti ad armi avanzate dal basso costo di produzione, droni di vario tipo, robot terrestri d'attacco, aerei senza pilota, moto fuoristrada.
Se in queste condizioni il presidente ucraino parla di "piano per la vittoria" è evidente che ci stiamo avvicinando alla situazione di rottura, con l'escalation e l'estensione del conflitto con intervento direttto della Nato da una parte e l'inizio di reali trattative dall'altra.
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E' già in pieno svolgimento il contrattacco russo nella zona della penetrazione ucraina a sud di Kursk. Dopo le pesantissime perdite inflitte ai reparti ucraini penetrati in russia ed alle loro riserve, e lo stallo geografico delle ultime due settimane, i russi hanno sfondato il fronte sul lato occidentale, riguadagnando molto territorio ma soprattutto mettendo in crisi le unità ucraine lì ammassate, minacciate di accerchiamento. La scommessa ucraina di creare problemi ai russi invadendone una zona poco difesa non solo è fallita dopo una settimana, ma a distanza esatta di un mese si sta rivelando disastrosa(mossa disperata, come molti avevano detto fin dal 7 Agosto). Continua infatti intanto l'avanzata russa sul fronte principale, appena rallentata dai rinforzi inviati in tutta fretta . Ora agli ucraini tocca la difficilissima decisione di ritirarsi velocemente dall'area di Kursk , con un drammatico colpo al morale, oppure gettare altre unità nella sacca che si inizia ad intravvedere.
La velocità e costanza delle avanzate russe (e ritirate ucraine) fa pensare un un esercito ucraino ai limiti della capacità di resistenza, incapace di stabilizzare le zone del fronte dove i russi esercitano uno sforzo offensivo. I russi avanzano verso Kolisnykivka, Siversk, Chasiv Yar, Toretsk, Selidove, Hirnik, Vuhledar, e persino nelle isole del basso corso del Dnpr, alternando massicci bombardamenti e rapide puntate offensive, con una modalità completamente diversa dal passato anche recente, che dimostra una perduta capacità di resistenza degli ucraini.
Le dichiarazioni bellicose che continuiamo a sentire soprattutto in Europa appaiono sempre più insensate. Si fanno programmi di rilancio dell'industria bellica per fornire ancora armi agli ucraini nei prossimi anni, quando appare chiaro che, tra gigantesche perdite subite, riottosità ad ulteriore mobilitazione, cedimento del morale e soprattutto crescente divario materiale e tecnico i tempi di questa assurda guerra iniziano ad accorciarsi ed il momento per cercare una pace che non sia una resa incondizionata è forse già passato.
Restano i tentativi dei circoli bellicosi occidentali e degli ucraini di Zelensky ,sempre più disperati, di allargare la guerra direttamente alla Nato, con risibili operazioni di propaganda (i droni russi sulla Lituania (!!) e sulla Romania), pericolose tentazioni di provocazione (colpire centrali nucleari o città russe) tese a provocare reazioni scomposte da parte russa, proclami di future vittorie o allarmi di future invasioni.
L'economia in crisi, lungi dall'essere quella russa, è in modo sempre più evidente quella europea. Le sanzioni hanno funzionato in senso opposto, il prestigio internazionale occidentale è ai minimi storici, terribilmente aggravato dall'ignobile massacro che continua in Palestina. La tenuta sociale di molti paesi europei è in crisi.
L'effetto della realtà del fronte di guerra inizia a far emergere la falsità di innumerevoli narrazioni e fantasie propagandistiche che ci hanno accompagnato in questi 30 mesi.
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L'attacco ucraino in territorio russo è definitivamente cessato ed iniziano i primi contrattacchi russi. Da giorni ormai la situazione del fronte è fondamentalmente stabile. Su tutti gli altri fronti i russi continuano a mantenere l'iniziativa, premendo maggiormente ora in un punto ora in un altro. L'area più delicata (di fronte a Prokovsk) ha visto l'affuire di rinforzi ucraini il che ha contribuito a rallentare le avanzate russe, senza che si intravveda alcun cambio di prospettiva. Il ritmo dell'avanzata russa complessivamente rimane significativo.
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La situazione generale del fronte non è cambiata nell'ultima settimana.
Continua la presenza ucraina in territorio russo senza particolari variazioni territoriali, continua l'avanzata russa nelle zona centrale del fronte in diverse direzioni e con un ritmo più spedito rispetto al passato, tanto che si profilano almeno tre potenziali sacche di considerevoli dimensioni, la cui evoluzione può avere grande importanza nel prossimo futuro. (Seversk, Hirnyk e Vuhledar)
AGOSTO
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Dopo dieci giorni dall'attacco ucraino nella zona di kursk, che appare fondamente stabilizzato dalla reazione russa, gli ucraini hanno lanciato tra ieri e oggi un altro attacco più a nord, di fronte al villaggio di Tectino, a seguito di un altro attacco avvenuto nei giorni scorsi sul confine ancora più a nord, di fronte a Studenok. Ambedue questi attacchi sembrano essere stati fermati dalle difese russe a brevissima distanza dal confine. Assai più preoccupante è l'insistenza ucraina nel darsi come obbiettivo le centrali nucleari in controllo russo ,sia a Zaporizia che a sud di Kursk. Il continuo alzare il livello di provocazione pare lo strumento scelto dagli ucraini in questa fase di imminente tracollo del fronte principale, segnalato dal continuo avanzamento russo verso punti cardine del sistema di difesa nel Donbass.
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Continua la pressione russa sul fronte del Donetz, con risultati sempre più significativi. L'invasione ucraina della zona di Kursk non ha avuto particolare effetto sulla collocazione delle forza di attacco russo sul fronte centrale. Nella zona di Kursk, dopo la facile penetrazione dei primi tre/quattro giorni, pur con un continuo afflusso di forze fresche, non si verificano particolari ulteriori avanzamenti ucraini, trattandosi ormai di poche centinaia di metri in alcune direzioni; i russi sembrano aver stabilizzato il fronte su almeno tre lati (est, nord est e nord), passando in alcuni punti al contrattacco. Le truppe impegnate finora per il contenimento non sono state sottratte al fronte centrale.
Su quel fronte appare invece ancora molto aperta la situazione ad ovest, in direzione di Glushkovo, dove la popolazione russa è stata fatta evacuare in gran fretta in queste ore, e dove quindi è atteso un nuovo attacco ucraino, che potrebbe anche arrivare dalla zona di Studenok, dove già è stato fatto un inizio di invasione e sono- pare-disposte considerevoli forze pronte all'impiego e finora non utilizzate. Dal punto di vista militare l'operazione ucraina a kursk finora non pare abbia sortito risultati di valore strategico. Tuttavia è ancora in corso e le oltre trentamila unità impegnate (forse con altre 4 brigate di riserva) hanno certamente la possibilità di prolungare ed estendere i combattimenti, nonostante le pesanti perdite. Dalle dichiarazioni di Zelenski pare che gli ucraini abbiano intenzione di dare un significato politico rilevante al pezzetto di territorio rurale che controllano da una settimana, parlando di costruire un'amministrazione del territorio (con una serie di problemi costituzionali da affrontare).
Come dall'inizio di questa vicenda, i risultati militari sul campo contano assai di più delle esternazioni e narrazioni più o meno fantasiose. Pokrovsk, il centro nevralgico dell'intero schieramento difensivo ucraino nel Donbass, sta per essere investito dall'avanzata russa. A nord l'Ucraina sta utilizzando gran parte delle sue migliori unità e tutto l'appoggio Nato possibile per creare un reale minaccia al territorio russo, finora con scarsi risultati ma la situazione è tutt'altro che definita. E' sicuramente una fase decisiva della guerra, e si risolverà con una svolta in un senso o nell'altro molto probabilmente prima delle elezioni in USA, che sono il vero obbiettivo delle scelte dei vertici ucraini in questi giorni.
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Una fase decisiva della guerra in Ucraina appare in corso. Mentre su tutto il fronte "storico" i russi continuano ad avanzare, con operazioni lente e solidamente appoggiate, l'offensiva ucraina nel nord continua con crescente uso di forze. Lo sfondamento iniziale continua ad essere alimentato, ed i russi sembrano per ora averlo a malapena contenuto, stabilizzando la parte più a est e centrale, cedendo invece ancora terreno a Sudzha e a sud di questa cittadina. In diverse altre aree del confine russo sono in corso o stanno per avvenire ulteriori attacchi. Vengono segnalate due grandi concentrazioni di truppe ucraine una a nord del punto dell'attacco del 7 Agosto, una immediatamente a sud. Gli attacchi per ora sono spesso semplici puntate di gruppi meccanizzati veloci, ma fanno presagire l'intervento successivo di forze più consistenti.
Contemporaneamente gli ucraini tentano di ottenere dall'occidente ulteriori mezzi e autorizzazioni per colpire in profondità la russia (in particolare dagli inglesi l'uso degli storm shadows). Nelle foto che giungono dal fronte appaiono evidenziate le presenze di combattenti georgiani e polacchi. Il tentativo di allargare il conflitto è evidente, e le incursioni aeree attraverso la Bielorussia ne sono la prova più chiara.
Tatticamente il risultato di questi attacchi ripetuti e distanti tra loro non ha finora ottenuto lo scopo di rallentare l'offensiva russa, ma certamente ha provocato la necessità per i russi di schierare numerose forze lungo tutto il lunghissimo confine. L'evacuazione di un numero altissimo di civili (oltre 180000) dalle potenziali zone di combattimento è una fase propedeutica alle operazioni di contrattacco che i russi certamente metteranno in essere appena avranno raccolto forze sufficienti. Pare possibile, cercando una ipotesi di obbiettivo strategico alla presente offensiva, che nelle zone sotto controllo ucraino, soprattutto Sudzha ed i villaggi da Guyevo a Lyubimovka, essi tenteranno di trincerarsi e resistere fino all'eventuale fase di aperture di trattative, che molti danno per scontate nel caso dell' elezione di Trump, quindi fino all'inverno. In quel caso il controllo di un territorio russo anche piccolo creerebbe enormi difficoltà ad ogni trattativa e ad ogni ipotesi di cessate il fuoco, aumentando la possibilità che gli Ucraini continuino ad avere un pieno sostegno dagli USA. Allargare la guerra e contrastare ogni ipotesi di diplomazia sono gli evidenti obbiettivi ucraini di questa fase, al di là delle dichiarazioni di facciata.
9
Continua ad essere alimentato da una grande quantità di forze l'attacco ucraino in Russia, a sud di Kursk. Non è affatto chiaro dove relmente si sia spinto l'esercito ucraino, e dove i russi siano riusciti a stabilizzare il fronte. Dato il numero di forze impegnate, pare complessivamente oltre 12 brigate (oltre trentamila uomini) , con decine di tanks e centinaia di mezzi blindati, appare possibile una sorta di "scommessa all-in" da parte del comando ucraino, che infatti sta rinunciando a difendere le zone del fronte centrale dove i russi continuano ad avanzare. L'unico obbiettivo strategico in quella zona è la centrale nucleare posta a circa 30/40 chilometri dal fronte raggiunto dalle punte esploranti ucraine. Tuttavia solo i prossimi giorni ci faranno capire se e dove il fronte di kursk si stabilizzerà, se e quali forze i russi dovranno disimpegnare dal fronte centrale, se o cosa avverrà delle truppe ucraine impegnate nell'operazione in russia.
Purtroppo occorre anche segnalare che una minaccia a zone strategiche in territorio russo costituisce una delle condizioni primarie nella dottrina nucleare russa per l'utilizzo delle armi atomiche.
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Mentre sul fronte centrale continua la lenta avanzata russa, un nuovo importante fronte è stato aperto dagli ucraini a nord di Simi, con un improvviso attacco compiuto con forze rilevanti (regolari) e notevole dispiego di mezzi. Tale attacco è iniziato da circa 30 ore, ed ha investito un fronte di una decina di chilometri a nord di Sumi, direttrice Olashnya, nella provincia russa di Kursk, con esiti al momento incerti. La penetrazione ucraina appare abbastanza significativa, di almeno una decina di chilometri con la conquista di diversi piccoli villaggi . Le fonti ufficiali russe parlano di un attacco già respinto con grandi interventi di aviazione e artiglieria, ma anche di afflusso di rinforzi . D'altra parte gli ucraini vantano successi significativi, prigionieri russi e la continua avanzata delle loro forze in terreno russo.
Tenendo conto che tra il fronte aperto a nord di Karkiv dai russi ed al momento stabilizzato e l'area attualmente sotto attacco ucraino corrono quasi duecento chilometri, lo scopo e l'esito dell'attacco ucraino sono difficili da valutare. Comunque è la prima volta che importanti forze regolari ucraine penetrano in profondità in territorio russo (i precedenti tentativi erano affidati a mercenari o forze paramilitari, spesso di paesi Nato sotto veste di contractors).
E' una situazione potenzialmente esplosiva, da seguire con attenzione. Tra l'altro si pone il problema dell'utilizzo di armi Nato in territorio russo, fatto ancora non esplicitamente autorizzato.
Devo rilevare che nulla di tutto ciò viene segnalato dalla mappa ISW, nonostante siano passate molte ore dall'inizio dell'operazione e ci siano decine di fonti delle due parti che la confermano, compresi comunicati ufficiali delle autorità militari sia russe che Ucraine.
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L'unica variazione che pare rilevante rispetto alla situazione delle ultime settimane è nel probabile esaurimento del contrattacco ucraino a nord di Karkiv, che ha visti impegnati per settimane unità di elite , ma che non ha raggiunto alcun guadagno territoriale rispetto alle zone occupate dai russi. Sul resto del fronte continuano, con ritmo di nuovo
assai lento, i piccoli avanzamenti russi. La guerra di logoramento impostata dalle due parti, per scelta o necessità, continua , in attesa che qualcosa si muova sul fronte politico.
LUGLIO
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In questi giorni si inizia a notare una considerevole differenza tra quanto segnalato dalla mappa ISW e quelle fornite da altre fonti, sia filoucraine che filorusse. Infatti alcuni importanti progressi russi nella zona a sud ovest di Donetsk e la situazione a nord di Kharkiv vengono modificati con grave ritardo. In particolare appare sottovalutata la situazione a Kostiantynivka e Zelenavulytsia. A nord situazione di stallo.
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Continua la durissima battaglia a nord di Kharkiv, senza significativi spostamenti delle linee di contatto. Dopo oltre un mese di tentativi il contrattacco ucraino non ha raggiunto lo scopo di far ritirare i russi dalla zona delicatissima occupata, pur sacrificando alcune tra le migliori unità rimaste. Su tutto il resto del fronte centrale continua la lenta e almeno apparentemente inarrestabile avanzata dei russi, che hanno occupato numerosi villaggi in più direzioni. Giungono un gran numero di filmati su proteste in ucraina per la mancanza di elettricità, e diversi che mostrano auto degli arruolatori bruciate. Mentre il parlamento europeo nella prima seduta invita gli ucraini ad usare le armi occidentali sul territorio russo, Zelensky telefona a Trump per un confronto sulla ricerca di una via d'uscita dalla guerra.
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Continua senza fatti decisivi la durissima battaglia a nord di Karkov. In tutto il fronte centrale i russi avanzano ogni giorno in diverse direzioni, con un ritmo costante di prudenti avanzate. Il Lugansk è praticamente tutto sotto controllo russo. Da segnalare che, più a nord, i russi nell'ultima settimana hanno distrutto una decina di ponti nelle retrovie ucraine, facendo pensare ad una preparazione (o finta) per un'offensiva in quell'area. Zelensky, in contrasto con la legge da lui voluta, ha chiesto alla Russia di partecipare ai futuri colloqui di pace.
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Mentre prosegue a nord di Karkov il contrattacco ucraino senza esiti, nel centro dela città i russi hanno improvvisamente attraversato il fiume e tagliato la principale via di rifornimento ucraina. In almeno altre quattro direzioni sul fronte principale le lunghe battaglie posizionali stanno subendo anomale accelerazioni, con significative avanzate russe a sud di Chasiv Yar, di Niu york, Vasiukiva,Vasilivska, Pivdenne, Novoselivka. Continua ad essere molto alto il tasso di perdite da ambo le parti, ma soprattutto da quella Ucraina, che appare quasi priva di difese antiaeree, anche per la perdita di numerosi lanciatori dei sistemi d'arma antiaerei. Da quasi un mese la quantità di perdite quotidiane ucraine appare stabilmente il doppio dei mesi precedenti. Tuttavia non vengono segnalate ad oggi significative defezioni ed il numero dei militari che si consegnano prigionieri rimane assai basso.
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Tutto il lunghissimo fronte è segnato da combattimenti sempre più intensi. La pressione russa continua, per la prima volta si segnala un significativo avanzamento verso Neu York, anche se per il resto continua la lenta avanzata russa. A nord continuano violentissimi combattimenti, con gli ucraini che cercano di ottenere qualche successo locale probabilmente in vista della riunione Nato in corso. Sembra che i russi abbiano deciso di fortificarsi in quella zona e non di procedere nella spinta offensiva.
Va segnalata la notizia che sul confine tra Polonia e Bielorussia si sono svolte manovre congiunte con forze di terra aviotrasportate cinesi. Una evidente risposta alle missioni di paesi Nato in Estremo Oriente. La Cina infatti sta molto alzando il tono di critica alla Nato, accusata di fomentare tensioni non solo in Europa ma anche nel Pacifico.
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“Putin ha articolato una teoria della vittoria che presuppone che le forze russe saranno in grado di continuare ad avanzare gradualmente e in modo strisciante per un tempo indefinito, impedendo all'Ucraina di condurre con successo operazioni di controffensiva operativamente significative e vincendo una guerra di logorament contro le forze ucraine" .
ISW, dopo due anni di fantasiose interpretazioni degli avvenimenti ucraini e di pura propaganda, scopre improvvisamente quello che analisti di tutto il mondo ribadiscono almeno dalla fine del 2022.
Dalla sua mappa emergono anche oggi i soliti limitati ma cumulativi avanzamenti russi in diverse direzioni, oltre ad un nuovo attacco russo a nord di Karkiv, con l'occupazione del villaggio di confine Kozachok. Un altro piccolo fronte su cui gli ucraini dovranno di nuovo impegnare forze di contenimento.
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Russian forces recently advanced near Vovchansk, Chasiv Yar, Avdiika, and the Donetsk-Zaporizhia oblast border area.
Questa la sintesi di oggi di ISW, la cui mappa continua a registrare, anche se molto più prudentemente di altre, i continui piccoli avanzamenti russi in molte aree del fronte, tra cui quella assai importante di Chasiv Yar. Pare spegnersi lentamente il tentativo ucraino di riconquistare territorio a nord di Karkiv, che da settimane registra combattimenti sanguinosi. Il livello delle perdite quotidiane ucraine rimane molto alto, soprattutto nelle aree centrali del fronte.
Da segnalare il primo tentativo UE di parlare di trattative, con la imprevista missione di Orban a Kiev, nel suo primo giorno di presidenza.
GIUGNO
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Da oltre 15 giorni la situazione mostrata dalla mappa ISW è sostanzialmente stabile. La spinta russa in diversi punti del fronte pare essere rallentata, o comunque non ottiene da giorni modifiche territoriali particolarmente significative. Tuttavia è costante. I russi hanno occupato gran parte delle isole alla foce del Dnpr. I combattimenti continuano furiosamente soprattutto nella zona a nord di Karkiv.
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Sostanzialmente nulla di nuovo, salvo il costante avanzare dei russi su più direttrici e il sanguinoso scontro a nord di Karkov.
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Come era troppo facile da prevedere, i russi hanno aperto un nuovo fronte (per ora piccolo, conquistando il villaggio di confine di Ryzhivka, a nord ovest di Simi e di Karkov), con l'ovvio obbiettivo di richiamare altre forze ucraine. Sugli altri fronti, sempre più sguarniti, i russi premono e continuano a guadagnare terreno in almeno cinque direzioni.
Va sottolineato come da dieci mesi, terminato il sanguinoso e disastroso tentativo ucraino di controffensiva, su tutta la linea del fronte i russi hanno continuato a guadagnare terreno, senza mai arretrare, neppure temporaneamente o localmente, nonostante i continui contrattacchi.
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Russian forces recently advanced southeast of Kupyansk, near Chasiv Yar, west of Avdiivka, and southwest of Donetsk City.
Questo il commento odierno di ISW alla situazione sul fronte. Mentre a nord di Karkiv i russi attestati sul fiume continuano a respingere i contrattacchi ucraini, in diverse zone del lunghissimo fronte si segnala una continua pressione russa con significativi guadagni di terreno.
3
La situazione complessiva del fronte sembra stabile, ma vanno segnalati pesanti contrattacchi ucraini sul nuovo fronte nord di Karkov, senza esiti particolari. Per ora sembra confermata la finalità limitata dell'avanzata russa in quella zona, tesa ad impegnare importanti forze ucraine mentre prosegue l'attacco nella zona di OCHERETINO, che sta portando al lento superamento della zona collinare e più difendibile di quel fronte.
Il Dnpr è tornato abbastanza ricco di acqua ed assolve nuovamente la funzione di importante barriera naturale.
MAGGIO
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Moltissimi (forse 80.000) ucraini sono stati rischierati sul fronte nord di Karkov, e stanno provando a riconquistare le aree occupate dai russi, che da parte loro non sembrano aver deciso di continuare l'avanzata ma sembrano attestati in difesa, come loro costume e come segnalavamo la scorsa settimana. Sugli altri fronti continuano ad avanzare, con l'usuale lentezza ma anche senza cessare mai di occupare posizioni più favorevoli. Il Lugansk è quasi totalmente sotto controllo russo.
Le perdite ucraine sono le maggiori degli ultimi mesi, ogni giorno perdono uomini e artiglieria in grandi quantità.
La possibilità per i russi di aprire un ulteriore fronte dal lunghissimo confine nord incombe come una minaccia esiziale per l'esercito ucraino che sta spostando le ultime riserve. Non si vede come possa aiutare la situazione l'eventuale uso di qualche missile occidentale sul territorio russo, come suggerito dal discutibile Stoltenbergh, se non per alzare il livello del pericolo di guerra globale: come altre volte sembra quasi che si vogliano cercare provocazioni-magari bombardando grandi città e uccidendo molti civili- sperando in una reazione nervosa russa che consenta alla Nato di intervenire direttamente. Le difese antiaeree russe infatti dimostrano di essere più che in grado di proteggere i propri centri vitali (ad esempio la percentuale di Himars abbattuti sembra essere altissima), ma attacchi come quello alla stazione russa di rilevamento precoce antimissili balistici nucleari "Voronezh-DM" di Armavir sembrano voler andare verso un’ulteriore escalation.
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La penetrazione russa a nord di Kharkiv procede lentamente nel cuneo a ovest, mentre nella parte est si è attestata lungo il fiume Vovcha, tagliando a metà la cittadina di Vovchansk. Procede, sempre lentamente, ancora ad est di tale cittadina. Le forze impiegate non fanno pensare a tentativi di sfondamenti rilevanti o decisivi. Fermo restando che la eventuale caduta di Vovchansk sarebbe estremamente pericolosa per l'intero fronte nord, resta il dubbio se la linea del fiume sia una linea di difesa estrema degli ucraini, oppure l'obbiettivo tattico russo per mettere in sicurezza il confine di Belgorod, dove negli ultimi due anni gli ucraini hanno lanciato diverse incursioni in territorio russo. Certamente resta il fatto che molte brigate ucraine sono state spostate da altre zone per tentare di stabilizzare il fronte, cosa che certamente era il primo obbiettivo dell'offensiva russa. Staromaiorske, Rabotino, Krasnohorivka, Novooleksandrivka, Klishchlivka sono infatti villaggi occupati negli ultimi giorni dai russi lungo tutto il fronte sud/centro, in cinque direzioni diverse, approfittando con tutta evidenza del ritiro verso il fronte nord di brigate ucraine che difendevano da anni quei territori. I combattimenti continuano ad essere estremamente intensi, e prosegue il dissanguamento dell'esercito ucraino, che è in attesa delle nuove reclute secondo i nuovi criteri di mobilitazione. Non ci sono tuttavia segnali di cedimenti importanti dell'esercito, anche se da mesi la dinamica della guerra ha imboccato la strada univoca del lento, costante e irreversibile arretramento del fronte ucraino. Dal 20 Maggio il mandato presidenziale di Zelensky è scaduto , senzaelezioni in vista. Essendo questo fatto rilevato dall'Economist (Europe Times up), oltre che ovviamente dalla comunicazione russa, potrebbe configurarsi un tentativo di pressione anche occidentale sullo stesso Zelensky per invitarlo a modificare le sue impostazioni sul terreno diplomatico.
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Volchansk ancora parzialmente in controllo Ucraino, anche se lentamente i russi avanzano. Esattamente come in almeno altri quattro o cinque punti del lunghissimo fronte. Pare che in questi giorni le perdite ucraine siano state assai più elevate del solito, anche se non c'è giornata da mesi che non riscuota il suo pesantissimo tributo di vittime. La riproposizione del piano di pace di Istambul 2022 fatta da Putin a Pechino è stata come al solito respinta, anche se è evidente a chiunque che gli obbiettivi Nato di riconquista del Donbass e in particolare della Crimea appartengono da venti mesi al mondo della fantasia.
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L'attacco russo a nord di Karkov è continuato in questi ultimi due giorni, estendendo l'area di controllo russo in profondità ed estensione (ad oggi circa una quarantina di chilometri di ampiezza e una decina in profondità) ed avvicinando le due direttrici di attacco (direttamente verso Karkov e verso Vovchansk). E' evidente un primo obbiettivo, distogliere ulteriori forze ucraine dal Donbass, dove continua la pressione russa. Non esistono ancora elementi che facciano intuire la portata dell'attacco in termini più generali. Vovchansk è quasi circondata e la sua presa creerebbe un gravissimo problema per tutto lo schieramento ucraino sul fronte nord. Gli ucraini hanno fatto saltare alcuni ponti sul Severskii Donec, e questo potrebbe creare ulteriori problemi al loro fronte. Da segnalare il ricambio ai vertici dello stato Russo, con la sostituzione (e promozione) del ministro della Difesa Shoigu e la nomina di un economista al suo posto, con il dichiarato intento di modernizzare ed integrare la produzione bellica nell'apparato militar-industriale. Risposta purtroppo molto concreta al continuo chiacchiericcio (e scomposto aumento di risorse ) occidentale sulla necessità di riarmare l'Europa per preparare la guerra alla Russia. Come sempre, "preparare la guerra" provoca una reazione a catena e alza il livello del pericolo di guerra reale. Altro che "si vis pacem": ogni minaccia e dichiarazione e stanziamento inevitabilmente fa aumentare specularmente le stesse scelte della controparte.
10
La situazione sui fronti è la stessa delle ultime settimane, ma la novità odierna è che i russi hanno effettuato un'avanzata di una certa consistenza, su un fronte di diversi chilometri e su due direttrici a Nord, immediatamente sopra Karkov. Da quella zona erano sempre partite le puntate verso Belgorod delle truppe ucraine e delle forze antirusse, ma non era mai stata luogo di attacchi russi significativi. Improvvisamente Karkov, la seconda città ucraina, si trova a meno di 25 chilometri da un fronte in movimento. Sommato alla difficilissima situazione del fronte di Adviika, questo attacco - finora limitato ad una profondità di un chilometro - se continuato potrebbe portare a sviluppi importanti della situazione complessiva.
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Da segnalare la costante pressione russa lungo tutto il fronte, l'allargamento come prevedibile del cuneo di Ocheretyno. Continuano i contrattacchi ucraini sulla linea di penetrazione russa, sempre con grandi perdite di uomini e mezzi. La questione più rilevante pare il tentativo di Kiev di forzare all'arruolamento le centinaia di migliaia di ucraini che hanno cercato di evitarlo, sia in patria che soprattutto all'estero, introducendo vincoli ai rilasci delle documentazioni che consentono loro di vivere negli altri paesi europei. Di elezioni in Ucraina non si parla più, pur essendo scaduto il mandato presidenziale. Nè di trattative. La messianica attesa di nuove armi Nato è attualmente l'argomento che domina la propaganda di guerra.
APRILE
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Mentre continua su tutto il fronte la pressione russa, come previsto la presa di Ocherethyne ha spalancato ai russi la possibilità di ampliare dai due lati della ferrovia le zone controllate, tanto che ormai quel saliente è penetrato a fondo nelle difese ucraine. Se i contrattacchi non avranno esito, come finora accaduto, la linea del fronte dovrà subire un arretramento significativo su un'ampia area. Sono stati ritirati dal fronte gli Abrams statunitensi sopravvissuti ai primi giorni di combattimento (persi almeno 5 su 31, quasi il 20%). I russi segnalano l'abbattimento dei primi ATACMS, i nuovi missili a media gittata forniti dagli statunitensi. Procede con difficoltà e dissensi la nuova leva di massa ucraina, rivolta ai giovani sotto i 27 anni e agli espatriati.
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Ocheretyne. Su questo villaggio si sta concentrando lo scontro. I russi sono penetrati all'interno della località. Il paese, che è posto tra alture al centro di una linea collinare parallela al fronte sia verso nord che verso sud, è una chiave di volta che regge l'attuale linea in quella zona. Su altri punti del fronte continua la pressione russa e si ripetono i tentativi ucraini di rallentarla. Da segnalare, per la sua straordinarietà, l'abbattimento di un bombardiere strategico russo (TU-22M3) da parte degli ucraini, utilizzando un sistema d'arma di costruzione russa e abbastanza obsoleto (S200).
17
Merita riferire il seguente giudizio di fonti interne all'esercito USA: "Il combattimento moderno è stato evoluto dalla Russia in una situazione in cui la grande battaglia strategica sta diventando obsoleta a causa dell’onnipresente ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), che bandisce la nebbia della guerra, a favore di uno stile “a spizzichi e bocconi” di operazioni su piccola scala, che cercano di raggiungere un obiettivo operativo più grande attraverso un accumulo quasi invisibile ma persistente di piccoli guadagni tattici appena percettibili, simili a un gruppo di piccole perdite che riempiono gradualmente un serbatoio" (fonte: https://www.youtube.com/watch?v=WW0hUfdrGbA). Questa descrizione si attanaglia perfettamente a quanto continua ad avvenire sul fronte e che da settimane prosegue immutato come modalità. Sia in direzione di Chasiv Yar che di Krasnohorivka e di Ocheretine l'avanzata russa continua costante. La riva sinistra del Dnpr è da tempo sotto controllo russo totale. La mobilitazione di nuove leve di giovani ucraini riflette la carenza di uomini che, assieme all'esaurimento delle riserve di materiali sta rendendo la situazione ogni giorno peggiore.
15
Lo schema di attività sul fronte non cambia. Continuano le lente avanzate dei russi, con un crescente consumo da parte ucraina di riserve e soprattutto artiglierie nel tentativo di rallentarle.
Le direttrici di attacco sono le stesse segnalate nei giorni scorsi.
8
Novokalynove: un villaggio ad una ventina di chilometri dal principale teatro di combattimento (a nord di Adviika), improvvisamente attaccato dai russi che hanno guadagnato un paio di chilometri di territorio è un buon esempio della fase attuale dei combattimenti. I russi premono in alcune principali direzioni, dove vengono contrastati dagli ucraini che però devono inviare continuamente riserve da altre zone. Questo indebolisce le difese in altri settori, che quindi diventano oggetto di avanzate russe improvvise. Alcuni elementi generali appaiono consolidati: la pressione russa è costante su tutto il fronte; i contrattacchi ucraini sono limitati ai punti più difficili, e coinvolgono le riserve strategiche. La superiorità aerea e di artiglieria russa è crescente. Finora i russi non sembrano adottare tattiche rischiose, ma un lento progredire che prevede il consolidamento di ogni avanzata anche minima. Per gli osservatori rimane assai basso il numero di soldati ucraini che si arrendono, anche perchè a partire dalla sconfitta di Adviika evitano di finire circondati e si ritirano progressivamente, pur subendo forti perdite. Sulla mappa ISW si vedono chiaramente le direttrici di attacco russe, Chasiv Yar in particolare.
4
Non cambia la fase, i russi continuano la lenta avanzata in diversedirezioni ma soprattutto nella zona di Chasiv Yar e a sud di Siversk. ISW segnala, come da noi fatto qualche giorno fa, la presenza sul campo di forze corazzate russe a livello di battaglione, finora mai impegnate. La ritorsione russa al massacro di civili a Mosca, compiuti secondo i russi da esecutori islamisti guidati dai servizi segreti ucraini e occidentali, si concentrerà presumibilmente sui vertici dei comandi di intelligence ucraina, almeno secondo quanto dichiarato dai vertici militari russi, ripresi da fonti occidentale. Nessun segnale di attività diplomatiche da parte europea, ed elezioni presidenziali ucraine (che dovevano svolgersi entro fine Marzo) rimandate sone due. Numerosi cambiamenti al vertice delle istituzioni ucraine sono avvenuti nella scorsa settimana, su nomine dirette di Zelensky. L'età per l'arruolamento obbligatorio in Ucraina è stata allargata ai 25 anni.
1
Un'importante battaglia viene segnalata attorno alle punte di avanzamento russe nella zona di Konstantinovka and Novodmitrovka, con notevoli forze impegnate dagli ucraini in un contrattacco senza esiti e con gravi perdite. Complessivamente continua il lento progresso russo su diverse direttrici, con quadagni territoriali giornalieri assai
limitati, salvo la zona di Pervomaiske dove ISW segnala significativi avanzamenti.
A tutti gli effetti pare che continui la strategia russa del logoramento progressivo delle forze ucraine senza alcun tentativo di puntate importanti (anche se diverse fonti segnalano un assalto a livello di battaglione corazzato-senza particolare esito e probabilmente con importanti perdite - cosa finora mai avvenuta, nella zona antistante Adviika - che ormai è una decina di chilometri dietro la linea del fronte). Continuano ad essere rilevanti le perdite ucraine sui diversi fronti, in uomini e negli ultimi giorni anche in carri armati, tra cui diversi Abrams, e in sistemi di difesa antiaerea.
MARZO
27
Dalla presa di Adviika continua lo stesso scenario: lente e diffuse avanzate russe in diversi settori del fronte, prevalentemente ad ovest di Adviika. Continuano i contrattacchi ucraini, che non riescono ad interrompere i guadagni territoriali russi. Sono praticamente cessati i tentativi di entrare in territorio russo nella zona di Belgorod da parte di truppe ucraine o volontari antirussi di varie provenienze. Chasiv Yar, più a nord, appare il prossimo obbiettivo di rilievo per le truppe russe.
21
Continua senza particolari cambiamenti la fase di lenta avanzata dei russi in diverse direzioni, particolarmente ad ovest e nord ovest di Adviika, nonchè il tentativo ucraino di attaccare direttamente il territorio russo a sud di Belgorod, sia con azioni di terra (finora senza risultati significativi nonostante le grandi perdite) che con bombardamenti su villaggi e città di confine.L'intensità degli scontri in questo settore appare scemare, finite le operazioni di voto in Russia che erano presumibilmente l'obbiettivo politico più che militare di questi attacchi.
15
Lungo tutto il fronte continua la lenta avanzata russa, e vengono segnalati ripetuti tentativi ucraini di rallentare i progressi Russi, forse per dare tempo nelle retrovie alla costruzione di nuove linee difensive. Negli ultimi tre giorni sono in corso diversi e massicci tentativi di truppe speciali ucraine definite "di russi antiputiniani", di penetrare in territorio russo a nord di Kursk e verso Belgorod. La violentissima reazione russa ha finora fermato tali attacchi al confine, con un elevatissimo numero di perdite di uomini e mezzi. Pare un costoso tentativo di intervenire sulle elezioni russe, a costo di oltre 1500 perdite (per ora),senza alcuna logica militare.
10
Dopo la caduta di Adviika il fronte non si è ancora stabilizzato. Continuano contrattacchi ucraini verso le punte di avanzamento russe in diversi punti del fronte, con l'esito di rallentarne l'avanzata. I combattimenti segnalati sono assai sanguinosi. Tuttavia ogni giorno si segnala qualche pezzo di territorio che entra in controllo russo, in particolare a ovest di Adviika e attorno a Chasiv Yar. In Ucraina si inizia a pensare ad una leva femminile. Diverse fonti segnalano la distruzione di una seconda batteria di Patriot.
4
Numerosi contrattacchi ucraini, con l'utilizzo di numerose brigate, tentano di rallentare l'avanzata russa a ovest di Adviika, probabilmente per dare il tempo nelle retrovie di predisporre qualche linea di difesa. Vengono di conseguenza segnalati scontri estremamente sanguinosi, e la perdita da parte ucraina di numerosi mezzi corazzati, compreso almeno uno dei 31 Abrahms forniti dagli USA.
FEBBRAIO
28
Continua il trend iniziato con la conclusione della battaglia di Adviika. I russi avanzano lentamente in diverse direzioni, soprattutto nell'area retrostante Adviika. Numerosi contrattacchi ucraini senza esito vengono segnalati ma appaiono privi di un coordinamento strategico e di ogni reale efficacia. Con tutta evidenza non esiste alcuna seconda linea di difesa solidamente fortificata ucraina, almeno nei territori direttamente a ovest di Adviika. La linea del fronte non appare più stabilizzata come nel precedente anno di guerra. La sensazione di una svolta irreversibile traspare sia dalle dichiarazioni (ed i tentativi di correre ai ripari) occidentali, sia dal tono dei comunicati russi che non sono trionfalistici ma sicuramente trasudano ottimismo. Tuttavia non si coglie da nessuna parte alcun tentativo di iniziare percorsi diplomatici, anzi si susseguono le dichiarazioni di guerra infinita (alcune allucinanti) a prescindere da quanto avviene sul campo.
25
La grande battaglia di Adveeka è appena terminata (una delle più lunghe della storia moderna, durata circa dieci anni), e ancora il fronte non si è stabilizzato (se mai tornerà a stabilizzarsi). Lentamente ma in numerose direzioni i russi stanno avanzando, villaggio per villaggio. Tuttavia sembra che, contrariamente a Backmut, gli ucraini siano riusciti in extremis a portare in salvo gran parte delle migliaia di uomini a mezzi che resistevano in città, per ora si parla da diverse fonti di poche centinaia di prigionieri, anche se durante la ritirata le perdite sono state rilevanti. Per la prima volta gli ucraini hanno rinunciato a resistere a tutti i costi. I russi avanzano anche in altre località del fronte, con la solita lentezza. In questa guerra pare che siano scomparse le possibilità di grandi operazioni meccanizzate. La riva sinistra del Dnepr è tornata totalmente sotto controllo russo.
17
La battaglia di Adviika , che dura praticamente in forme diverse da quasi esattamente dieci anni (6 Aprile 2014), e si è fatta durissima dal 14 Febbraio di due anni fa, è di fatto conclusa. I russi sono entrati oggi nel centro città ed in diversi quartieri, mentre gli ucraini stanno tentando una ritirata assai rischiosa, attraverso un corridoio senza strade principali largo meno di 600 metri. Ritirata decisa con gigantesco ritardo, esattamente come a Backmut. Tuttavia forse in tempo per portare in salvo parte significativa dei moltissimi soldati là
impegnati.
Entro pochissimi giorni tutti i media,e forse persino la nostra stampa e tv, prenderanno atto della sconfitta ucraina. Le diverse propagande tenteranno di darne le loro contrastanti letture. Per la Nato sarà (come per Backmut) un fatto militarmente di scarso rilevo, molto meno importante di qualche colpo di mano con droni esplosivi nelle retrovie russe, mentre per Putin sarà il fiore all'occhiello per la sua campagna elettorale - il voto è tra il 15 e il 17 Marzo - (i tempi sembrano studiati con il cronometro e probabilmente lo sono stati), e la dimostrazione ai russofoni del Donbass (e non solo) che la madre Russia è in grado di difenderli. Inoltre la Russia non perderà l'occasione per dimostrare al mondo di poter non solo tener testa alla Nato, ma di avanzare sul terreno più conteso e fortificato di tutta l'Ucraina. Se poi la data degli attacchi decisivi è stata predisposta in considerazione delle elezioni presidenziali, sarebbe una prova che i russi stanno usando il loro potenziale militare con attenta pianificazione e limitato e controllato uso delle risorse.
Il cambio di comando dell'esercito ucraino, voluto da Zelensky una settimana fa, ha in pratica coinciso con la decisione di ritirarsi, che era da mesi la tesi del comandante sostituito. Paradossi.
In termini strategici la situazione si modifica solo nel senso che se ne accentuano le caratteristiche di fase (lenta ma apparentemente inarrestabile avanzata russa, degrado del morale ucraino e contrasti nel comando, difficoltà di "tenere un fronte di 1500 chilometri" basandosi su zone estremamente fortificate, esaurimento delle risorse materiali e soprattutto umane).
C'era ancora chi sostiene che la situazione è di "stallo" e che dunque occorre programmare riarmi e sostegni per far sostenere all'Ucraina una guerra di lungo o lunghissimo periodo. La situazione sul fronte non si fa influenzare dai desideri, e parla un linguaggio chiaro, che dovrebbe portare a decisioni politiche realistiche e conseguenti.
In questo caso la mappa ISW degli USA è stata aggiornata con grande velocità e coerenza con altre fonti.
15
Continua la fase di lento avanzamento e riposizionamento russo su gran parte del fronte. Adviika è sempre più strettamente avvolta dalle aree in controllo russo. Per ora non si notano cambiamenti nelle strategie Ucraine, dopo il cambio di comando. Le dichiarazioni di parte Nato/Ue fanno intendere che si dà per scontata una guerra di lungo o lunghissimo periodo. Del tutto assenti gli obbiettivi che si vogliono perseguire, una volta constatato che ogni ipotesi di riconquista ucraina dei territori in controllo russo è assolutamente cancellata dalla realtà sul campo (evidente da almeno sei mesi). Intanto continua il massacro di intere generazioni di ucraini e di decine di migliaia di soldati russi.
8
Con una repentina accelerazione degli attacchi russi all'altezza del lago artificiale, Adviika sta per trasformarsi in una sacca isolata, che potrebbe diventare una sconfitta molto più pesante di Backmut. Anche per dissidi sulle decisioni relative giunge notizia del licenziamento del comandante in capo Ucraino, Zalzhnyi, che da mesi suggeriva il ritiro. Intanto il parlamento ucraino approva quasi all'unanimità una nuova mobilitazione di massa, per coprire le perdite sul fronte.
6
Continuano i riposizionamenti tattici russi con la conquista di posizioni favorevoli lungo tutto il fronte. La situazione di Adviika è di giorno in giorno più precaria, ormai tra i due lati della sacca la distanza è di circa due chilometri, e in città i combattimenti sono in corso da almeno cinque direzioni diverse. In qualche punto del fronte assistiamo a tentativi di contrattacco ucraino, senza esiti significativi.
1
Come da settimane, lungo tutto il fronte si susseguono piccoli attacchi e avanzamenti russi. Attorno e dentro Adviika continuano gli scontri, mentre a nord soprattutto nella zona di Kupiansk i combattimenti sono intensi, anche per i numerosi contrattacchi tentati dagli Ucraini per ora senza alcun esito. Sta per entrare in vigore una nuova legge ucraina estremamente cogente per la mobilitazione di tutti gli uomini , compresi quelli che si sono rifugiati all'estero, con l'evidente obbiettivo di colmare le gigantesche perdite subite in modo da provare a contrastare l'avanzata russa.
GENNAIO
24
Da qualche giorno la mappa ISW ha introdotto una nuova forma di segnalazione degli spostamenti del fronte, indicando in rosso le aree “occupate dai russi nelle ultime 24 ore”. Questa segnalazione sostituisce quella che ha adottato per mesi segnalando in blu le “avanzate ucraine nelle ultime 24 ore”, che aveva introdotto all’inizio della “controffensiva” di Giugno clamorosamente e sanguinosamente fallita.
E’ la presa d’atto anche dell’Istituto vicino ai servizi statunitensi della situazione reale sul campo di battaglia, che esclude ogni possibile ripresa degli attacchi ucraini e sposta l’attenzione sui progressi russi sul terreno. Negli ultimi giorni continua infatti il lento riposizionamento offensivo delle forze russe.
21
Continua e si intensifica la pressione russa lungo tutto il fronte. Praticamente ovunque si segnalano riposizionamenti e piccoli avanzamenti, in alcuni casi anche di chilimetri. Adviika e sempre più stretta tra le due linee di avanzata russa. Diverse fonti segnalano aumenti nelle perdite quotidiane degli ucraini. La perdita di un Beriev A 50* da parte dei russi, invece, la cui dinamica non è chiara, rimane il più importante successo tattico ucraino negli ultimi mesi.
* aereo AWACS (Allarme precoce e Controllo)
14
Continua su tutto il fronte la pressione russa. La riva sinistra del Dniepr è ancora area di combattimento nella sacca sempre più ristretta occupata dalle forze speciali ucraine. Adviika è sotto attacco da diverse direzioni. Secondo ISW gli Usa hanno dichiarato di cessare gli aiuti fino a nuove determinazioni del Congresso. La GB ha stipulato un accordo bilaterale con l'Ucraina che prevede ulteriori aiuti militari e l'impegno ucraino a difendere la Gran Bretagna.
7
Continuano le lente avanzate tattiche russe in diversi punti del fronte. Di fronte a Kerson, sulla riva sinistra del fiume, le teste di ponte ucraine sono pressochè state cancellate. Nei punti dove durante l'estate la fallimentare e sanguinosissima "controffensiva" ucraina aveva guadagnato qualche chilometro di spazio davanti alle linee difensive russe (Rabotino,e a sud di Backmut) i russi hanno ripreso le postazioni lasciate a luglio. Adviika è sotto attacco da almeno una decina di direzioni.
2
Continuano in molti punti del fronte attacchi russi "di posizionamento". Il tentativo ucraino di stabilire una testa di ponte sulla riva sinistra del Dnipr all'altezza di Kerson, insistito per mesi, appare sempre più senza prospettive. Assume sempre più rilevanza lo sforzo russo di acquisire il massimo controllo possibile dello spazio aereo.
2023
DICEMBRE
26
Marinka, dopo due anni di combattimenti, è sotto controllo dei russi, che avanzano lentamente in decine di punti lungo il fronte, superando in molte località le linee di difesa ucraine. Non si vedono su mappa operazioni militari di rilevante impatto, ma piccole continue prese di posizioni avanzate, anche di qualche chilometro.
18
Le forze russe hanno condotto una serie di attacchi missilistici e con droni contro l'Ucraina nella notte tra il 16 e il 17 dicembre.
Il 17 dicembre le forze russe hanno condotto, avanzando in alcune aree, operazioni offensive: lungo la linea Kupyansk-Svatove-Kreminna; vicino a Bakhmut; vicino a Adviivka; a ovest e sud-ovest della città di Donetsk; nell'area di confine tra le regioni di Donetsk e Zaporizhia; nella Zaporizhia occidentale.
10
Come da oltre due settimane, in decine di punti lungo il fronte i russi conquistano posizioni più favorevoli. Continua il lento accerchiamento di Adviika. Anche la mappa ISW inizia a dare conto di queste piccole ma continue variazioni del fronte.
NOVEMBRE
30
Fronte complessivamente stabile. Continua la pressione russa attorno ad Adviika e in numerose località da Nord a Robotino.
22
In una settimana praticamente niente di nuovo, i russi continuano a rosicchiare posizioni in diversi luoghi del fronte, in particolare ad Adviika anche da sud. Continua il logoramento sistematico delle forze ucraine, che hanno cessato per ora i tentativi di supportare la testa di ponte sulla riva sinistra del Dnepr.
15
Situazione ormai definita per la fase. Russi in lenta avanzata attorno a Adviika, che rischia di essere la prossima eclatante sconfitta ucraina, in una guerra il cui esito sembra segnato. Lo stesso accade in diverse altre località lungo tutto il fronte, tra cui quella a sud di Backmut dove le poche posizioni prese dagli ucraini durante i mesi di
“controffensiva” vengono riprese una ad una.
Incomprensibilmente continuano i tentativi ucraini sia di contrattaccare a nord che di consolidare le posizioni sulla riva sinistra del Dnepr, senza alcuna prospettiva, con il ripetersi quotidiano di perdite in uomini e mezzi.
Probabilmente, salvo accelerazioni improvvise di carattere più politico che militare, questo sarà il quadro dei prossimi mesi. Quindi assolutamente non uno “stallo”, come molti iniziano a dire, ma una lenta evoluzione verso un esito ormai evidente.
La mappa ISW è sempre in ritardo sulla segnalazione dei piccoli progressi territoriali russi, ma anche i commenti dell’Istituto hanno iniziato a riflettere il clima pessimistico che aleggia attorno a questa sanguinosissima guerra, i cui esiti sono ben diversi da quelli inizialmente ipotizzati dall’Istituto stesso.
La mappa comunque rimane un punto di riferimento sostanzialmente attendibile.
9
La mappa ISW non segnala variazioni significative del fronte, ma altre mappe indicano avanzate russe a Nord di Avdiivka (qualche centinaio di metri) e soprattutto a sud di Backmut, dove avrebbero rioccupato Klishkhiivka.
7
Nessuna significativa variazione del fronte. Segnalati progressi russi a Nord (zona di Kupiansk).
5
Apparentemente nessuna rilevante modifica al fronte, dove la "controffensiva" ucraina non ha mai ottenuto il minimo risultato, ed anche se gli attacchi si susseguono tuttora sembrano la stanca ripetizione di gesti suicidi. Pochissime modifiche anche attorno ad Adviika, dove ormai il semiaccerchiamento russo è stabile ed altrettanto il controllo delle vie di rifornimento. Inutili e sanguinosi i contrattacchi ucraini. Tutto fa pensare ad un lento strangolamento come a Backmut, con la massimizzazione delle perdite ucraine e la minimizzazione di quelle russe, che andrà avanti a lungo.
Devo segnalare che in venti giorni a Gaza i civili morti (oltre 10.000 di cui 3500 bambini)sono già molti di più di quelli contati dalle Nazioni Unite in quasi due anni di guerra in Ucraina (9000 circa, di cui 600 bambini). A fronte,qui, di forse mezzo milione di soldati morti.
OTTOBRE
30
Non ci sono significative variazioni sul fronte, continuano il lento accerchiamento di Adviika da parte dei russi e i contrattacchi ucraini, al momento senza esito.
La distanza tra le due tenaglie d’accerchiamernto è ridotto a circa sei chilometri, quindi il corridoio è totalmente sotto il tiro dell’artiglieria russa.
Incredibilmente gli ucraini continuano ad attaccare anche sulle isole a sinistra del Dnpr di fronte a Kerson, a Kupiansk, a sud di Backmut e a ovest di Robotine, come sempre senza alcun esito.
25
Continuano tentativi ucraini di guadagnare spazi sulla riva orientale del Dnepr, senza esiti. Sono in corso violenti contrattacchi ucraini a nord di Adviika, nel tentativo finora inutile di togliere ai russi le posizioni recentemente conquistate. In diverse altre aree del fronte avvengono scontri senza particolari esiti territoriali.
La cosiddetta controffensiva ucraina è fallita da tempo, e l'iniziativa strategica è passata ai russi, che non sembrano modificare il loro atteggiamento di attesa degli attacchi o contrattacchi ucraini su posizioni fortificate e di piccoli avanzamenti progressivi e prudenti. La posizione di Adviika sembra essere la chiave della prossima fase, con un progressivo accerchiamento parziale molto simile a quello di Backmut.
22
Piccole modifiche al fronte, ma significative. A nord di Adviika si consolidano i progressi russi verso un accerchiamento annunciato. Di fronte a Kerson continuano i tentativi ucraini di passare sulla sponda orientale del Dnepr, con piccole unità che riescono a tenere alcune posizioni senza alcun segno di avanzata ad est del fiume. Nelle aree a sud di Backmut e a sud di Orekiv continuano gli attacchi ucraini che si ripetono senza sosta nè risultato da quattro mesi e mezzo.
19
C'è stato un importante tentativo di sbarco sul lato sinistro del Dnepr, circa 10 km a nord di Kerson effettuato da considerevoli forzespeciali ucraine. Dopo 24 ore di combattimenti la mappa segnala che restano alcune forze ucraine lungo la riva, dove sono ripiegate. Piccoli avanzamenti russi a nord di Adviika. Nessuna variazione significativa del fronte.
15
AVDEEVKA.
La munitissima fortezza ucraina che dal 2014 minaccia Donetsk sta per essere circondata.
I combattimenti continuano in diversi settori, con iniziativa soprattutto dei russi, ma senza altre significative variazioni del fronte.
11
In diversi punti del fronte, in particolare sia a sud di Zaporizia che attorno ad Adviika appaiono segnali di avanzamento in posizioni più favorevoli delle forze russe.
9
Sulla mappa ISW "nulla di nuovo sul fronte orientale".
Naturalmente il massacro continua senza sosta.
4
Ancora assalti ucraini nelle stesse località degli scorsi 4 mesi.
Ancora nessuna variazione nel controllo territoriale.
1
Ancora attacchi ucraini in direzione Donetsk e attorno a Robotyno.
Nessuna variazione significativa, fronte stabile.
SETTEMBRE
27
Nulla di rilevante dal fronte. Notizie di fonte russa parlano di violenti attacchi ucraini, senza esito, in direzione di Donetsk.
ISW ha modificato ieri, 26/9, la grafica con cui presenta le postazioni difensive russe, sostituendo i triangolini rossi con linee continue. Nel farlo ha ridimensionato la linea a nord di Robotyno, in zona controllata dagli ucraini dai primi di giugno, che aveva implementato a fine luglio come fosse una linea fortificata, e che ora è tornata ad essere (come in realtà) alcune postazioni isolate.
24
Continuano gli attacchi ucraini nella zona di Robotyno, senza particolari modifiche territoriali. Sembrano meno intensi i combattimenti a Novodonetske, mentre in altre aree continuano, sia a sud di Bakhmut che sui fronti di penetrazione russa a nord.
Continuano i piccoli scontri sulle isole di fronte a Kerson. Complessivamente nessuna variazione significativa del fronte
20
L'unica variazione del fronte di questi ultimi giorni è che a est di Robotyne gli ucraini sono arrivati a contatto con la prima delle tre linee fortificate russe, avanzando di qualche centinaio di metri su un fronte di circa mezzo chilometro. A sud di Backmut continua la serie sanguinosissima di assalti, le rovine di Adviika sono state di nuovo prese dagli ucraini. Il fronte è stabile. A nord l'avanzata russa è ferma a un paio di chilometri da Kupiansk.
17
Continuano senza sosta gli attacchi ucraini. A Robotyne la direzione dello sforzo è ora a ovest del paesino (delle macerie che ne restano), con un piccolo avanzamento di qualche centinaio di metri. Un nuovo punto di attacco va segnalato a sud di Rovdolizka, una decina di chilometri a nord di Backmut. Continua, a sud della stessa città, la serie infinita di attacchi (e contrattacchi) sulla linea della ferrovia tra Klishchiivka e Andriivka.
A nord, non segnalato nella mappa, continua il lento avanzamento russo verso Kupiansk.
14
La mappa non riporta segnali di modifiche al fronte. Continuano, a detta di tutte le fonti, al ritmo di decine al giorno, gli attacchi ucraini nelle solite località.
Dopo circa 100 giorni di attacchi estremamente sanguinosi, la “controffensiva” è ferma in pratica esattamente nelle posizioni iniziali.
10
Il fronte è assolutamente stabile. Continuano gli attacchi ucraini. A est di Robotyne gli ucraini hanno occupato una collina. Tra Novodonetske e Novomaiorske hanno attraversato il fiume su un fronte di un chilometro, per una profondità di un centinaio di metri. A sud di Backmut i russi hanno ripreso il villaggio di Andriivka.
7
Anche oggi, dopo 93 giorni dall'inizio della controffensiva, come in ognuno dei 92 giorni precedenti, gli ucraini hanno lanciato decine di attacchi contro la zone antistanti la prima linea del fronte russo, in particolare nelle zone di Robotyno e a sud di Backmut. Anche oggi centinaia di vittime. Anche oggi nessun progresso territoriale, al di là di qualche decina di metri di terreno "di nessuno" a est di Robotyno.
Se si guarda la mappa complessiva dell'ucraina orientale ad una scala che la mostri tutta, non si riescono neppure a distinguere i pochissimi punti in cui le linee russe sono arretrate di qualche chilometro dai primi di giugno, grosso modo paragonabili a quei punti (a nord) dove invece ad arretrare sono stati gli ucraini.
A fronte di una situazione sostanzialmente stazionaria da 3 mesi, c'è da registrare l'inopinato cambio di "narrazione" da parte della politica e dei media occidentali (innanzitutto USA) circa la controffensiva di Kiev. Dopo l'ottimismo iniziale, era subentrata una seconda fase che esprimeva dubbi sull'efficacia dell'azione ucraina, mentre da una decina di giorni le valutazioni americane e NATO sono diventate più favorevoli, senza tuttavia portare prove in tal senso.
5
Stanotte gli ucraini sono avanzati di circa 500 metri a est di Robotyno su un fronte di qualche centinaio di metri, di circa 100 metri sotto lo stesso villaggio e nella zona di fronte a fianco del Dnepr sotto Zaporizhia. Le variazioni del fronte sono complessivamente minime. I combattimenti nelle zone indicate sono continui ed estremamente sanguinosi.
4
Fronte assolutamente fermo. A est di Robotyno e a sud di Bakhmut continuano gli attacchi ucraini.
1
Area Robotino: resti del villaggio ancora contesi, gli ucraini sono avanzati di 500 metri sul lato est dello stesso su un piccolo fronte di circa duecento metri. Poco più a est i russi hanno conquistato il villaggio di Dorozhnianka. Il fronte è stabile in tutti gli altri settori, nonostante continuino gli attacchi ucraini. La mappa ISW non riporta avanzate russe verso Kupiansk, pure segnalate da altre fonti. Devo segnalare che, a nord di Rabotino nelle zone controllate dagli ucraini già da tempo sono apparse, sulla mappa ISW, segnalazioni di fortificazioni russe (una specie di linea fortificata) che non erano presenti sulla stessa mappa nei mesi scorsi, quasi ad ipotizzare uno sfondamento di linee in realtà mai avvenuto.
AGOSTO
27
Pochissime variazioni al fronte, ancora un avanzamento ucraino a Rabotino di circa 300 metri. Il piccolo paese (quel che ne resta, è praticamente raso al suolo) è in gran parte in controllo ucraino. Lo schema degli attacchi e delle perdite è sempre tragicamente uguale. Nessun segno in mappa dello "sbarco in Crimea" annunciato oggi. O è già stato eliminato oppure era così irrilevante da non essere registrabile.
23
A parte i continui tentativi ucraini di sfondare nei soliti punti del fronte (in particolare a Rabotino, unico punto in cui si segnala un guadagno territoriale di alcuni isolati del villaggio conteso), le sole variazioni sono, come da una settimana, i lenti ma costanti progressi russi a nord, in particolare verso Kupiansk.
20
Nessuna modifica di rilievo al fronte di combattimento: continuano gli attacchi ucraini, nelle solite aree, e la lenta avanzata russa a nord.
18
Continuano gli attacchi ucraini nelle solite aree. I due villaggi di Staromaiorska e Urozhaime sono in controllo ucraino, segnando l'unica piccola avanzata di queste settimane, per una profondità di circa un chilometro. Anche a nord di Rabotino i continui attacchi hanno modificato il fronte ma di qualche centinaio di metri.
A Klishchiivka il fronte è stabile.
I russi avanzano lentamente in diversi punti sul fronte nord, in particolare a Synkivka, ma la mappa ISW non riporta progressi segnala da altre fonti anche ucraine.
15
Continuano gli attacchi ucraini nelle solite aree del fronte, senza risultati significativi. A nord, verso Kupiansk, si è nuovamente mosso il fronte per l'avanzata russa, segnalata da diverse fonti anche ucraine, ma non rappresentata sulla mappa di ISW.
13
Pochissime variazioni del fronte. Si susseguono attacchi e contrattacchi attorno al villaggio di Staromaiorske e a sud di Backmut.
A nord del fronte l'avanzata russa degli ultimi giorni sembra sia ferma.
10
Situazione pressoché invariata. Continuano senza sosta né esito gli attacchi ucraini.
6
Linea d'attacco ucraina assolutamente ferma sulle posizioni dell'ultima settimana. Due mesi di controffensiva annunciata e portata con il continuo susseguirsi di attacchi in una manciata di punti chiave sono stati COMPLETAMENTE privi di risultati.
Le cifre delle perdite ucraine in uomini e mezzi sono spaventose, secondo tutte le fonti.
Il fronte complessivamente è quasi lo stesso di due mesi fa, con l'eccezione significativa di piccoli ma continui avanzamenti russi su tutta la parte nord , dalla sacca di Sibirsk fino alla zona di Liman.
3
Rispetto agli ultimi tre giorni pochissime novità di modifiche territoriali. Qualche avanzamento molto limitato dei russi a nord e sud di Siversk. Durissimi combattimenti senza modifiche del fronte nei due principali punti di attacco degli ucraini.
LUGLIO
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La stuazione del fronte, dopo mesi di stallo quasi totale, pare essere entrata in una fase diversa. Sembra utile fare un punto e riepilogo del quadro generale, in attesa di vedere gli sviluppi, sia della fase più "intensa" della controffensiva ucraina annunciata dal governo ucraino che dei primi segnali su mappa di una offensiva russa nel nord.
Esaminando i diversi punti "caldi" iniziando da sud, in ciascuno dei quali si sono succedute decine di attacchi ucraini ogni gorno per ormai due mesi,le situazioni sulla mappa appaiono le seguenti:
Isole di fronte a Kerson: situazione stabile da un mese e in realtà da Novembre 2022, con gli ucraini che ne occupano alcune a sud ed una stretta striscia di costa dell'isola all'altezza del ponte Antonivka.
Sud di Zaporizhia: Dai primi di giugno nessuna variazione . Il villaggio di Platykhatsky rimane da allora il punto più avanzato in controllo ucraino.
Sud di Novoandrlivka: fronte stabile da giugno, con i russi che hanno ripreso alcune posizioni perse a fine giugno sia ad ovest che ad est del saliente. Qualche centinaio di metri guadagnati dai russi sulla T0815.
Sud est di Huliapole: fronte stabile da mesi, dopo l'avanzata ucraina di qualche centinaio di metri nella terra di nessuno.
Zona a sud di Oktiabr: Fin dall'inizio della controffensiva è l'area di maggiore avanzamento ucraino. Nei primi giorni di giugno erano entrati in controllo ucraino 5 villaggi ed un'area di 25 KM di ampiezza x 10 KM di profondità, che era un saliente russo. Da allora si sono succeduti ininterrottamente attacchi con grandi forze soprattutto corazzate, che nei giorni scorsi hanno ottenuto un primo avanzamento, occupando il piccolo villaggio di Staromaiorske, che al momento appare come una piccola sacca avanzata, ma che è evidentemente il fulcro del tentativo ucraino di arrivare alle prime linee russe fortificate, che ne distano tuttavia ancora circa 20 chilometri.
Marinnka: i russi hanno effettuato da giugno una piccola avanzata di alcune centinaia di metri in tre direzioni verso Heorhiivka e Krasnohorivka.
Avdiivka: la città, fortezza ucraina dal 2014, è da mesi in fondo ad una sacca che la circonda da tre lati. Recentemente i russi hanno preso alcune posizioni a nord, compreso un punto verso Keramik, ma non si vedono significative modifiche del fronte.
Bakmut: altro punto dove da settimane viene esercitato il massimo sforzo da parte ucraina.
Sud di Bakmut(Klishchiivka): circa una settimana fa la conquista ucraina delle tre colline antistanti il villaggio ha spostato il fronte di circa mezzo chilometro, fino alle prime case. Gli attacchi continuano con grandi forze ma da allora la situazione appare stabilizzata.
Nord di Bakmut: dopo l'iniziale contrattacco ucraino seguito alla presa della città d parte russa, che aveva creato un saliente di circa 2 chilometri sia in ampiezza che in profondità, i russi ne hanno ripreso una parte. Il fronte ora appare stabile.
Siversk: la città è al centro di un ampio arco di fronte. Da Vesele verso nord fino a Torske i russi da Giugno, ed in particolare nelle ultime due settimane, hanno guadagnato lembi di territorio, avvicinandosi alla città da sud e da est.
Nord di Torske: In diversi punti, ma soprattutto attorno a Novoiehorivka assistiamo ad una significativa avanzata russa, che si sta protraendo da alcuni giorni, guadagnando diversi chilometri al giorno.
Per la prima volta da hiugno, appare (con grave ritardo) sulla mappa ISW la segnalazione di un movimento del fronte che assume dimensioni di qualche rilievo, e che nei prossimi giorni andrà monitorato con attenzione.
Ancora più a nord. In direzione di Kupiansk da alcuni giorni il fronte ucraino sta arretrando, anche se in modo meno rapido che a Novoiehorivka. Anche qui fonti diverse segnalano avanzamenti russi non segnalati dalla mappa ISW.
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Fronte sud. Ancora una grande offensiva corazzata ucraina. Nessuna variazione dei diversi fronti.
A sud di Backmut il fronte sembra stabilizzato dopo che gli ucraini hanno raggiunto i primi edifici del villaggio due giorni fa. A nord di Adviika i russi hanno guadagnato qualche posizione.
Fronte nord: finalmente anche la mappa ISW dà conto almeno in parte dell'avanzata russa degli ultimi giorni segnalata da diverse fonti, che avviene su un fronte di una ventina di chilometri.
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Una grande battaglia con decine di carri ucraini a nord di Robotyne. Nessuna variazione sulla mappa.
Continua il lento progresso ucraino verso le prime case di Kurdiumvika, le tre colline antistanti sono tornate in controllo ucraino.
Novolehorivka (più a nord) è stata occupata dai russi che avanzano seppure lentamente in direzione Borova.
A livello più generale nessuna variazione davvero significativa del fronte a quasi due mesi dall’inizio della controffensiva.
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Continuano gli attacchi ucraini senza esito sui fronti di Zaporizia e a sud di Orenchov.
Violentissimi a Klescheevka (sud di Backmut), dove i russi hanno ripreso una delle tre colline antistanti. A nord di Backmut gli ucraini hanno abbandonato alcune posizioni che avevano guadagnato nelle scorse settimane.
Ancora più a nord persiste la differenza tra quanto segnalato dalla mappa ISW e quanto indicato da fonti diverse, che indicano un’avanzata russa di alcuni chilometri in direzione Kupliansk e a sud est di questa città.
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La mappa segnala un avanzamento ucraino sulle colline antistanti Kliishchivka, a sud di Backmut, un centinaio di metri ma significativo per la posizione sopraelevata. Nella zona scontri durissimi da settimane.
In altri punti del fronte gli attacchi ucraini continuano senza modifiche territoriali.
In diversi punti invece la mappa segnala modesti avanzamenti russi. Per la prima volta riscontro discordanze tra la mappa ISW ed altre fonti, in particolare sul fronte nord nella direzione di Kupyansk, dove la mappa non riporta un'avanzata russa di un paio di chilometri, segnalata da diverse altre fonti.
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Continuano gli attacchi ucraini alle linee russe soprattutto nel Donbass, molte volte al giorno e con forze consistenti. La linea del fronte non presenta variazioni particolari, salvo un significativo arretramento ucraino nell’area a nord di Backmut.
A sud della stessa città si susseguono da settimane attacchi ucraini verso Klishchivka, ma le due colline antistanti continuano ad essere controllate dai russi, senza che la mappa segnali la minima variazione del fronte.
Continua da alcuni giorni il lento avanzamento russo in direzione di Kupyansk, nella zona più a nord del fronte.
Dopo 46 giorni di attacchi continui e sanguinosi la “controffensiva “ ucraina appare totalmente bloccata sulle posizioni iniziali, e si vedono i primi segnali di variazioni del fronte dipendenti da offensive russe.
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Per il 45 giorno consecutivo attacchi ucraini sui soliti punti del fronte. Pare certo l'utilizzo delle bombe a grappolo. Nessuna variazione significativa delle aree controllate. Nuova presenza ucraina sulle isole di fronte a Kerson.
Lievi progressi territoriali russi a nord.
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Mentre continuano attacchi ucraini a nord e sud di Backmut, in diversi punti del fronte appaiono sulla mappa modifiche dovute ad avanzamenti russi.
Da segnalare l’area di Torske verso il fiume Zerebets, e ai due lati della sacca di avanzamento ucraino a sud di Orikiv, dove all’inizio della controffensiva vi era stato il modesto arretramento delle linee russe a suo tempo segnalato.
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In relazione presumibilmente al vertice Nato, durissimi combattimenti segnalati in tutti i soliti punti in cui gli ucraini attaccano da oltre un mese, in particolare a nord e sud di Backmut, a sud di Octiabr e attorno ad Advika.
Le uniche variazioni sulla mappa sono nella zona di Kalinive, a nord del fronte, dove i russi hanno compiuto un piccolo avanzamento in direzione ovest e sud ovest.
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35 giorni di controffensiva. Continuano attacchi ucraini in diversi punti del fronte, con minime variazioni sulla mappa. Da segnalare un piccolo avanzamento di un paio di centinaia di metri sulla E40. Da altre fonti appare una concentrazione di numerose brigate corazzate e meccanizzate ucraine a sud e nord di Backmut. In particolare di fronte a Klishchiivka.
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Klescheevka, nella zona a sud di Backmut, è stato oggi l'epicentro di un attacco ripetuto ed in forze di molte brigate ucraine. La mappa mostra alcuni piccoli guadagni territoriali sulle colline antistanti, la situazione non è ancora definita, domattina verificheremo gli sviluppi e gli esiti di questo che appare uno dei più importanti assalti della controffensiva ucraina.
Sugli altri punti del fronte dove si svolgono i continui attacchi ucraini la situazione è invariata, con alcuni riorni dei russi su posizioni di prima linea abbandonate nei giorni scorsi.
A nord e sud del ponte antonov di fronte a Kerson continuano sbarchi di forze speciali ucraine che tengono alcune limitate aree sulle sponde delle isole.
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Nonostante proseguano gli attacchi ucraini, la mappa non segnala ulteriori spostamenti significativi della linea del fronte.
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Un mese di controffensiva ucraina.
Il fronte è assolutamente stabile, anche se, come per tutto il mese, si sono susseguiti decine di attacchi giornalieri alle linee russe in oltre venti località diverse.
Le forze impiegate sono state estremamente rilevanti, ed i combattimenti durissimi. Le perdite di uomini e mezzi gigantesche. La mappa mostra che, a parte qualche modifica iniziale soprattutto nelle zone antistanti le difese russe, in tutto il mese non ci sono stati avanzamenti significativi in nessuna direzione.
L'eccezione è una zona di circa quindici chilometri per cinque di profondità con centro a Makarivka (fronte sud) dove da tempo i russi sono arretrati dal saliente che era presente all'inizio di Giugno su una linea arretrata di pochi chilometri. In questa piccola aerea sono concentrati i 5/6 villaggi il cui controllo è passato dai russi agli ucraini.
Altra variazione è che, come all'inizio di Aprile, gli ucraini hanno recentemente rioccupato alcune isole vicino alla foce del Dniepr, abbandonate dai russi per l'alluvione provocata dalla distruzione della diga. Invece anche il secondo tentativo di sbarcare al lato sinistro del ponte Antonov è terminato ieri (pare con l'annientamento totale delle forze speciali sbarcate).
Altra variazione rispetto all'inizio del mese di Giugno è l'avanzata russa nella zona di Lyman Pershi, non molto profonda.
GIUGNO
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La mappa presenta due variazioni, abbastanza significative rispetto a quelle irrilevanti segnalate da settimane.
La prima è relativa alla rioccupazione da parte ucraina degli isolotti paludosi alla foce del Dnepr, a fianco della striscia di terra antistante il ponte Antonov.
La seconda è il ritiro dei russi di circa 800 metri dal saliente a sud del villaggio di Makarinka.
Continuano combattimenti intensi praticamente su tutto il fronte.
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Continuano gli attacchi ucraini sempre nelle stesse zone di fronte. La mappa non riporta variazioni significative. Il gruppo di forze speciali ucraine che qualche giorno fa è sbarcato alla fine del ponte Antonovka è sempre indicato in quella posizione, peraltro la stessa occupata temporaneamente ad Aprile, ripresa dai russi e da questi abbandonata dopo l'alluvione provocata dal crollo della diga.
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Viene segnalato in mappa un nuovo passaggio delle forze ucraine sulla sponda est del Dnepr, o meglio sull'isola di fronte al ponte Antonovka. Continuano attacchi ucraini nei soliti punti in particolare sul fronte sud, con minimi spostamenti delle aree di controllo.
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Continuano gli attacchi ucraini in diverse direzioni, intensificati probabilmente dalle notizie sul blitz della Wagner. In termini di modifiche del fronte nulla è cambiato, salvo un piccolo ulteriore passo avanti russo nella zona a nord (sud di Lyman Perskyi).
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Da ovest verso est e poi a nord, la situazione del fronte è la seguente:
Il villaggio di Piatykhatky, passato più volte di mano, è di nuovo in controllo russo. La prima direttrice d'attacco ucraino è arretrata.
A sud di Novodanylivka la situazione è stabile, con un contrattacco russo che ha portato la linea di contatto vicina alla situazione di partenza.
A sud di Velyka Novosilka, dove si è verificato il più esteso progresso dell'attacco ucraino, di un paio di chilometri di profondità, restano in mano ucraina i 5 villaggi presi all'inizio di giugno, ma il villaggio di Novodonetske è di nuovo sotto controllo russo e la linea di difesa russa non è mai stata raggiunta.
A sud di Marinka i russi hanno occupato una collina avanzando di circa mezzo chilometro.
A sud di Fedorivka si segnalano diversi piccolissimi aggiustamenti della linea di fronte, dovuti agli attacchi ucraini.
Advika e Bakmut il fronte è stabile.
A nord piccoli avanzamenti russi sotto Masiutivka.
In generale i continui combattimenti non hanno portato ad alcun significativo spostamento del fronte, nè a sfondamenti di alcun tipo.
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Sud di Lobkove. Avanzata Ucraina di qualche centinaio di metri.
Nord di Robotyne. Nessuna variazione sulla mappa.
Sud Dorozhnianka. Minima avanzata Ucraina segnalata da qualche giorno e statica.
Velyka Novosilka. Nessuna nuova modifica del fronte.
Backmut.Nessuna nuova modifica del fronte.
Tuttavia, nonostante di fatto il fronte appaia statico, tutte le fonti parlano di durissimi combattimenti nelle aree indicate, con molte decine di mezzi corazzati coinvolti ed altissime perdite La "controffensiva" non accenna a diminuire l'intensità degli attacchi.
Masiutivka, a nord del fronte, appare al centro di un'attività di attacco russo, con minimi spostamenti delle linee.
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Lungo tutto il fronte non si segnalano attacchi in massa come nei giorni precedenti, anche se combattimenti continuano in vari punti.
La linea del fronte, dopo 12 giorni di controffensiva, è sempre sostanzialmente la stessa.
La mappa ISW riporta oggi (al giusto livello d’ingrandimento) le fortificazioni campali russe identificate dai satelliti americani.
Nessuna di queste linee di difesa è stata raggiunta per ora dalla controffensiva ucraina, che si è fermata entro poche centinaia di metri dalla linea del fuoco in tutti i diversi punti d’attacco, sostenendo secondo ogni fonte perdite pesantissime soprattutto di mezzi corazzati.
Al momento la controffensiva ucraina appare in stallo, anche se tutte le fonti concordano nel sostenere che molte delle unità ucraine di elite non sono ancora entrate in combattimento ed è possibile vengano impiegate (forse in altre direzioni). Tuttavia il tasso di perdite è stato elevatissimo, a fronte di zero progressi sul campo.
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Quasi due settimane di combattimenti dall'inizio della "controffensiva" ucraina.
La linea del fronte appare sostanzialmente la stessa di qualche giorno fa, nessuno dei pesanti combattimenti avvenuti in diverse zone (già dettagliate ieri) ha portato cambiamenti significativi.
Alcuni villaggi hanno cambiato proprietario diverse volte, con sanguinosi attacchi e contrattacchi. Nessuna breccia è stata aperta nella prima linea di difesa russa.
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Per il decimo giorno consecutivo gli ucraini attaccano con forze imponenti le linee russe. Gli scontri sono durissimi in molte aree del fronte e tutte le fonti confermano l'uso massiccio di mezzi corazzati.
La mappa segnala in particolare le seguenti situazioni (a partire dalla zona immediatamente a sud di Zaporizhia procedendo verso est e risalendo poi verso nord):
1) Gli ucraini hanno superato il fiume Yanchorkrak a sud di Lobkove e a nord di Piatykhtky, di alcune centinaia di metri.
2) Continuano attacchi e contrattacchi a nord di Robotyne, sostanzialmente il fronte è stabile da giorni, nonostante i continui attacchi.
3) Vengono segnalati in mappa piccoli avanzamenti ucraini a Sud di Velyka Novosilka e a Lavadne, dell'ordine di un paio di centinaia di metri.
4) A sud di Avdiivka sono segnalate piccole controffensive localizzate su specifiche posizioni.
5)A nord di Soledar (a Sud di Fedorivka) gli ucraini stanno attaccando in almeno tre punti, avanzando di un centinaio di metri, ma i russi hanno di nuovo il controllo di Sacco i Vanzetti, villaggio passato di mano più volte.
6) Viene segnalato un altro attacco ucraino con piccolo avanzamento a Zolotarivka
Sostanzialmente gli spostamenti territoriali sono sempre relativi alle zone antistanti le principali linee di difesa russe, ed il fronte rimane quello dell'inizio della controffensiva. (salvo la zona inondata dal crollo della diga).
Non si vedono sfondamenti in nessun punto.
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Proseguono senza sosta gli attacchi ucraini alle linee russe, sia attorno a Lobkovoe che a nord di Robotyne, dove la mappa segnala l'unico avanzamento ucraino, di circa un chilometro nella prima linea di difesa. Anche attorno a Bakmut sono segnalati combattimenti pesanti ma nessuna variazione territoriale.
Al decimo giorno della controffensiva ucraina la situazione generale è di sostanziale stallo.
8
Ore 21:30
Il fronte non presenta variazioni significative, con l'esclusione della ritirata russa dalle zone allagate del basso corso del Dnpr per la distruzione della diga.
Tutte le fonti confermano che continuano gli attacchi ucraini alle difese russe, con grande dispiegamento di mezzi blindati e corazzati,e che le battaglie si susseguono dall'inizio di giugno, ogni giorno, sempre sulle stesse aree del fronte, con estrema intensità.
Ore 12:30
Il fronte sud, quello che segue il corso del fiume Dnpr, ha subito ieri una profonda modifica. Le linee russe sono arretrate verso est di alcuni chilometri per tutto il corso del fiume di fronte a Karkiv, abbandonando tutta la zona
interessata dall'inondazione provocata dal crollo della diga di Kakhova.Tutta l'area è terra di nessuno.
Sui punti del fronte interessati dalla controffensiva ucraina non si segnalano significative variazioni.
Ore 00:30
Tutte le fonti concordano sul fatto che è tutt'ora in corso la "controffensiva" ucraina, con attacchi ripetuti e di dimensioni considerevoli, con ampio uso di mezzi corazzati, sia nei punti "caldi" dei giorni scorsi che sulla zona del fronte più vicina alla centrale nucleare di Zaporizhia.
Tuttavia la mappa riporta un sostanziale stallo, i territori controllati dalle due parti non hanno subito alcuna variazione rilevante rispetto alle minime variazione segnalate dal 2/6 al 4/6.
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Ore 22:30
"Controffensiva ucraina" in corso.
I durissimi combattimenti dei giorni scorsi segnalati da tutte le fonti a nord di Bakhmut e di Novodonetske sembra siano in pausa. In ambedue le località la mappa segnala piccole modifiche del fronte:
1) a nord di Khramove (area di Bakhmut) gli ucraini sono avanzati con una punta di circa 1 chilometro verso la E40.
2) a nord di Novodonetske (100 km a nord di Mariupol) gli ucraini sono avanzati di circa due chilometri su un fronte di circa 5 chilometri, ma senza tenere il paese occupato ieri che è stato ripreso dai russi.
Sugli altri fronti non si segnalano variazioni territoriali.
Ore 9:00
La controffensiva ucraina annunciata da Zelensky è iniziata da tre giorni. Pesantissimi combattimenti di mezzi corazzati ucraini vengono segnalati da tutte le fonti, in particolare a nord di Soledar e soprattutto in diversi punti attorno a Novodoneckoe (sulla linea del fronte a nord ovest -90 km- di Mariupol).
La mappa non segnala spostamenti significativi del fronte in nessuna area.
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Segnalati in mappa attacchi ucraini in tre punti a nord di Priyutne. Alcune aree aggettanti sul fronte sono passate dal controllo russo a quello ucraino.
La mappa evidenzia piccole modifiche al fronte, in diverse località:
1) Nord. Piccoli progressi russi nella zona di Masiutivka; significativi attorno e a nord di Belogorova, che inizia ad essere aggirata sui due lati.
2) Centro. Situazione stabile di fronte a Bakhmut, in controllo russo da oltre una settimana. I contrattacchi ucraini si sono fermati da allora.
3) Sacca di Avdiivka. Sembrano in corso combattimenti attorno ad Avdiivka, con avanzamenti russi a nord della città e situazioni di attacchi e contrattacchi a sud della stessa. Variazioni territoriali minime.
4) Marinka (a ovest di Donetsk). Sembra essere in quasi totale controllo russo e a nord della N15 il fronte russo appare avanzare lentamente ma costantemente. E' il punto della mappa che presenta le variazioni più significative.
5) Sud (Zaporizhia). Piccolo avanzamento russo verso Temyrivka. Ai due lati di Vukledar i russi avanzano di qualche centinaio di metri.
6) Dnpr. Nessuna variazione del fronte.
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La mappa evidenzia piccole modifiche al fronte, in diverse località.
Segnalati in mappa attacchi ucraini in tre punti a nord di Priyutne. Alcune aree aggettanti sul fronte sono passate dal controllo russo a quello ucraino.
1) Nord. Piccoli progressi russi nella zona di Masiutivka; significativi attorno e a nord di Belogorova, che inizia ad essere aggirata sui due lati.
2) Centro. Situazione stabile di fronte a Bakhmut, in controllo russo da oltre una settimana. I contrattacchi ucraini si sono fermati da allora.
3) Sacca di Avdiivka. Sembrano in corso combattimenti attorno ad Avdiivka, con avanzamenti russi a nord della città e situazioni di attacchi e contrattacchi a sud della stessa. Variazioni territoriali minime.
4) Marinka (a ovest di Donetsk). Sembra essere in quasi totale controllo russo e a nord della N15 il fronte russo appare avanzare lentamente ma costantemente. E' il punto della mappa che presenta le variazioni più significative.
5) Sud (Zaporizhia). Piccolo avanzamento russo verso Temyrivka. Ai due lati di Vukledar i russi avanzano di qualche centinaio di metri.
6) Dnpr. Nessuna variazione del fronte.
MAGGIO
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1) Bakhmut. La situazione appare stabilizzata, la battaglia durata mesi è terminata. Non c'e' alcuna evidenza di contrattacchi o aree di resistenza ucraine.
2) Sacca di Avdivka. Sostanziale staticità del fronte, che comunque segnala un intensificarsi dei combattimenti con minime variazioni di controllo territoriale.
3) Fronte Nord. Si evidenziano alcuni progressi russi nell' area di Masiutivka. Più marcati, anche se di poche centinaia di metri, gli avanzamenti russi attorno a Belogorovka. Siversk è al centro di due punte di lento avanzamento russo.
4) Fronte Zaporizhia. Nessuna variazione sostanziale del fronte
5) Fronte Sud. Nessuna variazione del fronte.
21
1) Bakhmut. La battaglia per la conquista della città è terminata. I russi controllano tutta la città e i sobborghi. I pesanti contrattacchi Ucraini dei giorni scorsi sono completamente bloccati, con nessun progresso rispetto all'inizio a nord e sulle posizioni raggiunte tre giorni fa a sud. Il fronte è quasi lineare .
2) Sacca di Avdivka. Sostanziale staticità del fronte, che probabilmente diventa quello più rilevante per i prossimi giorni. A sud di Sieverne c'è evidenza di un contrattacco Ucraino che è fermo da alcuni giorni.
3) Fronte nord. I russi hanno stabilito una testa di ponte oltre il fiume Olshana ( area di Masiutivka) e nell'intera zona appaiono evidenze di attacchi e contrattacchi.
4) Fronte di Zaporizhia. Nessuna variazione sostanziale del fronte, salvo alcuni avanzamenti russi di piccola entità non confermati. Il contrattacco ucraino a nord di Novodonetzke è statico sulle posizioni di una settimana fa ed è l'unico a determinare variazioni sulla mappa in quel fronte.
5) Fronte sud. Continua la presenza Ucraina su parte delle isole paludose di fronte a Kerson, senza alcuna variazione significativa.
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1) Bakhmut. Ancora limitati avanzamenti russi nella piccolissima parte della città ancora sotto controllo Ucraino. I pesanti contrattacchi ucraini dei giorni scorsi a nord sono fermi sulle posizioni di inizio (una punta di territorio riconquistato per circa un miglio di profondità), mentre a sud la zona ripresa dagli ucraini si è ampliata.
Nell'area non si può più parlare di sacca, ma di fronte quasi lineare con il 95% della città di Bakhmut in controllo russo. Con tutta evidenza sono in corso violenti combattimenti.
2) Sacca di Avdivka. Sostanziale staticità del fronte.
3) Fronte Nord. Il contrattacco Ucraino a nord di Petropavlivka è stabilizzato sulle posizioni di una settimana fa.
4) Fronte Zaporizhia. Nessuna variazione sostanziale del fronte. Alcuni contrattacchi locali non hanno prodotti variazioni significative, salvo una correzione del fronte a sud di Zolota Nyva
5) Fronte Sud. Continua la presenza Ucraina su parte delle isole paludose di fronte a Kerson.
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1) Sacca di Bakhmut. Minimi avanzamenti russi nella piccola parte della città ancora sotto controllo Ucraino. Nuovo contrattacco Ucraino a nord di Khromove, e a sud di Ivanivske (i due lati della sacca) con un recupero di territorio di qualche centinaio di metri. Più significativo un altro contrattacco sempre a sud di Ivanivske oltre il canale Silversky Donetz. Complessivamente appaiono in mappa segnali di un complesso contrattacco Ucraino che sembra puntare a ricreare una zona di controllo attorno a Bakhmut.
2) Sacca di Avdivka. Segnalati avanzamenti russi attorno all’abitato fortificato.
3) Fronte Nord. Sostanzialmente stabile.
4) Fronte Zaporizhia. Nuovi contrattacchi ucraini a sud di Prechystivka.
5) Fronte Sud. Continua la presenza Ucraina su parte delle isole paludose di fronte a Kerson.
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1) Sacca di Bakhmut. Minimi avanzamenti russi. Restano agli ucraini alcuni gruppi di isolati nella zona ovest, il contrattacco sul lato nord della sacca è in pratica tornato sulle posizioni iniziali.
2) Sacca di Avdivka. Sostanzialmente stabile la linea del fronte. Segnalati in mappa contrattacchi di punto sulla E50, a sud di Sieverne ed Est di Dylilvica.
3) Fronte Nord. Piccoli progressi territoriali russi nella zona di Masiutivka.
4) Fronte Zaporizhia. Sostanzialmente stabile, segnalati contrattacchi ucraini zona di Orikhiv SE e SW con minime variazioni del fronte.
5) Fronte Sud. Una striscia di terra sull’isola paludosa (sponda ovest) di fronte a Kerson ,a sud del ponte, segnala ancora la presenza di forze ucraine, che ne hanno esteso verso sud la lunghezza attraverso altri sbarchi.
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1) Sacca di Bakhmut. L’area urbana controllata dagli ucraini si è ulteriormente ridotta, ma non vi sono significativi spostamenti delle linee di contatto sui lati della sacca.
2) Sacca di Avdivka. Situazione anche qui sostanzialmente stabile. Segnato in mappa un contrattacco ucraino sulla E50 per circa duecento metri di profondità e per un’ampiezza di circa 400 metri, di fronte a Pisky.
A Marinka (sud di Avdivka ) prosegue una lenta avanzata russa a nord della N15.
3) Fronte Nord. I combattimenti segnalati da diverse fonti non hanno riscontro in significative variazioni territoriali sulla mappa, salvo una piccola avanzata russa su Fedorivka.
4) Fronte Zaporizhia. Sostanzialmente stabile, da mesi continuano attacchi e contrattacchi in diversi punti con minimi spostamenti territoriali.
5) Fronte Sud. L’avanzamento ucraino segnalato dieci giorni fa di fronte a Kerson (ponte Antonivka) è stato totalmente cancellato, resta una striscia di terra sull’isola paludosa (sponda ovest) a sud del ponte, il cui controllo è incerto. Viene segnalata in mappa una piccola zona sotto controllo ucraino sull’estrema punta meridionale dell’isola di Krasnikove. Nessuna forza ucraina è segnalata sulla riva sinistra del DNPR.
APRILE
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1) Area Bakhmut. L’area controllata dagli Ucraini è ridotta a un paio di quartieri ovest. Un contrattacco ucraino ha allontanato di una cinquantina di metri il fronte russo dall’ultima strada di comunicazione, interrotta da alcuni giorni.
2) Area Avdivka. Situazione stabile, vengono rilevati piccoli avanzamenti russi da sud verso la cittadina. Un poco più a sud si sviluppa una lenta penetrazione russa ai due lati della N15 all’altezza di Donetsk, in direzione Kurakhove.
3) Fronte Nord. I combattimenti segnalati da diverse fonti non hanno riscontro in significative variazioni territoriali sulla mappa.
4) Fronte Zaporizhia. Sostanzialmente stabile da mesi, nonostante siano stati segnalati frequentemente attacchi e contrattacchi che non hanno sostanzialmente modificato la situazione sulla mappa.
5) Fronte Sud. Il contrattacco ucraino segnalato di fronte a Kerson (ponte Antonivka)è stato respinto di circa 500 metri, rimangono segnate sulla mappa alcune zone degli isolotti paludosi, antistanti la riva sinistra, il cui controllo è incerto.
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1) Area Bakhmut. Ancora progressi russi nella città, ormai controllata quasi totalmente. L'accerchiamento non è completo ma l'ultima strada importante che collega la città al territorio controllato dall'Ucraina è stata tagliata. L'avanzata russa lungo la E40 pare segni lenti progressi.
2) Area Avdivka. Situazione stabile.
3) Fronte Nord. I combattimenti segnalati non hanno riscontro in significative variazioni territoriali sulla mappa
4) Fronte Sud. Esattamente di fronte a Kerson (ponte Antonivka) appaiono due aree occupate dagli ucraini sul lato sinistro (est) del fiume Dnipro, all'altezza di Oleshky. In particolare una esattamente di fronte al ponte appare penetrare per circa 1 km nell'area sotto controllo russo.
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1) Area Bakhmut. Ancora piccoli progressi russi nella città, ormai controllata per oltre il 90%. L'accerchiamento non è completo ma il corridoio sotto controllo ucraino, di circa 2,5 km, è completamente nel raggio d'azione dell'artiglieria russa. Il contrattacco ucraino segnalato all'inizio del mese lungo la E40 è totalmente scomparso dalla mappa.
2) Area Avdivka. La penetrazione russa a nord e sud della città ha raggiunto una profondità di circa 4 km su ambedue i lati, con un corridoio ancora sotto controllo ucraino di circa 3 km di ampiezza.
3) Fronte Nord. Continua la pressione russa in direzione di Liman. Assieme alla penetrazione sulla E40 emerge sulla mappa la possibilità di una terza sacca di granci dimensioni attorno a Siversk.
4) Fronte Sud. Non vengono segnalate in mappa variazioni significative.
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1) Area Bakhmut. Continuano i piccoli progressi russi nella città, ormai controllata per oltre il 90%. L'accerchiamento non è completo.
2) Area Avdivka. La penetrazione russa ai due lati è proseguita in particolare a nord della città, si profila una situazione simile a quella di Bakhmut.
3) Fronte Nord. Continua la pressione russa in direzione di Liman. Pochi progressi territoriali.
4) Fronte Sud. Non vengono segnalate in mappa variazioni significative
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Complessivamente, ormai da alcuni mesi, il fronte è sostanzialmente stabile, con piccoli attacchi locali russi su tutta la linea che producono piccoli avanzamenti territoriali.
Dalla mappa è impossibile valutare sia l'intensità dei combattimenti sia altri elementi significativi, ma soltanto l'oggettiva situazione di controllo territoriale.
Le aree più critiche continuano ad essere:
1) Area Bakhmut. La città è in controllo russo per oltre il 75%, in fondo ad una sacca di circa tre chilometri, con una via di collegamento per i reparti ucraini ridotta a strade secondarie. Guadagno territoriale russo costante nell'ovest e sud ovest del centro città. I quattro contrattacchi ucraini segnalati all'inizio di aprile fa sono diventati tre (E40, sud di Ivanivske, est di Stupochky ) e fermi nelle posizioni d’inizio, non hanno avuto successo né sviluppi. La mappa non riporta variazioni dal 1 aprile.
2) Area Avdivka. Modesta ma costante avanzata russa ai due lati nord e sud della città. Appare evidente la possibilità di un accerchiamento. La mappa indica che i Russi dichiarano di aver esteso la penetrazione a nord della città per alcune centinaia di metri rispetto ai primi di Aprile.
Dal 2 aprile era segnalata in mappa una punta di contrattacco ucraino in direzione di Novoselivska, di circa un miglio di profondità nelle aree segnalate come controllate dai russi a nord di Avdivka. Come gli analoghi tentativi nell'area Bakhmut tale iniziativa ucraina appare ferma nella situazione iniziale, non essendosi estesa né in profondità né in ampiezza.
3) Fronte Nord. Continuano i piccoli attacchi locali russi , con minime avanzate in diverse località. Tutto il fronte è tra i più attivi, in particolare la zona a est di Lyman.
4) Fronte Sud. Sostanzialmente stabile.
A cura di Corrado Cirio