IRIAD Review 2022
Dicembre 2022 |
Il coraggio della pace. 50 anni di nonviolenza e di diritti civili Il numero di IRIAD Review contiene una monografia edita dall’Istituto Ricerche Internazionali Archivio Disarmo – IRIAD e redatta da Giovanni Esperti, Andrea Pantarelli e Alessandro Ricci. All’interno del volume, dal titolo “Il coraggio della pace. 50 anni di nonviolenza e diritti civili”, gli autori approfondiscono i motivi e le circostanze che permisero la storica approvazione della legge 772/1972 che, per la prima volta in Italia, riconobbe l’obiezione di coscienza alla leva militare dando vita al servizio civile. La storia dell’obiezione di coscienza rappresenta uno spaccato della società italiana e ci ricorda che è possibile raggiungere importanti obiettivi sia attraverso la lotta politica attiva dentro e fuori le istituzioni, mediante sia l’opposizione sia la mediazione con queste ultime. |
Ottobre/Novembre 2022 |
Dalla guerra nucleare alla guerra ibrida Questo numero di IRIAD Review riunisce al suo interno due diversi volumi: quello di ottobre e quello di novembre. La rivista si apre con gli approfondimenti di Maurizio Simoncelli e Fabrizio Battistelli. Il primo focus, redatto da Simoncelli (“Iran, Turchia e Kurdistan: drammi da non tacere”), si focalizza sulle proteste in Iran e sulla violenta repressione attuata dal governo di Teheran. In secondo luogo, l’autore descrive le operazioni militari turche effettuate contro i curdi in Iraq, Siria e Turchia. Il secondo approfondimento scritto da Battistelli (“Luigi Anderlini tra pacifismo etico e pacifismo politico. A cinquant’anni dal riconoscimento dell’obiezione di coscienza”) ripercorre i passaggi giuridici e politici che portarono all’approvazione della cosiddetta “legge Marcora” (772/1972), tra i cui principali ispiratori vi è Luigi Anderlini, senatore e fondatore, nel 1982, di Archivio Disarmo. L’analisi di Giampaolo Cadalanu guarda alle possibili evoluzioni degli scenari di guerra, in particolare alla possibilità di ricorrere alle armi nucleari (“I piani saltano. L’incontrollabilità dei piani di battaglia”). Maurizio Simoncelli studia la rinata minaccia nucleare scaturita a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino (“Il pendolo della minaccia russa. In margine ad un articolo di Alessandro Pascolini”). Valeria Tomaselli fornisce una dettagliata descrizione degli arsenali nucleari a disposizione della Corea del Nord e di Israele (“L’arsenale di nucleare di Israele e Nord Corea”). Mario Gay analizza la “nuova frontiera” della guerra: la guerra ibrida e come NATO ed Unione Europea si stiano mobilitando per affrontarla (“Le minacce ibride: NATO e UE si mobilitano per la guerra del terzo Millennio”). Infine, Giulia Catino approfondisce la crisi alimentare che, all’indomani del conflitto russo-ucraino, ha investito la regione del Medio Oriente e del Nord Africa (“La crisi alimentare nelle cosiddette “Primavere Arabe” e per il conflitto in Ucraina: cause, conseguenze, dimensioni e possibili prospettive”). |
Settembre 2022 |
Il mensile di IRIAD Review è aperto dall’approfondimento di Maurizio Simoncelli che evidenzia come il recente conflitto russo-ucraino abbia ricordato al mondo interno la minaccia derivante dagli arsenali del cosiddetto “Club nucleare” (“Guerra nucleare o disarmo?”). Alessandro Ricci offre una simulazione di che cosa succederebbe all’Italia qualora la Russia decidesse di colpire con armi nucleari le basi militari NATO presenti nella Penisola (“Scenari nucleari in Italia”). Dopo di che, Andrea Scalera approfondisce gli arsenali nucleari a disposizione del governo di Nuova Delhi e di Islamabad (“L’arsenale nucleare indiano e pakistano”). Infine, Mario Gay sottolinea come le attività dell’OSCE siano seguite con troppa disattenzione. L’autore sostiene come il ritorno della guerra in Europa debba rinnovare le attenzioni e l’impegno degli Stati e della società civile internazionale per ricostruire un contesto istituzionale di dialogo sul modello dell’OSCE (“Più Helsinki, meno Jalta”). |
Agosto 2022 |
Mekong: tra cooperazione e crisi Il volume di IRIAD Review si apre con il focus di Maurizio Simoncelli che analizza possibili vantaggi e svantaggi derivanti dall’uso civile dell’nucleare in Italia. Tale tematica è approfondita in relazione al fallimento del vertice volto a modificare il trattato di non proliferazione (TNP), in particolare a causa della reticenza russa a riconoscere la sovranità ucraina sulla centrale nucleare di Zaporižžja (“Nucleare militare o civile: la lezione di Zaporižžja”). L’analisi di Andrea Natalini (“L’area del Mekong: problemi geopolitici, economici, ambientali e umanitari”) prende in esame il bacino del fiume Mekong evidenziano come la competizione geopolitica, in particolare la costruzione di diverse dighe per la produzione di energia idroelettrica, abbia portato tale area sull’orlo del collasso ambientale, economico e umano. Infine, Federico di Pietro fa luce sugli arsenali nucleari di Francia e Gran Bretagna (“L’arsenale nucleare britannico e francese”). |
Giugno/Luglio 2022 |
Armi nucleari, guerra e informazione Il presente volume di IRIAD Review è aperto dall’approfondimento di Maurizio Simoncelli. Ivi, l’autore analizza le novità introdotte dal nuovo Strategic Concept 2022 della NATO. Tale documento riveste particolare rilevanza alla luce delle novità in esso contenute (“Il nuovo Strategic Concept 2022: luci e ombre”). La prima analisi, redatta da Federico di Pietro, approfondisce le armi nucleari cinesi (“L’arsenale nucleare cinese”). In seconda battuta, Debora Capalbo studia gli obblighi internazionali in materia di disarmo nucleare, in particolare alla luce della Conferenza per la revisione del trattato di non proliferazione (“Verso una global nuclear governance: gli obblighi internazionali in materia di disarmo nucleare alla prova delle nuove crisi”). Giovanni Esperti presenta un’interessante ricerca che ha come argomento principale la simbologia adottata dalle autorità di Mosca durante il conflitto russo-ucraino. In particolare, l’autore si concentra sull’utilizzo della lettera “Z” da parte della Russia (“Z: un simbolo di guerra”). Infine, Andrea Scalera e Valeria Tomaselli esaminano gli aspetti salienti della propaganda di guerra russa. Un focus particolare verte sull’ideologia che caratterizza la campagna propagandistica adottata da Vladimir Putin (“La propaganda russa”). |
Maggio 2022 |
L'arsenale nucleare degli Stati Uniti Questo numero di IRIAD Review è dedicato all’arsenale nucleare degli Stati Uniti. Attraverso il suo approfondimento, Maurizio Simoncelli fa luce sull’arena politica dell’Indo-Pacifico analizzando la crescente competizione geopolitica tra Cina e Stati Uniti (“Nubi oscure in Oriente”). Alessandro Ricci esamina nel dettaglio l’arsenale nucleare statunitense (“L’arsenale nucleare statunitense”) studiandone l’ubicazione e la distribuzione. Infine, Luciano Bertozzi analizza, alla luce della presentazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri della relazione sulle esportazioni autorizzate di armi, i volumi delle importazioni, delle esportazioni e delle operazioni di transito di armi italiane nel 2021 (“Uno sguardo veloce all’export italiano di armamenti nel 2021”). |
Aprile 2022 |
Il volume di aprile di IRIAD Review si apre con il focus di Maurizio Simoncelli. L’autore ricorda come il conflitto russo-ucraino non sia l’unica guerra che infiamma il panorama internazionale. Secondo Simoncelli infatti sono circa 60 i conflitti armati in corso nel 2022 (“Guerra narrata, guerre dimenticate”). Nella sua analisi (“I nodi della difesa europea”) si interroga sulle criticità della difesa europea come l’incongruenza delle spese militari articolate su base nazionale, il nodo della politica industriale e la questione dei rapporti con la NATO. Andrea Pantarelli offre uno spaccato storico e istituzionale sulla Bielorussia focalizzandosi sulla figura di Lukashenko, sulle continue violazioni dei diritti umani e sul sempre più stretto rapporto con la Russia (“Bielorussia: la dittatura dimenticata”). Infine, questo numero di IRIAD Review contiene in appendice un’intervista, realizzata da Giovanni Esperti, Andrea Pantarelli e Alessandro Ricci, a una ragazza bielorussa costretta a fuggire dal regime di Minsk (“Intervista a una ragazza bielorussa fuggita da Minsk”). |
Marzo 2022 |
L'arsenale militare della Russia Il volume di IRIAD Review si apre con il consueto focus di Maurizio Simoncelli. L’autore pone la sua attenzione sulle forniture di gas russo ai Paesi membri dell’Unione Europea. Simoncelli sottolinea come queste operazioni abbiano contribuito (e contribuiscano tutt’ora) al sostenimento del conflitto russo-ucraino. Tali transazioni generano particolare imbarazzo tra i leader europei imponendo all’UE di compiere quanto prima il passo verso la transizione energetica (“La guerra delle risorse energetiche e l’ecotransizione”). Alessandra Boccia studia come, a partire dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, la neonata Russia abbia dovuto affrontare due grandi sfide: riacquisire un ruolo di rilievo sullo scacchiere internazionale e contenere l’allargamento a est della NATO (“La politica della difesa russa nel XXI secolo: evoluzione e caratteristiche”). Infine, Alessandro Ricci approfondisce l’arsenale nucleare russo studiandone la distribuzione delle testate (“L’arsenale nucleare russo”). |
Febbraio 2022 |
Il numero di IRIAD Review si apre con un approfondimento di Maurizio Simoncelli che sottolinea come, alla luce dei progressi tecnologici portati avanti dalle potenze nucleari (Stati Uniti e Russia su tutti) si prospetti un possibile impiego di armi nucleari in una guerra convenzionale come nel caso del conflitto russo-ucraino (“Ucraina: dalla guerra convenzionale alla guerra nucleare”). Noemi Sara Gentile analizza gli effetti dell’uranio impoverito sull’ambiente e sulle popolazioni civili colpite durante i diversi conflitti armati, focalizzandosi sul caso iracheno (“Conflitti e ambiente. Il caso dell’uranio impoverito in Iraq”). Infine, Alice di Bello offre una ricostruzione del flusso di armamenti mondiali, nel dettaglio quelli italiani, diretti verso il continente africano negli ultimi dieci anni (“Le conseguenze del traffico d’armi in Africa: colpi stato e violazioni dei diritti umani”). |
Gennaio 2022 |
Il mensile di IRIAD Review contiene un focus scritto da Maurizio Simoncelli. Al suo interno, l’autore evidenzia come l’allargamento a est della NATO (e dell’Unione Europea) abbia allarmato la Russia suscitandole un senso di accerchiamento che rischia di trasformare la “nuova guerra fredda” in corso tra la Casa Bianca e il Cremlino in una vera e propria “guerra calda” (“Ucraina tra guerra fredda e guerra calda”). Inoltre, questo numero di IRIAD Review raccoglie i contributi delle relatrici e dei relatori al convegno Scienze e cultura della pace. L’evento, tenutosi il 13 aprile del 2021 presso l’Università di Napoli Federico II, ha ruotato attorno a un interrogativo: con quali obiettivi e strumenti la scienza può essere un ponte per la pace e uno strumento per l’educazione alla suddetta? Durante il convegno, tale interrogativo è stato affrontato sotto varie prospettive: il dialogo internazionale basato sulla razionalità scientifica condivisa scevra da divisioni ideologiche e/o politiche, il controllo degli armamenti nucleari, il disarmo nucleare, la fine della “nuova corsa agli armamenti” e l’analisi dei pericoli ad essa connessi (“Atti del convegno Scienze e cultura della pace”). |