IRIAD Review 2021
Dicembre 2021 |
Il numero di IRIAD Review si apre con l’approfondimento di Maurizio Simoncelli sul corrente sistema internazionale. L’autore sottolinea come le relazioni internazionali non siano più caratterizzate dal bipolarismo della “vecchia guerra fredda” bensì dalla multipolarità di quella “nuova” (“Sicurezza internazionale: tirando le somme del 2021”). Simonetta Maria Alessandrello analizza i problemi e le criticità dei droni. Fino a oggi l’Italia ha utilizzato tale tipo di arma per sorvegliare e mai per attaccare. Tuttavia, come sottolineato dall’autrice, a seguito del nuovo piano di difesa è stato previsto lo stanziamento di 168 milioni al fine di poter armare i droni italiani (“I droni italiani militarizzati: problemi e criticità”). Alessio di Luna esamina le finalità, i costi, le origini e il quantitativo di unità dispiegate nelle varie missioni militari italiane all’estero presenti, attivamente o prorogate, in tre continenti (“Le missioni militari dell’Italia all’estero”). Infine Barbara Gallo e Tehseen Nisar presentano i loro interventi al convegno “Afghanistan: vent’anni dopo, vent’anni indietro. Campana dei Caduti, 11 settembre 2021” in cui vengono presi in considerazione l’impatto delle armi a seguito della “War on Terror” statunitense (“L’impatto delle spese militari dopo l’11 settembre. Il caso dell’Afghanistan”) e le conseguenze che quest’ultima ha avuto nella creazione dell’immaginario del nemico (“Quando il mondo è cambiato in una rigida divisione di Noi vs Loro”). |
Novembre 2021 |
Questo volume di IRIAD Review esordisce con l’approfondimento di Fabrizio Battistelli sui risultati emersi dalla Conferenza Cop. 26. L’autore sottolinea come, al di là dei roboanti proclami, la portata della Cop. 26 sia stata fortemente limitata dalle posizioni dei singoli governi ancora energeticamente egoisti (“Mutamenti climatici, conflitti e responsabilità dei paesi industrializzati”). Andrea Pantarelli, personalmente presente a Glasgow, evidenza il cruciale ruolo dei giovani nel sostenere la transizione energetica, portando come esempio vincente la sua esperienza nella gestione di progetti europei di economia circolare (“Di ritorno da Glasgow. Il ruolo dei giovani tra cambiamento climatica ed economia circolare”). Alessio Luna, seguendo un’impostazione cronologica, esamina l’evoluzione dei rapporti geopolitici e geostrategici tra l’Italia e la Libia dagli anni Settanta a oggi (“L’evoluzione dei rapporti geopolitici e di sviluppo tra Italia e Libia”). Alessandro Ricci approfondisce in una prospettiva storica il ruolo che le forze armate libiche hanno avuto nel Paese nordafricano, a partire dal ruolo nel colpo di Stato del 1969 fino alla caduta del regime di Muammar Gheddafi (“La parabola discendente dei militari in Libia: dal colpo di Stato all’implosione”). Infine, Sofia Malaggi analizza le politiche italiane di gestione dei flussi migratori nell’area del Mediterraneo centrale (“La gestione italiana della crisi migratoria nel Mediterraneo centrale”). |
Ottobre 2021 |
Il numero di ottobre di IRIAD Review si apre con l'analisi del Vice Direttore Fabrizio Battistelli sulla delicata crisi delle armi negli Stati Uniti. Questa emergenza, spesso fin troppo dimenticata, continua a mietere vittime con un numero preoccupante di casi di mass shooting, e la sua risoluzione sembra ancora lontana a causa dell'inamovibile potere delle lobby delle armi. Il Vice Direttore esamina anche l'aumento del possesso di armi da fuoco in Italia, soffermandosi sulla nuova normativa sul porto d'armi (decreto n. 104/2018) e sulla legittima difesa (legge n. 36 del 26 aprile 2019), suggerendo che si stia imparando ben poco dall'allarmante situazione statunitense. L'analisi di Silvia Carocci, "L’uso delle armi negli Stati Uniti: la sfida di Biden contro la 'legittima difesa'" (Use of Weapons in the US: Biden’s Challenge Against the Principle of Self-Defence), evidenzia un aumento record della letalità e delle vendite di armi negli Stati Uniti. Carocci sottolinea quanto questa corsa alle armi sia stata ulteriormente alimentata dalla paura del virus, causando un incremento delle vittime per armi da fuoco. L’autrice sottolinea che nonostante Joe Biden abbia annunciato l'intenzione di riformare i controlli sui precedenti penali e di prevenire il commercio di armi d'assalto, l'influenza delle lobby delle armi e il secondo emendamento, in un momento storico di intensa fragilità, rendono questo obiettivo difficile da raggiungere. In "Droni nei cieli d’Africa: commercio e uso degli Unmanned Aerial Vehicles, che continuano a uccidere anche i civili", Giovanni Esperti analizza l’uso sempre più intensivo dei droni militari, armati e non, sul suolo africano. Esperti compie un’attenta analisi dell’incremento del commercio, soffermandosi su casi specifici di interesse. Inoltre, lo studio osserva anche l'impiego dei droni da parte delle milizie irregolari attive in alcune zone del continente africano. |
Settembre 2021 |
Industria militare tra lobbying e commerci Il numero di settembre di IRIAD Review si apre con l’approfondimento di Maurizio Simoncelli sull’incremento delle esportazioni italiane di materiali di armamento. L’autore mette in evidenza non solo i volumi e le destinazioni, compresa la tipologia, delle nostre esportazioni di armi piccole e leggere, ma anche la persistenza di normative difformi tra quelle militari e quelle ad uso civile (“Armamenti e politica della difesa”). Andrea Pantarelli offre una disamina dell’influenza delle lobbies industriali militari sull’agenda politica nazionale italiana e analizza il sistema della difesa italiano integrando l’analisi istituzionale, politica e geopolitica a quella normativa, sia sul piano domestico sia su quello comparato, comunitario e internazionale (“L’influenza delle lobbies industriali militari”). Riccarda Coaro, invece, analizza l’industria di armi italiana nel 2020, integrando il punto di vista economico-finanziario con uno sguardo normativo, ponendo in risalto le eventuali criticità (“La produzione di armi in Italia nel 2020: Aspetti economici e criticità delle maggiori aziende militari”). Mentre Alessandro Ricci si concentra sui dati relativi alle esportazioni italiane di armi piccole e leggere relative all’anno 2020. In primo luogo, l’autore procede con una panoramica sulle normative internazionali e nazionali che forniscono una cornice legale all’interno della quale inserire le “armi piccole e leggere”. Dato questo primo quadro normativo, si analizzeranno poi i dati dell’export italiano di questa tipologia di armi, confrontandoli anche con i risultati delle precedenti edizioni (“Armi leggere, guerre pesanti. Rapporto 2021”). |
Agosto 2021 |
Turkmenistan: la nuova via delle armi Il numero di agosto di IRIAD Review si apre con l’approfondimento di Maurizio Simoncelli sul ritiro delle forze statunitensi e di quelle occidentali dall’Afghanistan, confermando drammaticamente la sconfitta non solo di una missione militare ventennale, ma anche di un approccio basato sulla forza armata per risolvere questioni ben più complesse come quella di costruire un sistema democratico (“Afghanistan: cronaca di una sconfitta annunciata (da anni)”). Barbara Gallo analizza la situazione in Turkmenistan. Raggiunta l’autonomia nel 1991, a seguito della dissoluzione dell’URSS, viene considerato dalle più importanti Organizzazioni dei diritti umani come tra i Paesi più repressivi al mondo. Eppure, l’Italia è un importante partner commerciale del Turkmenistan, oltre ad essere uno dei maggiori acquirenti europei del suo petrolio e, dal 2017, uno dei principali esportatori di sistemi di armi di quel Paese (“Turkmenistan e la nuova via delle armi”). Lorenzo Pisicoli analizza il fenomeno elettorale in Somaliland. L’autore mira a offrire una panoramica storico-politologica tramite una ricostruzione delle complesse dinamiche di state-building e un’analisi delle molteplici consultazioni elettorali svoltesi nel Paese, tra elezioni municipali, presidenziali e parlamentari (“Affiliazione clanica, state-building e fenomeno elettorale in Somaliland”). |
Luglio 2021 (Supplemento)
|
Intersezionalità: framework teorico e prassi metodologica. Una ricerca italiana sui migranti LGB+ Nel supplemento del numero di luglio di IRIAD Review Arianna Portoricco si propone di rilevare fattori di rischio e protezione associati allo sviluppo di una identità LGB+ positiva in giovani adulti di nazionalità Latino-Americana immigrati in Italia. Nello specifico, l’autrice si focalizza sul ruolo dei princìpi religiosi eteronormativi che possono fungere da dispositivi culturali in conflitto con l’identità sessuale. La cornice intersezionale ne costituisce le fondamenta teoriche e metodologiche (“Intersezionalità: framework teorico e prassi metodologica. Una ricerca italiana sui migranti LGB+”). |
Luglio 2021 - Speciale |
Giovani e new media: una ricerca-azione sperimentale Il numero di luglio di IRIAD Review si apre con un approfondimento di Maurizio Simoncelli sulla diffusione delle tecnologie informatiche in ogni aspetto della vita contemporanea. I recenti attacchi ad opera di hacker sconosciuti nei confronti di sistemi informatici complessi di aziende ed istituzioni evidenziano le nuove frontiere di una cyberwarfare senza limiti in grado di colpire con effetti pericolosissimi a fronte di rischi ridotti se non inesistenti per gli attaccanti, spesso addirittura difficilmente identificabili (“Cyberwarfare e cyberlife”). In questo numero presentiamo una ricerca-azione sperimentale, diretta da Francesca Farruggia e realizzata grazie ad un contributo di Giorgio Ramaccia di Fideuram. Attraverso sei focus group sono state raccolte le opinioni di 131 studenti delle scuole superiori di Roma Capitale circa gli aspetti positivi e negativi delle nuove tecnologie, i rischi connessi all’utilizzo del Web e il ruolo delle famiglie nell’educazione digitale (“Giovani e new media. Una ricerca-azione sperimentale”). |
Giugno 2021 |
Le radici di un conflitto: il Kashmir Il numero di giugno di IRIAD Review si apre con l’approfondimento di Maurizio Simoncelli sul conflitto tra Israele e Palestina, in corso da più di 70 anni. Senza voler ricostruire storicamente e politicamente la vicenda periodicamente riemerge a livello della società civile internazionale la proposta di riconoscere lo Stato palestinese, per tentare di chiudere per sempre una conflittualità che ha danneggiato i due popoli e farli vivere in futuro come vicini e non nemici (“70 anni di guerra e oltre”). Francesca Gortan affronta la questione del Kashmir, la quale, rappresenta la principale fonte di tensione tra India e Pakistan. L’autrice sottolinea come negli ultimi anni sia aumentata la paura per il possibile scoppio di una guerra nucleare a causa del picco di tensione tra i due Paesi lungo il confine con la Cina (“L’occupazione del Kashmir”). Michael Malinconi analizza la dottrina dell’atto politico di Stato come principale ostacolo al controllo giudiziario nei casi riguardanti attacchi con droni armati arrivati davanti a un tribunale nazionale. L’autore descrive la natura e il funzionamento di tale orientamento giurisprudenziale, analizza la giurisprudenza in materia e revisiona le opinioni della dottrina sul tema presentando anche un possibile orientamento (“La rilevanza dell’atto politico di Stato nei casi giudiziari riguardanti operazioni con droni armati”). |
Maggio 2021
|
Il Sahara Occidentale del nuovo millennio Il numero di maggio di IRIAD Review si apre con l’approfondimento di Maurizio Simoncelli sulle conseguenze stimate del conflitto ventennale in Afghanistan. Dopo 20 anni, la coalizione internazionale, seppur superiore per armamenti, uomini e mezzi, si ritira senza aver conseguito gli scopi ultimi prefissati e l’Afghanistan rimane territorio fortemente instabile (“Afghanistan: una guerra infinita”). Lorenzo Pisicoli ritiene necessario porre i riflettori su questioni lasciate irrisolte negli ultimi decenni, come quella del Sahara Occidentale, su cui grava peraltro un certo silenzio dei media internazionali. L’autore ricostruisce storicamente le principali dinamiche e i tratti salienti del conflitto e della vertenza legata al territorio (“Sahara Occidentale: il conflitto irrisolto”). Daniele Foschi analizza la Relazione della Presidenza del Consiglio dei ministri sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento sul territorio italiano nell’anno 2020. La pandemia ha avuto un impatto molto forte sull’economia del Paese, ma questo non sembra aver travolto in maniera eccessiva il comparto bellico. (“Uno sguardo veloce all’export italiano di armamenti nel 2020”). Giuliano Colombetti analizza gli effetti positivi della scienza e della tecnologia senza trascurare i casi numerosi in cui il progresso scientifico ha effetti negativi. L’autore ritiene inoltre che spesso si sia trascurato il legame con le scienze umanistiche e sociali, creando così un sistema epistemico disgiunto dai valori non epistemici quali convinzioni personali, punti di vista morali o punti di vista religiosi (“Responsabilità sociale degli scienziati, alcune riflessioni”). |
Marzo-Aprile 2021 |
Cybersecurity e stabilità strategica Questo numero di IRIAD Review riunisce al suo interno due diversi volumi: quello di marzo e quello di aprile. La rivista si apre con l’approfondimento di Maurizio Simoncelli sul o sulla pericolosità delle conseguenze di incidenti alle centrali nucleari (che non possono essere mai esclusi, come il recente passato ha dimostrato), ma anche sulla necessità di ripensare il modello di sviluppo (e le relative politiche energetiche) in un mondo che, proprio in quanto globalizzato, richiede un impegno condiviso e responsabile su scala internazionale (“Fukushima colpisce ancora?”). Diego Latella analizza come le tecnologie informatiche giochino un ruolo fondamentale nei sistemi militari. Secondo l’autore le vulnerabilità causate da malfunzionamenti e da errori nella progettazione o realizzazione dei sistemi digitali vengono sfruttate da avversari per attacchi agli stessi, con conseguenze che a volte si concretizzano anche in danni fisici (“Sicurezza informatica, armi nucleari e stabilità strategica”). Silvia Carocci analizza l’aumento del flusso di armi dall’Europa al Medio Oriente e Nord Africa, il quale, è determinato da un miglioramento delle prestazioni tecnologiche nella produzione europea di armi e materiali di difesa a duplice uso, ma anche in seguito all’inasprirsi di nuovi conflitti nella regione di destinazione (“L’export di armi dall’Europa al Medio Oriente e Nord Africa nell’anno 2019”). Paola Bencivenga analizza il programma nucleare iraniano, da molti anni, fonte di preoccupazione a causa della sua incredibile efficienza. Al fine di limitarlo è stato istituito il Joint Comprehensive Plan of Action, un accordo che supervisiona le attività nucleari iraniane, ritenuto negli ultimi anni poco efficace (“Il programma nucleare iraniano: dal Joint Comprehensive Plan of Action ai nostri giorni”). |
Febbraio 2021 |
Mali: radiografia di una crisi Il numero di febbraio di IRIAD Review si apre con il focus di Maurizio Simoncelli, nel quale si illustra come i mass media trascurino molti dei conflitti esistenti a livello mondiale, per concentrarsi principalmente su due temi cardine: pandemia e politica interna (“Pandemia, informazione e dintorni”). Armando Massanisso illustra come le fratture politiche interne al Mali e la minaccia terrorista stanno mettendo a rischio la sicurezza del Sahel (“Il Mali: tra conflitti interni e intervento internazionale”). Barbara Gallo, invece, evidenzia come il crescente impiego di droni e di armamenti sempre più tecnologicamente innovativi renderanno i conflitti futuri sempre più complessi (“L’era dei droni e le guerre che verranno”). |
Gennaio 2021 |
Il numero di gennaio di IRIAD Review si apre con il focus introduttivo di Maurizio Simoncelli, dedicato al neopresidente degli USA Biden e alle sue prime scelte politiche (“L’alba del presidente Biden”). Fabio Sparagna propone un’analisi comparativa delle metodologie applicate nell’analisi e nella classificazione dei conflitti registrati a livello mondiale nel 2019 (“Classificare i conflitti: le principali analisi del 2020”). Luciano Bertozzi, invece, illustra il ruolo dell’Italia nel fenomeno dei bambini-soldato e le relative implicazioni a livello internazionale per il supporto dato a Paesi che si servono di loro (I bambini-soldato: un crimine contro l’umanità. L’Italia aiuta chi utilizza i bambini nelle guerre?”). |