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Variazioni degli ultimi giorni a cura di Corrado Cirio.

2025

LUGLIO

Domenica 27

Se paragoniamo la linea del fronte di venti giorni fa a quella odierna, gli eventi significativi sono la lenta progressione dell'accerchiamento (ormai operativo) delle ultime roccaforti ucraine della cintura attorno agli oblast che si erano inizialmente (2014) dichiarati autonomi.

La dinamica è identica da oltre un anno e mezzo, con questa lenta avanzata russa, sempre meno contrastata da contrattacchi rilevanti. Tuttavia la sola Pakrovsk - ed area circostante - dà la sensazione di essere sul punto di cedere improvvisamente.

Assai rilevanti sono gli attacchi aerei russi sulle retrovie e sugli impianti industriali, con un crescente disagio ucraino nel rispondere a incursioni massicce, che vedono sistematicamente ogni giorno l'uso di centinaia di droni e decine di missili.

Tutti gli analisti rilevano il moltiplicarsi della capacità produttiva bellica della Russia.

Lunedì 14

La linea di difesa ucraina poggiava dal 2022 su una serie di città predisposte a diventare facilmente fortezze difficilmente attaccabili, sia per la composizione urbanistica (prevalenza di casermoni in cemento di epoca sovietica), sia per essere al centro di snodi logistici, sia per la posizione spesso sopraelevata. Le prime di queste fortezze erano state conquistate con giganteschi sforzi e grandi perdite nel 2024, da Bahkmut ad Andriivka a Nue York. Successivamente da molti mesi sono continuate le battaglie per il controllo di Chasiv Yar e Toretsk, che si stanno concludendo in queste settimane, anche queste segnate da scontri durissimi e da una resistenza ucraina protratta fino all'estremo. Per le ultime quattro (Kupiansk, Siversk, Kostantinivka, Myrnohrad/Pokrovsk) la strategia russa sembra diversa, e tutte e quattro le località sono al centro di punte laterali di avanzata russa che mirano ad accerchiarle, probabilmente per evitare di subire perdite in attacchi frontali. Tutte queste località chiave sono vicine all'accerchiamento operativo, cioè con le vie di rifornimento completamente o parzialmente sotto il fuoco diretto dei russi. Mentre il fronte verso Sumi appare stabilizzato, a Nord sono in corso operazioni russe su quattro punti di attacco da Vovchansk  a Kupiansk.

Martedì 8

In un quadro sostanzialmente invariato, i lenti avanzamenti russi sono stati significativi a Kupiansk, dove una parte a nord della città è stata conquistata, a Silversk, dove il fronte è ormai a ridosso delle prime case, e ai due lati di Pokrovsk. In tutte queste aree si stanno lentamente formando delle importanti sacche a rischio di accerchiamento. Più lento ma costante l'avanzamento verso Zaporizhia e, molto più a nord, verso Sumi.

GIUGNO

Lunedì 30

Soprattutto sul fronte centrale i russi accentuano la pressione. Più stabile il fronte di Sumi. Va segnalata la costante resistenza Ucraina, che nonostante non abbia alcuna possibilità di rilevanti operazioni offensive continua a opporre resistenza per ogni chilometro.

Giovedì 26

Durante gli ultimi quindici giorni non ci sono particolari segnalazioni da fare, l'andamento complessivo rimane lo stesso, con i russi che ogni giorno conquistano fazzoletti di territorio. Giorno dopo giorno si evidenzia la possibile formazione di sacche, ma le modalità dei combattimenti rimangono sostanzialmente le stesse. Da qualche giorno sembra aumentare la pressione russa sulle retrovie e sulle città ucraine attraverso l'intensificarsi di bombardamenti. Numerose le vittime civili.

Giovedì 12

Continua con una intensità accresciuta la pressione russa su tutto il fronte. In particolare si segnalano avanzamenti verso Sumi, a est e ovest di Prokorovsk e a nord e sud di Chasiv Yar. L'andamento generale della guerra è sempre lo stesso da oltre un anno e mezzo, e l'inizio di colloqui diplomatici non ha cambiato l'andamento delle battaglie sul terreno.

MAGGIO

Giovedì 29

Da alcuni giorni i ritmi di avanzata dei russi sono accelerati. Sia a nord di Sumi che in diverse altre aree chiave dell'intero fronte le operazioni hanno assunto un aspetto diverso, con avanzate anche significative sia a nord che nel centro. Chasiv Yar appare ormai quasi tutta in controllo russo, come Toretzs , ma soprattutto le punte avanzate russe sono penetrate più a fondo ai lati delle piazzeforti ucraine.
Si sono intensificati anche gli attacchi aerei da ambedue le parti (solo droni da quella ucraina), ma la percentuale delle intercettazioni è decisamente a favore dei russi. Infatti gli attacchi alle aree di produzione industriale ucraina o di stoccaggio di materiali militari sembrano avere grande successo.
Tra pochi giorni una seconda tornata di colloqui diplomatici dovrebbe avvenire a Istanbul.

Martedì 20

Dalla definitiva espulsione dal territorio russo a sud di Kursk delle truppe ucraine, la situazione appare sostanzialmente la stessa da diverse settimane. Come nei mesi precedenti la lentissima ma costante avanzata russa procede in diverse direzioni, senza che si registrino particolari eventi nè la caduta di roccaforti particolarmente significative. Ormai da due anni l'andamento generale è lo stesso, continua il logoramento delle forze ucraine sia in termini militari ma soprattutto politici. Dalla parte occidentale c'è un coro di voci che chiedono un cessate il fuoco  immediato in termini sempre più minacciosi, ma la situazione sul campo è tale da rendere tale proposta totalmente irrealistica, se non accompagnata da motivazioni giudicate accettabili da  parte russa.

Mercoledì 7

In un quadro sostanzialmente statico su molti fronti, continuano le piccole avanzate russe, si verifica un primissimo tentativo russo di superare il Dnpr a nord di Kerson, ed un altro tentativo ucraino di penetrare nuovamente in territorio russo a sud di Kursk.

APRILE 

Domenica 20

In un quadro sostanzialmente stabile, continuano i lenti progressi russi in numerose direzioni. Una tra le cittadine dove la resistenza ucraina è stata particolarmente efficace, Toretsk, sembra tornata forse definitivamente in controllo russo. Va segnalato che gli ucraini stanno contestandone il controllo da oltre due mesi, con continui contrattacchi. Ancora regge Chasiv Yar, che anch'essa da mesi è sotto attacco ma che ha una zona occidentale robustamente difesa. In altre zone invece l'avanzata russa trova meno ostacoli. Solo alcune trincee ancora tenute a pochi metri dal confine ricordano l'avventura ucraina in territorio russo.

Giovedì 10

"Russia continues to utilize North Korean troops in Kursk Oblast, but ISW has not yet observed indications that North Korean troops are operating as combat forces in Ukraine" (La Russia continua a impiegare truppe nordcoreane nell’oblast di Kursk, ma l’ISW non ha ancora osservato indicazioni che le truppe nordcoreane stiano operando come forze da combattimento in Ucraina). Questo il commento disincantato di ISW, alle recenti affermazioni del capo di stato maggiore Ucraino e a tutte quelle che da mesi ognitanto vengono ripetute. Periodicamente tornano le esternazioni" coreane"degli ucraini, che recentemente si sono inventati anche la presenza di truppe cinesi. "Fake" a parte, la situazione non cambia, anche se passo passo i russi continuano a guadagnare terreno su quasi tutto il fronte. In particolare a sud di Zaporizha e nella zona di Siversk le avanzate sono significative.

Martedì 8

Nell'ultima settimana non sono avvenute importanti variazioni territoriali.
La situazione è costantemente nel solco degli ultimi mesi, con una piccola accelerazione dovuta all'arrivo di un tempo metereologico più favorevole. L'attacco ucraino a sud di Kursk è completamente cancellato, salvo un paio di km quadrati ostinatamente difesi dagli ucraini. Sia a nord che a sud di questo lembo di terra russa ancora occupata, i russi hanno sconfinato su un fronte di diverse decine di chilometri e stanno lentamente procedendo verso sud. Anche il contrattacco ucraino nella zona è stato bloccato praticamente sul confine. Su tutto il resto del fronte si sono fermati i contrattachi ucraini che in diverse località avevano cercato di fermare i russi, e questi hanno ripreso a guadagnare territorio con la consueta lentezza. Anche a circa 10Km da Zaporizha il fronte (l'ultimo aperto dai russi un mese fa dopo anni di stallo) sembra quasi statico, anche se in realtà c'è stato un significativo arretramento delle linee. È sempre più evidente la strategia russa basata sul logoramento degli avversari ed il risparmio di proprie truppe. Si stanno sempre più perfezionando le tattiche basate sui droni, e dunque il confronto quasi cellulare sul campo di battaglia. Da mesi non vi sono attacchi compiuti con forze superiori alla compagnia, che comportano sempre altissime perdite data la potenza e precisione del fuoco di contrasto da ambedue le parti.

MARZO 

Domenica 30

Dopo parecchi giorni in cui gli avanzamenti russi si erano rallentati, salvo nel saliente di Kursk (dove solo un fazzoletto di territorio russo rimane con la presenza ucraina, mentre i russi hanno superato il confine su un fronte ampio circa una trentina di chilometri) e nella zona di Zaporizhia, in attesa che si esaurissero i contrattacchi ucraini a Chasiv Yar e Toretsk, i russi hanno ripreso a penetrare in modo significativo in diverse direzioni del fronte centrale, e minacciano più a nord di aggiramento l'importantissimo centro di Kupiansk.

Martedì 24

In questi giorni le attività sul fronte si sono intensificate da ambedue le parti. Gli Ucraini, in ritirata ormai quasi completa dal territorio russo occupato in Agosto, stanno insistendo nel tentativo di penetrare oltre il confine in una zona più a sud, con ripetuti attacchi e continui scontri molto violenti su un fronte di almeno cinque chilometri. Il villaggio di Grafovka, a poche centinaia di metri dal confine, è parzialmente in controllo ucraino. Similmente diversi contrattacchi sono stati portati a est e ovest di Pokrovsk e a Toretsk. Kupiansk e Chasiv Yar invece sono attaccate dai russi, che avanzano significativamente soprattutto a sud. A dispetto delle notizie su parziali accordi di cessazione dei bombardamenti sulle infrastrutture energetiche gli ucraini hanno colpito diversi centri di smistamento del petrolio e gas in territorio russo, compreso il terminale che porta gas in Turchia, e soprattutto hanno completamente distrutto quello che da Sudza portava gas verso l'Europa.

Mercoledì 19

Praticamente finita la battaglia per la riconquista dei territori russi occupati ad Agosto dagli Ucraini. Una gigantesca quantità di mezzi militari è stata distrutta in quelle poche centinaia di chilometri quadrati. Continuano da alcuni giorni dei piccoli contrattacchi ucraini sul confine a sud est della ex sacca di Sudza. Analogamente attorno a Torestz e Chasiv Yar. I russi avanzano in diversi punti, tra cui i più significativi sono immediatamente a sud della città di Zaporizha. Nessun segno di coreani (!!), di cui neppure si parla più, avendo la notizia ripetuta centinaia di volte lasciato tutti indifferenti. I colloqui tra Trump e Putin rimangono al centro del quadro politico, anche se restano ai margini dell'inizio di una vera trattativa di pace. La cessazione degli attacchi sulle infrastrutture energetiche dalle due parti (sempre che venga effettivamente applicata) è un segnale di buona volontà e non certo di sostanza.

Giovedì 13

Sudzha è stata ripresa dai russi in due giorni, rimane in mano ucraina un fazzoletto di terra russa delle dimensioni del Comune di Viareggio o poco più. I contrattacchi ucraini a Toretsk e ovest di Prokovsk  si sono esauriti. 

I russi avanzano anche se di poco in una decina di direzioni, tra cui quella di Zaporizha . Si parla di pace -tra Ucraini e USA- in termini (cessate il fuoco temporaneo senza altre condizioni) che sono totalmente al di fuori di ogni interesse russo. L'esercito ucraino, in rotta sotto Kursk e in ritirata su tutto il fronte, avrebbe certamente bisogno di tempo per rinsaldarsi, rifornirsi e ristabilire linee di difesa più arretrate.

P.S. Non c'è più traccia delle truppe coreane fantasma che avrebbero combattuto e subito perdite disastrose proprio nella zona a sud di Kursk che in questi giorni ha visto i russi sfondare completamente le linee ucraine. Nessun giornalista ha rintracciato l'unico soldato (ipoteticamente nordcoreano) che ucraini e sudcoreani sostengono sia stato catturato.

Mercoledì 12

Sudzha è tornata in controllo russo. Dell' operazione lanciata in Agosto dagli ucraini rimangono poche decine di chilometri quadrati di territorio russo, con i russi che hanno oltrepassato il confine in vari punti. Su tutto il fronte principale da nord all' estremo sud delle linee di contatto si susseguono attacchi russi, anche nella zona vicina al Dnpr a sud di Zaporizha, con numerose avanzate  significative. A est e ovest di Prokorovsk gli ucraini continuano i contrattacchi, con qualche successo locale. Tra USA e Ucraina pare si sia trovato un qualche accordo per chiedere un cessate il fuoco.

Domenica 9

Si sta concludendo nel peggiore dei modi l'invasione ucraina del territorio russo a sud di Kursk.

Iniziata ad Agosto, dopo 10 giorni era stata bloccata. Da allora , in un cuneo di territorio pianeggiante grande come l'isola d'Elba, sono stati impegnati in difesa fino a 14 brigate ucraine di elite. Oltre 60.000 perdite , quasi 400  carri armati e migliaia di mezzi sono stati distrutti per prolungare il possesso di un fazzoletto di terra russa. Negli ultimi giorni la situazione si faceva critica, e a distruzione dei ponti rendeva molto difficile anche la ritirata.

Ieri con un'operazione di commandos che hanno sfruttato i tubi vuoti degli oleodotti per giungere alle spalle della linea di difesa i russi hanno spezzato le linee, ed è iniziata una vera e propria fuga. Vedremo nelle prossime ore se gli ucraini, ormai quasi circondati, riusciranno a tenere Sudzha ancora per un po'. Dagli altri fronti non si segnalano novità particolari, continuano i lenti progressi russi in particolare a Chasiv Yar, mentre i contrattacchi ucraini a Toretsk sono riusciti a riguadagnare qualche isolato.

Mercoledì 5

Continua con grandi scontri il contrattacco Ucraino su Toretsk, che sta mettendo in difficoltà i russi in quella zona. Altri contrattacchi ucraini a sud e ovest di Prokorovsk. La sensazione è che sia un corso un tentativo estremo di riguadagnare posizioni utilizzando ogni mezzo disponibile, nella prospettiva di un possibile congelamento delle posizioni in tempi non lunghi. A sud di Kursk e nella zona del fronte più a ovest continua la lenta ma costante avanzata russa.

Martedì 4

Probabilmente per ragioni politiche nell'ultima settimana gli Ucraini hanno lanciato diversi contrattacchi, soprattutto a Toresk, rallentando i russi e costringendoli in quella zona a impegnare forze per stabilizzare la situazione. Si aggrava giorno dopo giorno la situazione delle unità ucraine che ancora occupano una striscia di territorio russo a sud di Kiev, perchè la principale via di rifornimento è sotto tiro, ed il collo di bottiglia si restringe anche se molto lentamente. Sul campo non ci sono effetti visibili, per ora , della nuova situazione politica venutasi a creare tra Usa e Ucraina. A sud la penetrazione russa verso Orekov è lenta ma costante.

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Nota: Indipendentemente dalle valutazioni, analisi e considerazioni dell'ISW, che non necessariamente condividiamo, la mappa del fronte quotidianamente aggiornata da ISW pare coerente con le mappe di altre fonti. Può essere meglio consultata usando Google Chrome.

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