Iriad Review 2023
Dicembre 2023 |
Guerre e continenti dimenticati: crisi e conflitti in Africa In questo volume di IRIAD Review, il vice-presidente di Archivio Disarmo Maurizio Simoncelli ci ricorda il perdurare della violenza nel continente africano. In “Africa, luci e ombre”, Simoncelli sottolinea come, oltre alle “guerre mediatiche” (Gaza e Ucraina su tutte), vi siano dei “conflitti dimenticati” che, rispettivamente, investono otto Paesi: Angola, Libia, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sudan e Sud Sudan. Oliver Jones analizza il filo rosso che accomuna la “stagione dei coup d’état” nell’Africa occidentale e atlantica fin troppo spesso semplificati e ridotti a un semplice effetto domino antioccidentale e/o filorusso (“L’epidemia di coup d’état uccide la Françafrique?”). Tommaso Latini illustra l’importanza strategica rivestita dal Niger per gli interessi securitari dell’UE. Latini presenta le caratteristiche principali dell’intervento europeo nel paese saheliano attraverso strumenti della Politica di Sicurezza e Difesa Comune come le missioni civili e militari. A seguito del colpo di stato, l’autore analizza le possibili conseguenze per la stabilità del Paese, della regione e le future implicazioni per la politica estera e di sicurezza dell’UE (“Una sfida africana per l’Europa: il caso del Niger”). Luciano Bertozzi illustra le missioni militari italiane nei Paesi africani in guerra, nonostante le forze armate dei paesi in questione (Burkina Faso, Gibuti, Niger, Mali, Mozambico e Somalia) violino i diritti umani (“Le missioni militari italiane nei Paesi africani in guerra”). Matteo Mion studia l’export italiano di armamenti nella Relazione 2023 e le proposte per la modifica della Legge 185/1990. L’analisi si basa sui dati contenuti nelle relazioni governative annuali sull’import/export di materiali d’armamento e mette in evidenza i principali attori e trend d’esportazione (“L’export italiano di materiale d’armamento nella Relazione 2023 e le proposte di modifica della legge 185/90”). Infine, Francesco Antonelli si sofferma sui processi di radicalizzazione innescati in Occidente dalla guerra israelo-palestinese esplosa il 7 ottobre 2023 (“Conflitto israelo-palestinese e polarizzazione in Occidente. Radicalizzazione e lotte per il “riconoscimento a somma zero”). |
Novembre 2023 |
Medio Oriente: pace e guerra, politica e opinione pubblica All’interno di questo volume di IRIAD Review, Maurizio Simoncelli, attraverso il suo approfondimento, ci ricorda come le tensioni delle ultime settimane siano state in parte favorite dal numero di armi che circolano in Medio Oriente (“Armi per il Medio Oriente”). Fabrizio Battistelli e Alessandro Ricci presentano un rapporto di ricerca concernente l’opinione pubblica araba. Gli autori, attraverso l’analisi di migliaia di Tweet, studiano i cosiddetti Accordi di Abramo ossia le normalizzazioni delle relazioni diplomatiche tra Israele e alcuni Stati arabi. Battistelli e Ricci intuiscono come gli accordi siano stati giudicati negativamente dalle “strade arabe” in quanto non offrono alcuna soluzione alla questione palestinese. Dall’altro lato, i due ricercatori sottolineano come i 2/3 dei palestinesi giudichino altrettanto negativamente l’operato di Hamas (“Pace e Guerra a Gaza: tra governi e popolazioni. Gli “Accordi di Abramo” e l’opinione pubblica araba”). Inoltre, il numero di IRIAD Review contiene un’intervista a Giampaolo Cadalanu a Lucia Capuzzi (vincitori del premio Colombe d’oro per la Pace) sul conflitto russo-ucraino e sulla guerra nella Striscia di Gaza (“Il primo nemico sono guerre 1° IRIAD Review – Intervista ai vincitori del Premio Colombe d’oro per la Pace su Ucraina e Gaza”). Successivamente, Simonetta Pagliani presenta il rapporto del Progetto “Costs of War” della Brown University, che dettaglia i danni ai territori e quantifica le vittime civili ad anni di distanza dalle guerre intraprese dagli Stati Uniti dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 (“Come la morte sopravvive alla guerra. Il rapporto della Brown University (USA) e le conseguenze “a cascata” della guerra a Gaza”). Alice Franchini e Cristina Travi, partendo dal rapporto di EgyptWide “Made in italy per reprimere in Egitto”, cercano di fare un bilancio a 10 anni dalle Conclusioni del Consiglio UE che avevano decretato una sospensione delle forniture di armi all’Egitto (“Made in Italy per reprimere in Egitto, il rapporto di EgyptWide sulle armi italiane in Egitto a 10 anni dalle Conclusioni del Consiglio UE”). Infine, Erasmo Rossi fa il punto sul sistema internazionale multipolare emerso a seguito della fine del bipolarismo che caratterizzò la guerra fredda (“Non è più come ai tempi della guerra fredda”). |
Ottobre 2023 |
Il numero si apre con un focus di Maurizio Simoncelli relativo all’aumento dei flussi migratori nel Vecchio Continente (“Un esodo inevitabie?”). L’analisi di Oliver Jones verte sulla competizione geopolitica in atto tra le principali potenze internazionali nel Corno d’Africa e, in particolare, nel piccolo Stato di Gibuti (“Corsa a Gibuti: basi militari e investimenti”). Successivamente, trova spazio un articolo di Amalia Innocenti in cui vengono trattate le criticità delle politiche migratorie europee esaminando il caso dell’isola greca di Lesbo (“Il contenimento dell’immigrazione: il caso del centro di accoglienza e identificazione di Lesbo”). Infine, Valerio Rosa analizza la nuova strategia della NATO illustrando come quest’ultima andrà a definire le future politiche dell’Alleanza Atlantica (“Lo Strategic Concept del 2022 e la possibilità di un sistema di mutua sicurezza”). |
Settembre 2023 |
Il volume si apre con un approfondimento di Maurizio Simoncelli riguardante la competizione geopolitica nel bacino dell’Indo-Pacifico (“Un Indo-Pacifico sempre più caldo”). L’articolo di Giovannipaolo Ferrari analizza il piano di pace presentato dal governo di Pechino al fine trovare una soluzione al conflitto russo-ucraino (“Il ruolo della Cina nel conflitto russo-ucraino. Un’analisi del piano di pace e della strategia geopolitica di Pechino”). Ferrari si interroga sulle reazioni dei principali attori della comunità internazionale al piano di pace cinese. Successivamente, Mario Gay cerca di fare luce sulla “corsa agli alleati” in atto tra Cina e Stati Uniti. L’autore sottolinea come la prima abbia preferito adottare partenariati economici rispetto alle rigide alleanze militari favorite dai secondi (“Cina-USA. Chi ha più amici vince! Un’accesa competizione per conquistare alleati e partner, in Asia- Pacifico e oltre”). Infine, Valerio Rosa si concentra sulle relazioni sino-russe e su come queste ultime si siano consolidate a seguito del sempre più crescente anti-Occidentalismo (“Convergenze e divergenze nelle relazioni tra Mosca e Pechino alla luce del recente conflitto in Ucraina”). |
Luglio-Agosto 2023 |
VALUTARE LA PACE - L'opinione pubblica araba di fronte agli "accordi di Abramo" Questo volume di IRIAD Review contiene una ricerca monografica che ha come oggetto la normalizzazione delle relazioni internazionali intrapresa tra Israele e quattro Stati arabi (Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Marocco e Sudan). L’analisi ambisce a valutare come l’opinione pubblica araba abbia reagito a seguito della ratifica dei cosiddetti “accordi di Abramo” (“Valutare la pace - L’opinione pubblica araba di fronte agli accordi di Abramo”). La ricerca, diretta da Fabrizio Battistelli e condotta da Alessandro Ricci, Laura Morreale e Maurizio Simoncelli, fa luce sui fattori di convergenza e divergenza tra i governi fautori delle normalizzazioni e le “strade arabe”. La monografia, redatta attraverso una sapiente combinazione di fonti primarie e secondarie, sottolinea come, nonostante gli accordi di Abramo la maggior parte delle masse arabe veda le iniziative diplomatiche come un “tradimento”. |
Giugno 2023 |
Stati Uniti: le armi continuano a sparare Il mensile si apre con un’analisi di Maurizio Simoncelli relativa all’evoluzione della NATO nel XXI secolo (“La NATO e il XXI secolo”). L’autore evidenzia come l’organizzazione sia passata dall’essere un’entità difensiva territoriale a una coalizione in grado di operare su scala mondiale. Il sesto numero di IRIAD Review tratta il tema della diffusione delle armi leggere tra i civili negli Stati Uniti e le fasi del processo di giustizia in atto tra il governo colombiano e le FARC-EP. Alessia Cicala indaga la “cultura delle armi” negli USA e l’impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto su tale tipo di mercato (“L’aumento della diffusione delle armi da fuoco tra i civili negli Stati Uniti: la cultura delle armi e l’impatto del Covid-19). Martina Caslini fa luce sul processo di giustizia di transizione iniziato nel 2016 a seguito degli accordi di pace tra il governo colombiano e le forze delle FARC-EP (“Quale giustizia al termine di un conflitto? La Commissione per la Verità Colombiana”). |
Maggio 2023 |
Armi e insicurezza in Africa e Medio Oriente Il quinto volume di IRIAD Review è dedicato all’Africa, al Medio Oriente e alla sicurezza europea. Il numero prende in esame le missioni militari condotte dall’Unione Europea e il volume delle esportazioni di armi italiane. Maurizio Simoncelli studia il nesso tra guerre, flussi migratori e cambiamento climatico (“Guerre, migrazioni e clima: un cocktail pericoloso”). Tommaso Latini fa luce sull’evoluzione delle politiche di difesa e sicurezza dell’Unione Europea nel continente africano approfondendo i casi delle missioni di peace-keeping in Mali, Repubblica Centrafricana e Somalia (“Le missioni europee di peace-keeping in Africa”). Alessia Cicala si concentra sulle esportazioni di armi italiane verso la regione MENA negli anni a cavallo tra il 2001 e il 2021. L’autrice evidenzia come questo mercato risulti in costante crescita nonostante le criticità legate al rispetto dei diritti umani o all’instabilità politica dei paesi destinatari (“L’export italiano di materiali d’armamento verso l’area MENA nell’ultimo ventennio (2001-2021)”). Infine, Fabrizio Battistelli si concentra sulla dimensione strategica dell’analisi e della proposta del Manifesto di Ventotene (“Pace, sicurezze ed Europa federata: dal Manifesto di Ventotene alla guerra in Ucraina”). La cui redazione risulta di grande attualità per l’Europa alla luce del conflitto russo-ucraino. |
Aprile 2023 |
Il riarmo non crea posti di lavoro In questo numero, Maurizio Simoncelli lancia un grido d’allarme facendo presente come le spese militari siano costantemente aumentate negli ultimi 25 anni superando le cifre relative al periodo della guerra fredda (“Industria della difesa e tamburi di guerra”). Nella sua analisi, Gianni Alioti sottolinea come all’aumento del volume di affari dell’industria bellica non sia corrisposto un incremento dei tassi di occupazione (“Il riarmo non crea posti di lavoro”). Successivamente, Riccarda Coaro offre una disamina normativa sulla legittimità e sulle modalità di invio di armi italiane all’Ucraina (“Trasferimento di armi italiane all’Ucraina. Tutto lecito?”). Infine, Mario Gay analizza le compagnie private militari e di sicurezza (PMSC) facendo un paragone tra quelle occidentali e la Compagnia Wagner (“Mercenari, volontari, combattenti. Recenti evoluzioni delle imprese private militari e di sicurezza”). |
Marzo 2023 |
Medio oriente allargato: tra crisi e conflitti Il mensile si apre con un puntuale approfondimento di Maurizio Simoncelli. In particolare, l’autore evidenzia le potenzialità e le criticità del piano di pace presentato dalla Cina e prematuramente bollato dall’Occidente come “irrazionale” e “irricevibile” (“Piani di pace”). Il volume ha come tema principale il Medio Oriente allargato. Matteo Taucci studia la frontiera nord-occidentale che divide Siria e Turchia facendo luce sugli attori statali e non che ivi operano e sui meccanismi di potere posti in essere da questi ultimi (“Al di là delle armi: pratiche, narrative e dispositivi di controllo alla frontiera nord-occidentale siro-turca”). Roberto Capra ripercorre le tappe fondamentali che hanno messo fine a vent’anni di conflitto in Afghanistan con un focus particolare sull’accordo di Doha (“Un’analisi dell’ultimo anno di presenza occidentale in Afghanistan”). Infine, Adele Bianco analizza la militarizzazione dello spazio cosmico e la crescente competizione geopolitica tra gli Stati della comunità internazionale (“La militarizzazione dello spazio cosmico”). |
Febbraio 2023 |
Il numero si apre con un focus di Fabrizio Battistelli che riflette sulle condizioni del conflitto russo-ucraino a un anno dallo scoppio delle ostilità (“A un anno dall’invasione russa. Ucraina: guerra a oltranza?”). L’autore sottolinea come da guerra lampo “l’operazione speciale” russa si sia trasformata in uno scontro di logoramento. Successivamente, Giampaolo Cadalanu illustra le possibili “exit strategy” che i principali attori statali e non operanti all’interno dell’arena politica ucraina possono esperire. Cadalanu si interroga sulle conseguenze politiche, militari ed economiche derivanti da tale tipo di strategia (“Ucraina bilanci (provvisori) e sviluppi”). Infine, Andrea Scalera offre un’analisi generale delle spese militari sostenute nel 2021 a livello mondiale (“Spese militari mondiali”). |
Gennaio 2023 - Speciale |
Non profilazione e riarmo nucleare Il supplemento tratta le tematiche del riarmo e del disarmo nucleare. Lo speciale di gennaio 2023 si apre con un approfondimento di Maurizio Simoncelli (“Armi nucleari tra TNP e TPNW”) riguardante lo status delle armi nucleari nel periodo di tempo che va dalla firma del trattato di non proliferazione (TNP) alla ratifica del trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW). Alessandro Ricci studia l’arsenale nucleare russo e quello statunitense (“L’arsenale nucleare russo” e “L’arsenale nucleare statunitense”). Federico di Pietro fa luce sulle armi nucleari cinesi e, successivamente, si focalizza su quelle britanniche e francesi (“L’arsenale nucleare cinese” e “L’arsenale nucleare britannico e francese”). Andrea Scalera approfondisce le disponibilità del governo di Nuova Delhi e di Islamabad (“L’arsenale nucleare indiano e pakistano”) mentre Valeria Tomaselli analizza quelle di Corea del Nord e Israele (“L’arsenale di nucleare di Israele e Nord Corea”). In seconda battuta, Debora Capalbo studia gli obblighi internazionali in materia di disarmo nucleare, in particolare alla luce della Conferenza per la revisione del TNP (“Verso una global nuclear governance: gli obblighi internazionali in materia di disarmo nucleare alla prova delle nuove crisi”). Alessandro Ricci offre una simulazione di che cosa succederebbe all’Italia qualora la Russia decidesse di colpire con testate nucleari le basi militari NATO presenti nella penisola (“Scenari nucleari in Italia”). Infine, Maurizio Simoncelli studia la rinata minaccia nucleare scaturita a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino (“Il pendolo della minaccia russa. In margine ad un articolo di Alessandro Pascolini”). |
Gennaio 2023 |
Africa: il bacino idrografico del Nilo Il tema principale di questo numero è l’Africa. In particolare, le problematiche connesse al bacino del fiume Nilo, le missioni militari italiane nel Corno d’Africa e come le spese militari abbiano fortemente inficiato sul cambiamento climatico. Nel suo approfondimento, Maurizio Simoncelli esamina gli interessi di Cina, Russia e Turchia dando spazio alla competizione geopolitica in atto tra i tre Paesi (“La grande partita africana”). Per quel che concerne il bacino del fiume Nilo, Andrea Natalini studia le criticità derivanti dalla costruzione della Grande Diga della Rinascita Etiopica, la cui implementazione ha nuovamente portato all’attenzione degli osservatori internazionali l’importanza delle relazioni tra Egitto ed Etiopia (“Il Nilo e il suo bacino: problematiche geopolitiche e socioeconomiche”). Luciano Bertozzi illustra le missioni militari italiane in Somalia poste in essere nonostante le continue violazioni dei diritti umani perpetrate dalle autorità di Mogadiscio (“Le missioni militari italiane nel Corno d’Africa"). Infine, Mario Gay evidenzia come le spese militari abbiano profondamente impattato sulle capacità degli Stati di affrontare la crisi climatica (“Clima, danno collaterale. Come il riarmo accelera la catastrofe climatica”). |